Pesaro, 23 dicembre 2018 – Natale amarissimo per la VL, che esce dal doppio confronto casalingo consecutivo con la seconda sconfitta, questa volta di fronte ad una Dolomiti Energia che conferma la sua tradizione positiva sul campo di Pesaro e, soprattutto, conferma una crescita sempre più evidente con cui sta tornando una parente sempre più stretta di quelle degli ultimi anni.
Si tratta della prima vittoria fuori casa in questa stagione per i ragazzi di Buscaglia e probabilmente di una vittoria che segna uno spartiacque fondamentale nella stagione, visto che viene abbandonato finalmente l’ultimo posto in classifica e si può continuare a nutrire ancora qualche speranza di ingesso nel tabellone di Coppa Italia.
Diversamente da quanto accaduto contro Cremona, la VL è stata autrice, almeno per tre quarti di gara, di una prova generosa che l’ha vista lottare a lungo contro gli avversari, per poi soccombere dolorosamente nei minuti finali, stremata da una Trento che, come detto, sta trovando i suoi ritmi e, pur essendo ancora lontana dalla perfezione in attacco, ha conquistato la vittoria con una difesa che ha finito per asfissiare gli avversari.
Pesaro infatti, dopo avere segnato 24 punti nel primo quarto, ne ha messi in saccoccia solo 41 nei restanti trenta minuti, segnale emblematico di come la truppa di Buscaglia, dopo un avvio sicuramente un po’ in pantofole, abbia ritrovato nel corso della partita quella difesa che è il suo marchio di fabbrica.
Per tutto il secondo tempo Pesaro ha infatti sparato a salve, con i due pericoli pubblici McCree e Blackmon ben imbrigliati e gli altri non pervenuti, ad esclusione di un Mockevicius ancora una volta gladiatorio ed applauditissimo dal suo pubblico, ma poi ad un certo punto non più adeguatamente rifornito, anche perché sul perimetro la Dolomiti Energia difendeva con un’intensità impressionante.
L’inizio della VL è garibaldino. Nelle prime quattro azioni segnano quattro giocatori diversi è questo è sicuramente un bel segnale; manca Artis all’appello, ma in compenso Mockevicius troneggia a rimbalzo difensivo ed offensivo. Mettendo subito in difficoltà Hogue.
La Dolomiti Energia sulle prime riesce a rispondere colpo su colpo agli avversari, anche perché troppe volte la VL si fa trovare impreparata sui tagli degli avversari, ma poi, quando le percentuali al tiro calano drasticamente, subisce l’allungo di un VL che trova in Blackmon il suo trascinatore (9 punti per lui alla fine del primo quarto).
Così, dopo che a circa metà quarto Trento aveva trovato il suo primo vantaggio con un cesto di Marble, la VL allunga fino al + 7 (22-15), anche perché dalla panchina arrivano i punti importanti di Monaldi ed anche cosa preziose da Zanotti, come un rimbalzone offensivo ed una grande stoppata.
Il quarto si conclude quindi sul massimo vantaggio per i padroni di casa, i quali sembrano avere tutta l’inerzia dalla loro parte, anche perché la Dolomiti Energia non riesce più a segnare, concludendo la frazione con il 37% complessivo al tiro e addirittura con uno sconsolante 0/7 da tre.
La carestia al tiro dall’arco per gli ospiti termine però immediatamente al rientro in campo, perché è Mian ad aprire le danze proprio con una tripla; la guardia diventa il mattatore del secondo quarto e infatti alla prima tripla ne seguono altre tre quasi consecutive che ribaltano l’andamento del match; con 13 punti segnati in una manciata minuti proprio Mian firma il tremendo parziale di 6-23 con cui la Dolomiti Energia vola fino al 30-39, quando coach Galli deve per forza di cosa chiamare timeout.
La pausa dà qualche frutto, perché la VL trova subito il canestro di Murray che, seguito dalla tripla di McCree, la porta di nuovo a -4; si tratta però di un fuoco di paglia e infatti la Dolomiti Energia, esaurita la scarica di triple di Mian, va a cercare punti importanti sotto i tabelloni con Craft ed Hogue, chiudendo il primo tempo sul +8 (35-43), grazie ad un parziale complessivo di 11-27.
La partita è però tutt’altro che finita ed è Mockevicius, con un inizio a dir poco mostruoso nel terzo quarto, ad issarsi la squadra sulle sue possenti spalle; il lituano continua a dominare il confronto diretto con il diretto avversario Hogue, sovrastandolo a rimbalzo e segnando 9 punti nei primi minuti del quarto.
Grazie a questo break la VL ritorna a – 2 (45-47) dopo neanche cinque minuti, con Trento che difende forte ma si carica di falli e in attacco si affida alle zingarate di Craft, comunque autore di una prova di grande concretezza.
Dopo avere sfiorato l’aggancio, però, la VL si affloscia di nuovo, stanca forse per lo sforzo della rimonta o, più probabilmente, per il fatto che la difesa iperpressante sulla palla di Trento l’ha mandata in confusione; la Dolomiti Energia mette infatti in mostra l’intensità difensiva che è il suo marchio di fabbrica e poi piazza un nuovo break con due triple di un Gomes che, fin lì, in attacco era stato praticamente nullo.
Il terzo quarto si conclude sul 53-58 solo grazie ad una tripla conclusiva di Blackmon che, ripetendosi poi in apertura di ultima frazione, porta i suoi nuovamente sul – 2, riaccendendo l’entusiasmo del pubblico di casa; si tratta però di una prodezza estemporanea, perché già sul finale del precedente quarto la VL aveva mostrato lampanti difficoltà a superare la pressione difensiva avversaria ed anche nell’ultima frazione le cose non vanno certamente meglio.
Trento ritorna quasi immediatamente sul +6 (56-62) con le conclusioni da sotto canestro di Hogue e Pascolo ma poi la mazzata sulla squadra di coach Galli arriva con il quarto fallo fischiato a Mockevicius per uno sfondamento in attacco; Pesaro non ha più idee in attacco e, nonostante una tripla di McCree circa metà quarto la porti ancora sul – 5 (59-64), l’inerzia è ormai tutta nelle mani degli ospiti, che infatti a tre minuti dalla fine sono sul 61-70, spinti da un Craft indiavolato.
Lo stesso Craft rimedia poi un fallo antisportivo dopo una palla recuperata che, pur non portando di fatto alcun punto, chiude il match; la VL non vede più il canestro e così e Marble, autore di una prova discreta, a mettere la parola fine sulla partita; nel finale lo svantaggio per Pesaro diventa anche troppo severo e solo un paio di canestri di Blackmon e Mc Cree in pieno garbage time consentono alla VL di non andare troppo sotto.
Sala Stampa
Massimo Galli
Sicuramente siamo stati sotto tono; dopo un buon inizio non siamo più riusciti giocare la nostra pallacanestro, andando in difficoltà contro la difesa intensa di Trento, non trovando più le nostre soluzioni e perdendo piano piano fiducia. In queste due partite interne, per motivi diversi, non siamo riusciti a dare l’impronta che volevamo dare al match. Oggi sicuramente ha giocato un ruolo importante la stanchezza e la mancanza di lucidità in diversi momenti; conosciamo tutti le caratteristiche della difesa di Trento ma comunque non possiamo non riconoscere che noi stasera abbiamo fatto un passo indietro: siamo stati spesso frettolosi come ci capitava spesso in pre-stagione e dobbiamo tornare a giocare al più presto come sappiamo
Maurizio Buscaglia
Quando attraversi certi momenti vincere fuori casa è indubbiamente importante, soprattutto considerando che per noi, in questo campionato non era mai successo; abbiamo voluto affidarci quasi esclusivamente alla nostra difesa, a costo di sacrificare qualcosa in attacco, ma sapevamo che per vincere dovevamo fare così. Non potevamo pensare di vincere qua con alti punteggi; sicuramente stiamo mettendo a posto la difesa a da lì possiamo ripartire per tornare a fare buone cose anche in attacco. Craft per noi è ovviamente importante: è un giocatore di una grande solidità mentale ed è capace di trasmettere le sue sicurezze agli atri; voglio però sottolineare la bella prestazione difensiva di Gomes su McCree oltre che, ovviamente, di Mian che, con la sua prestazione, ci ha permesso di aprire la difesa avversaria ed è stato importante anche in difesa.
Victoria Libertas Pesaro – Dolomiti Energia Trento 65-77
Parziali: 24-16; 11-27; 18-15; 12-19
Progressione: 24-16; 35-43; 53-58
Mvp: con il ritorno di Aaron Craft sembra che stia tornando anche la Trento delle ultime due stagioni ed oggi il play americano è stato il trascinatore silenzioso della sua squadra, con una prestazione in crescendo durante tutto il match e di grande concretezza, come testimoniano emblematicamente i 15 punti, i 10 rimbalzi ed i 7 assist
Wvp: contro la difesa asfissiante di Trento c’era bisogno di qualcuno che potesse togliere un po’ di pressione in attacco dai soliti noti e, in particolare, ci si attendeva da Murray ed Artis un contributo di qualità, quando è invece arrivata per entrambi una prestazione ai limiti dell’imbarazzante; con l’aggravante, per Dominque Artis, di essere stato portato a scuola da Craft per tutta la partita
Giulio Pasolini