Questa stagione di Eurolega per l’Olimpia rischia di finire negli annali perché non capiterà molte altre volte di vincere entrambe le trasferte ad Atene data l’importanza e il prestigio di Oly e Pana, il loro budget e le tifoserie di solito molto calde che si trasformano nel sesto uomo in campo.
Ma a parte questo dato meramente statistico questa vittoria potrebbe essere un crocevia molto significativo di questa avventura europea milanese: perdere avrebbe significato smorzare di molto entusiasmi già messi a dura prova dal doppio pugno in faccia Gran Canaria-Bayern Monaco.
E più prosaicamente andare a Tel Aviv, prossima tappa per Milano, con un 6-8 di record finendo fuori dalle magnifiche 8 sarebbe stato forse ingiusto per la mole di lavoro prodotta dalla squadra biancorossa. Finalmente quindi la truppa biancorossa può riprendere il cammino spezzato da questi 5 stop consecutivi con una cospicua dose di autostima in più che in trasferta non fa mai male,anzi.
Non è stata una bella partita, né poteva esserlo dato il momento iper negativo per entrambe con i verdi ateniesi ansiosi di accogliere il guru Rick Pitino sulla panca lasciata da Xavi Pascual. Cambio che ha fatto, sta facendo e farà discutere data la curiosità che personaggi come l’italo americano suscitano. Chissà come farà giocare il Pana, come si adatterà ad un basket di cui è stato a digiuno da sempre in prima persona nonostante la grande esperienza vincente nella Ncaa e quella fallimentare nella NBA.
Intanto possiamo già dire che di lavoro da fare ne avrà moltissimo ed è mooolto probabile che la squadra vista contro l’Olimpia verrà rivoluzionata sul mercato. Personalmente sono molto curioso di vedere come e con chi: per ora mi sbilancio e dico che Langford (infortunatosi alla gamba) verrà fatto fuori dal roster del Pana e non sarà l’unico.
Del momento Olimpia invece sapete già tutto: questa partita però ha confermato l’importanza per l’economia del gioco milanese di avere un Jerrells in forma e capace di dare un contributo fattivo alla causa.
Ne invocavamo una maggior presenza sul parquet per far rifiatare James ma in effetti tutti i 22 minuti e li è guadagnati stasera e dato che ha saltato l’intera preparazione estiva potrebbe essere che stia raggiungendo una buona condizione fisica che, abbinata ad una maggior freschezza, sta facendo la differenza.
Chi non aveva e non ha nulla da dimostrare è Gudaitis, assoluto MVP della gara. Causa anche un Pana che sotto canestro presenta un Gist e un Lasme un filo appassiti atleticamente, un Mitroglou ancora imerbe e un Papagiannis impresentabile (cosa ci abbiano visto i Kings non è dato sapere) il buon Arturo ha fatto letteralmente ciò che ha voluto e ha rafforzato sempre più la mia tesi che lo vuole ormai sul podio dei centri europei.
Buona partita anche di Kuzminskas e Brooks, sempre utili alla causa , anche se ci si aspetta dal primo maggior continuità e dal secondo una maggior presenza offensiva. A volte il buon Jeff mi ricorda Gallinari……Vittorio però, non Danilo.
Il canestro spesso non lo guarda nemmeno nonostante possa andare comodo in doppia cifra ogni volta che si allaccia le scarpe e così si dedica a tutto il lavoro sporco possibile ed immaginabile. Ma per l’economia di squadra forse sarebbe meglio che 7-8 tiri almeno se li prendesse.
Capitolo Mike James: il grande ex di questo Olimpia – Pana ha giocato una partita strana: non in particolare vena offensiva si è dedicato in un primo momento a mettere in ritmo i compagni salvo poi esplodere negli ultimi minuti con un paio di fesserie individuali che potevano costare caro ma anche in un paio di giocate che hanno permesso dei recuperi fondamentali.
Forse ha risentito un po’ dell’emozione per il ritorno ad Atene, forse della stanchezza che potrebbe avergli annebbiato il cervello visto che comunque stiamo parlando del giocatore più utilizzato in questa Eurolega e che anche in campionato non è che venga particolarmente risparmiato.
Nedovic invece ha risentito del periodo di inattività, che se ti lascia divertire nella partita del rientro dove l’adrenalina torna ai livelli agonistici classici, dalla seconda partita in poi ti taglia le gambe. Ora Milano oltre che aspettarlo deve avere pazienza con lui sopportando anche eventuali errori di esecuzione fisiologici dopo 2 mesi di inattività.
Le note negative di stasera riguardano Bertans, mai incisivo e che sembrava un pesce fuor d’acqua come gli capita però da qualche partita; per una volta finisce dietro la lavagna anche Micov, non tanto per la partita ma per lo 0/3 dall lunetta finale. I liberi si possono sbagliare ma se tiri con il 85% sbagliarne 3 in fila nel momento clou non è un buon segno. Se James dev’essere stanco lui potrebbe essere sfinito. Urge il suo recupero atletico perché forse il vero insostituibile è proprio lui.
Infine il coach: dopo tante critiche alla gestione delle partite precedenti questa volta riesce a far riposare di più James e Micov e a dare più spazio ad un Jerrells in evidente crescita. Ha il vizio di sostituire chi ha appena messo una tripla (questa volta e’ stato proprio il texano la vittima), ma tutto sommato mi sono piaciute le rotazioni e soprattutto mi è piaciuta l’intensità difensiva e la strategia contro Calathes che ha segnato tanto ma non ha messo in ritmo i compagni come di solito invece riesce a fare.
Last ma di certo non least un particolare su cui Pianigiani sta dedicando attenzione: si vedono, rispetto alle prime partite, molti più palloni in pivot basso per Gudaitis: ottimo direi, sia perché il lituano ne ricava quasi sempre punti o falli, sia perché così facendo il gioco diventa molto più vario e si aprono spazi per i tiratori.
Ora tutti in Israele non prima di aver affrontato il back to back in salsa italica dove si rivedranno in campo i non utilizzati contro il Pana Fontecchio, Della Valle, Cinciarini e Burns.
Garbin Cristiano
@garbo75