Chiacchiere, rumors, retroscena, verità. E poi, ancora: comunicati stampa, attimi di paura, vicinanza, “Eagles”. In questa assurda settimana di novembre se ne sono sentite di cotte e di crude attorno al passato, al presente ed al futuro della Pallacanestro Cantù. Un club dalla storia gloriosa e vincente, un club dalle mille (e più) sfumature, da sempre rispettato dagli appassionati di basket europeo e non solo.
Una storia che, mai come in questa turbolenta settimana, è stata bistrattata e messa in discussione. Una storia, quella canturina, che però deve andare avanti. Lo meritano i tifosi, certamente, ma lo merita anche la pallacanestro italiana. Una storia che – per un motivo o per un altro – andrà comunque avanti lunedì 19 novembre, contro la Victoria Libertas Pesaro, quando in un trepidante “PalaBancoDesio” la Red October Cantù allenata da coach Evgeny Pashutin proverà a far parlare il campo. Soltanto il campo. Un’ardua impresa viste le recentissime vicissitudini ma che, di certo, non spaventa una squadra ed una piazza da sempre rigonfie di entusiasmo e grande orgoglio.
QUI CANTÙ I brianzoli si presentano al match della settima giornata di Serie A PosteMobile con un bilancio in perfetto equilibrio: tre vittorie e tre sconfitte, sei punti e nono posto in classifica. I biancoblù, partiti a razzo con tre successi nelle prime quattro giornate di campionato, sono reduci da due battute di arresto, arrivate entrambe dopo due trasferte consecutive sui campi non semplici di Brindisi e di Bologna. Un bilancio, dunque, a fronte di quattro trasferte su sei incontri disputati finora, sicuramente positivo.
QUI PESARO Cammino fin qui difficile da decifrare quello della Vuelle, partita sì bene all’esordio con la vittoria su Pistoia (83-77), in casa, ma poi battuta nelle successive quattro gare di LBA. Quattro sconfitte che però, va detto, sono arrivate anche a causa di un calendario quasi proibitivo per la formazione di coach Massimo Galli, costretta ad affrontare tre trasferte “di fuoco” a Brindisi, Venezia e Brescia, con in mezzo l’ostacolo Olimpia Milano. Sfide ostiche per chiunque, a maggior ragione per una squadra che ha come obiettivo la salvezza. Traguardo salvezza sul quale Pesaro può già contare su quattro punti pesanti, maturati dopo gli scontri con Pistoia – appunto – e contro Trieste, nell’ultimo turno di campionato, vinto dai marchigiani con un perentorio 103 a 77 casalingo.
VL PESARO, IL QUINTETTO Rispetto alla passata stagione, conclusasi con una salvezza sofferta raggiunta all’ultima giornata, il quintetto biancorosso è stato completamente rinnovato. Un quintetto molto giovane che ha in cabina di regia il classe 1993 Dominic Artis, playmaker americano nato ad Oakland, in California. Uscito da Utep (l’Università del Texas a El Paso), Artis è soltanto alla seconda stagione nei professionisti, nonché la seconda in Europa dopo quella precedente, vissuta a metà tra Polonia e Bosnia. Lo scorso anno vincitore di una coppa nazionale con i bosniaci dell’Igokea, il regista statunitense sta facendo registrare ottime medie in LBA: 14.7 punti, 5.3 rimbalzi e 3.8 assist di media in circa 32’ sul parquet ad incontro. Sugli esterni coach “Cedro” Galli ha altri due giocatori di talento ma comunque con poca esperienza, James Blackmon e Lamond Murray Jr., entrambi – come Artis – al secondo anno nei professionisti. Blackmon, classe ’95 nativo di Chicago, è un giocatore con tanti punti nelle mani e con spiccate doti di tiratore (40% dall’arco in questo avvio di campionato). Mentre il secondo, ala piccola di Los Angeles che ha compiuto da pochi giorni 24 anni, è figlio d’arte: il padre, settima scelta assoluta del Draft NBA del 1994 (anno di nascita di Murray Jr.), ha disputato ben 11 stagioni nel massimo campionato americano, collezionando 736 gare e 8286 punti. Già visto in Europa per qualche mese, lo scorso anno Murray Jr. ha giocato 12 partite in Grecia con l’Aries Trikala, avendo come compagno di squadra l’ex canturino Sofoklis Schortsanitis. Dopo aver fatto registrare quasi 13 punti di media ad incontro e 5.4 rimbalzi nel campionato greco, l’ala ha poi deciso di concludere la stagione facendo ritorno negli States, firmando in G-League. Tornando a Blackmon, invece, anche lui lo scorso anno nella lega di sviluppo americana, la guardia è attualmente al quarto posto nella classifica dei marcatori della LBA con 19 punti a partita. Numeri a cui il talento della Vuelle aggiunge anche 3.7 rimbalzi e 2.2 assist di media. Come Murray Jr. anche Blackmon è figlio d’arte: il padre è stato un ottimo giocatore di pallacanestro ai tempi del college, nella prestigiosa università di Kentucky, salvo poi decidere di intraprendere (con buonissimi risultati) la carriera di allenatore. Nello spot di ala grande il possente Erik McCree, 25 anni ancora da compiere, nato in Florida. Atleta con grandi mezzi fisici, mancino, McCree è probabilmente il giocatore di maggiore talento presente nel roster biancorosso. Con un’esperienza brevissima nella NBA (8’ complessivi in sole quattro gare), l’ala ha disputato lo scorso anno 29 partite in G-League, sfiorando i 18 punti di media. In LBA ha finora fatto molto bene, registrando 17.7 punti e 3.8 rimbalzi di media. Nell’ultimo turno, nella vittoria interna contro Trieste, ha segnato 30 punti. È attualmente il settimo marcatore del campionato. Chiude lo starting five pesarese il centro Egidijus Mockevicius, 26enne lituano con alle spalle tante presenze nelle nazionali giovanili del proprio Paese, con le quali ha vinto ben due medaglie d’oro nel 2011 e nel 2012, rispettivamente ai Mondiali Under 19 ed agli Europei Under 20. Formatosi negli States, il pivot viene da due buone stagioni vissute con i Long Island Nets (G-League) prima e con la Lietuvos rytas poi, lo scorso anno, con cui Mockevicius ha disputato 31 partite tra campionato lituano ed EuroCup (6 punti di media in 14’).
VL PESARO, LA PANCHINA Quattro, sostanzialmente, i giocatori della Vuelle con un minutaggio consistente: il più utilizzato dalla panchina è il playmaker Diego Monaldi, ennesimo classe 1993 del roster biancorosso, unico reduce della passata stagione insieme ad Andrea Ancellotti. Monaldi, scuola Mens Sana Siena, gioca circa 17’ a partita. Subito dietro proprio Ancellotti, pivot 30enne di 213 centimetri per 110 chili, con 11’ di media di impiego. Per il lungo italiano, anagraficamente il più anziano del gruppo, 3.3 punti e 3.2 rimbalzi a partita. Seguono a ruota Alexander Shashkov e Simone Zanotti, entrambi utilizzabili nella posizione di “ala forte”. Quest’ultimo, classe 1992, arriva per la prima volta in A dopo tanta gavetta nelle Minors e dopo un’ottima stagione in Serie B con la maglia di Porto Sant’Elpidio. Quanto a Shashkov, talento cristallino in orbita Olimpia Milano, sul classe 2000 ci sono molte aspettative dopo una carriera giovanile di alto profilo anche con la maglia della Nazionale russa. Nonostante la giovanissima età, lo scorso anno è riuscito a trovare tanto spazio nel campionato sloveno, dove con l’Helios Domzale ha calcato il parquet per 30 gare (14 in quintetto). Con la formazione slovena ha giocato 20’ di media, segnando 6 punti ad incontro e catturando oltre 3 rimbalzi a partita, tirando con un eccellente 45% dall’arco. In panchina il già citato Massimo Galli, confermato head coach della Vuelle dopo essere subentrato la passata stagione a Spiro Leka, a 7 giornate dalla fine. I PRECEDENTI Sono 118 i precedenti tra Pallacanestro Cantù e VL Pesaro, una sfida dunque storica, tra due formazioni che hanno fatto la storia del basket italiano. Il bilancio è favorevole ai biancoblù, avanti con 65 vittorie, contro le 53 dei marchigiani. In casa, Cantù, nei 59 precedenti con i pesaresi ha vinto ben 40 volte. Tra le proprie mura amiche, i brianzoli non perdono contro Pesaro dal 29 ottobre del 2011. Da lì in avanti solo vittorie, sei consecutive.
INFO GENERALI La partita tra Red October Cantù e Victoria Libertas Pesaro, palla a due lunedì sera a Desio alle ore 20:30, sarà trasmessa in diretta su Eurosport Player. L’incontro sarà diretto dai signori Gabriele Bettini, Alessandro Vicino e Dario Morelli. Radiocronaca del match su “Radio Cantù” 89.600 FM o in streaming su radiocantu.com. Red October ancora priva del vice capitano Salvatore Parrillo, fuori per una distorsione alla caviglia sinistra, prima casalinga invece per l’ultimo arrivato Andrea La Torre. Le due tifoserie sono legate da un forte gemellaggio.