Porto San Elpidio (FM), 27 ottobre 2018 – Si ricomincia da dove ci si era lasciati. I cannibali dell’UnipolSai Briantea84 Cantù di coach Marco Bergna iniziano al meglio la nuova stagione ed oggi nelle Marche si aggiudicano la quarta Supercoppa Italiana della loro storia decennale nonchè la terza consecutiva.
Il club del presidente Alfredo Marson non lascia scampo al Santo Stefano Marche Avis per 78-45 che tiene bene il campo solo per poco più di due quarti, poi l’accellerazione dei brianzoli non hanno lasciato scampo ai padroni di casa virtuali anche per ribadire che, almeno all’inizio di questa stagione, le gerarchie non sono cambiate.
Comunque il risultato finale di 78-45 non racconta esattamente quella che è stata la partita, in realtà molto dura dal punto di vista fisico, giocata con grande intensità fino alla fine, nonostante il divario presto creato. Il Santo Stefano Marche Avis non ha mai mollato, questione di orgoglio, sete di rivincita e voglia di scrivere una pagina di storia.
Decisivo per la UnipolSai il break dell’italo-agentino Adolfo Berdun (26 p.ti a fine match), che negli ultimi 60″ del secondo tempo come una furia ha portato negli spogliatoi le speranze dei biancoverdi: 9 punti in scia, 38-17 sul tabellone e da li non si è più tornati indietro.
Le parole di un coach Marco Bergna molto soddisfatto a fine gara hanno fotografato bene la gara:
“Un risultato in parte inaspettato, principalmente per il divario che si è presto creato, abbiamo lavorato molto duramente per prepararla e oggi abbiamo giocato in maniera eccellente, già nei primi due quarti avevamo messo una pietra importante sulla vittoria. Abbiamo visto una vera squadra in campo, il primo obiettivo che volevamo a inizio stagione. Tanta intensità: a dispetto delle rotazioni non è mai calato il ritmo e l’aggressività ha fatto la differenza. Portiamo a casa questo trofeo e da qui partiamo per costruire il gruppo che vedremo in questa stagione: la motivazione non ci manca, il talento neppure. Un grande plauso ai ragazzi per la dedizione con cui si sono applicati in queste settimane e per la grinta messa in campo oggi. Non era facile e quindi il merito va riconosciuto. Avanti così!”.
la cronaca
Tripla di Adolfo Berdun in apertura (3-0), poi Giulio Papi ad allungare sul 5-0 con 8’ da giocare. Ancora Berdun a spingere avanti i suoi (7-0) e dopo 2’ è l’ex di turno, Jordi Ruiz, a rompere il silenzio marchigiano e mettere i primi due punti a referto (7-2). Francesco Santorelli è ispirato per il +7 UnipolSai (9-2), mentre Santo Stefano si affida sempre al catalano per stare in scia (9-4) quando sul cronometro sono poco più di 6 i minuti messi in archivio. Sullo scadere dei 24” è la mano di Ian Sagar a far tremare la retina (11-4), risponde Enrico Ghione con il -5 Santo Stefano (11-6). Fallo di Giulio Maria Papi su Sofyane Mahiaoui sotto canestro: il gioco da 3 del francese, libero e canestro, riporta i marchigiani pericolosi sul -3 con 3’40” da giocare. Due su due dalla lunetta per Berdun (13-9), Santorelli spinge i suoi avanti sul 15-9. Cambio Santo Stefano, fuori Ruiz, Feltrin e Bedzeti dentro Schiera, Bocacci e Tanghe. Accorcia Ghione sul -4 (15-11), risponde Santorelli per il 17-11. Dentro Filippo Carossino per Ian sagar, 1’38” sul cronometro: subito a referto la casacca numero 22 della UnipolSai ed è di nuovo +8 Cantù. Ahmed Raourahi dalla lunetta (20-11), Carossino concretizza l’uno su due ai liberi su fallo di Tanghe (21-11). Alla prima sirena, con una percentuale dal campo del 47,1 %, i biancoblù conducono per 21-11.
Fallo di Santorelli su Sabri Bedzeti, spreca dalla lunetta il numero 29 di Santo Stefano. Andrea Giaretti per il 21-13, risponde Carossino con il canestro del +10, massimo vantaggio di match fino a questo momento, con 7’40” sul cronometro. Fuori Jacopo Geninazzi, dentro Simone de Maggi, all’esordio ufficiale in maglia UnipolSai. Giaretti per il 23-15, rimette tutto a posto Raourahi (25-15). Accorcia Davide Schiera (25-17), doppio ferro di Santorelli dalla lunetta su fallo di Ruiz. Metà quarto in archivio, è ancora Raourahi a rimettere la UnipolSai avanti sul +10 (27-17). Il ferro rispedisce al mittente ogni tentativo dei biancoblù, sullo scadere dei 24” è la mano di Berdun a mettere la firma sul +12 Cantù (29-17). I secondi scorrono sul cronometro senza che i quintetti vadano a canestro, poi, nell’ultimo minuto arriva la svolta: 9 punti consecutivi per l’italoargentino in casacca numero 14, 3 canestri e una tripla che fanno volare la UnipolSai avanti sul 38-17. Tutti nello spogliatoio, metà match in archivio: alla seconda sirena il tabellone dice +21 UnipolSai: 53,3% dal campo per i biancoblù (24,2% per Santo Stefano), stratosferico Adolfo Berdun con 20 punti a referto.
La ripresa è ancora tutta da scrivere: Santo Stefano prova a risalire. Tre punti in avvio per far sentire la sua voce. Mentre De Maggi mette per la prima volta il suo nome a referto con la maglia di Cantù: 2/2 ai liberi (44-21). Tanghe per il 41-23 e Ruiz insiste, Simone De Maggi rimette le 20 lunghezze di distanza (45-25), Berdun trasforma il fallo subito nel 47-25, con 2’45’’ alla terza sirena. Amministrare il vantaggio costa molte energie, mentre Santo Stefano è costretta a spendere falli per bloccare le iniziative della UnipolSai. Ancora Berdun protagonista assoluto del finale di quarto: 10 punti consecutivi che proiettano la UnipolSai sul 55-28 della terza sirena.
Ghione a referto (55-30), risponde immediato capitan Sagar con due centri consecutivi che valgono il 59-30 UnipolSai. Ci prova Santo Stefano con il 59-34 firmato Giaretti, sul fronte biancoblù Geninazzi mette la mano sul 61-34. Rotazione completa in campo per coach Marco Bergna dentro De Maggi, Santorelli, Carossino e Morato fuori Geninazzi, Berdun, Sagar, Perez e Raourahi. Sbaglia Macerata, la UnipolSai in contropiede trova De Maggi a referto (63-34). Santorelli e Carossino (dalla lunetta) mettono altri pezzetti al margine biancoblù (67-34), Ruiz risponde con un 2/2 ai liberi buono per il 67-36 Santo Stefano. Ancora Santorelli e Carossino (71-36), sul cronometro sono ancora 4 i minuti da giocare. Papi dalla lunetta (73-36), Giaretti concretizza il fallo subito da Santorelli e firma il 73-38 Santo Stefano. Con un divario ormai ampissimo la UnipolSai gioca per amministrare il suo vantaggio: ultima parola a lady Laura Morato, suo il canestro mani in faccia che scrive il più bel finale su una partita che vale molto: 78-45.
UnipolSai Briantea 84 Cantù – S. Stefano AVIS 78-45
UnipolSai Briantea 84 Cantù: Berdun 26, Carossino 11, Santorelli 10, Sagar 8, De Maggi 8, Raourahi 7, Papi 4, Morato 2, Geninazzi 2, Perez
Santo Stefano AVIS: Giaretti 12, Ghione 8, Jordan 8, Mehiaoui 5, Boccacci 5, Bedzeti 3, Schiera 2, Tanghe 2.