Dopo la settimana dedicata all’Eurolega con due partite ad altissimi livelli contro Real Madrid ed Olympiacos, l’Olimpia Milano dopo l’impresa di Atene si rituffa in campionato sfidando l’OriOra Pistoia reduce da una sonora sconfitta in casa contro la Reyer Venezia nello scorso turno di campionato. E’ ovvio che a referto non sarà la stessa Armani Exchange vista in Europa, Pianigiani dovrà forzatamente usare il turnover sia causa passaporti sia causa fatica e stanchezza.
Quindi con ogni proabilità rivedremo con ampio minutaggio Cinciarini e Burns, i due sacrificati in campo europeo ancora fermi a zero minuti, rivedremo anche Fontecchio e un Della Valle con più minuti e responsabilità. Da decifrare invece la scelta sugli esclusi stranieri: probabile che uno sia un centro (più probabilmente Gudaitis) mentre per l’altro posto in tribuna la faccenda si complica.
Possibili candidati sono Bertans che finora è parso quello più in difficoltà atletica, Jerrells che finora non ha ancora esordito in serie A e farlo andare a referto significherebbe consumare un visto (ma crediamo che nei 12 ci sarà) oppure una sorpresa tipo Micov, fin troppo spremuto in questo avvio di stagione nonostante le promesse agostane a cui un turno di riposo non farebbe male o anche uno tra James e Nedovic se dovessero accusare stanchezza o acciacchi.
Ma a prescindere da chi andrà nei dodici o di chi resterà fuori Milano è comunque di altro livello rispetto a Pistoia, partita unicamente con l’obiettivo salvezza e che in queste prime uscite non ha certo incantato perdendo poi lo scontro diretto contro Pesaro seppur in trasferta. Nelle mie previsioni di inizio campionato indicai i toscani come probabile retrocessa e ad oggi confermo la mia scelta.
La squadra mi sembra piuttosto carente soprattutto mentalmente poiché il quintetto non è cosi povero di talento : dietro ci sono i due Johnson, Kerron e Dominique, finora molto alterni ma comunque potenzialmente in grado di decidere qualsiasi partita. In ala piccola troviamo LJ Peak 22 enne reduce da un anno di G-League e pertanto bisognoso di tempo per capire il basket italiano . In ala grande c’è l’ex Avellino Auda, giocatore di intensità e grinta ma dotato anche di buona tecnica mentre da 5 gioca l’ex Venezia Krubally, pivot bonsai di due metri che però sa come muoversi dentro le aree italiane.
Il vero problema è la panchina, corta e povera di ricambi di talento. La scelta di puntare sul 5+5 per una piccola come Pistoia è molto rischiosa a mio parere perché leva dalle rotazioni uno straniero che sarebbe invece utilissimo. I pur volenterosi Bolpin, Della Rosa (assente contro Milano), Severini e Martini non possono certo fare miracoli ad un livello come quello della Serie A. Prevedo quindi un ritorno sul mercato (budget permettendo) in tempi brevi per la OriOra accompagnato magari da un cambio di formula, passando quindi al 6+6.
Date queste premesse ci si chiederà se esiste una piccola possibilità che Pistoia violi il Forum di Assago. Razionalmente verrebbe da dire di no però……c’è un però e ci sono pure dei se, molti se….
In primis, ci ricordiamo tutti di Olimpia – Vuelle Pesaro dell’anno scorso? Quindi c’è il precedente, anche se i sospetti di sconfitta pilotata sono ancora vivi, chiedete a Capo d’Orlando….
Analizzando tatticamente la sfida bisognerà vedere come gli italiani di Milano approcceranno la partita e quanto la stanchezza di 3 partite in 7 giorni taglierà energie fisiche e mentali a chi ne ha spese di più. Ecco, se i toscani partiranno forte come intensità, se avranno ottime percentuali e se riusciranno ad innervosire i biancorossi milanesi allora avranno una chances di portare a casa i due punti, altrimenti vedo una probabile vittoria milanese anche abbastanza tranquilla.
Ad animare un minimo la vigilia ci ha pensato coach Ramagli che, amareggiato per la collaborazione tecnica tra Milano e Pesaro e il relativo prestito a quest’ultima del giovane russo Shashkov, dice pubblicamente che secondo lui andrebbe chiarita meglio questo tipo di collaborazione .
Io sono d’accordo perché in sostanza negli ultimi tempi Pesaro sta diventando una specie di squadra satellite per l’Olimpia, che presta giocatori oppure parcheggia americani (Mccree ad esempio). Anche se tutto ciò non viola alcuna regola diventa frustrante per le concorrenti di Pesaro che a loro volta si potrebbero “alleare” con le altre big del campionato.
Si verrebbe a creare una situazione simile alla Formula 1 moderna ed onestamente la cosa mi fa rabbrividire. Vedremo gli sviluppi della vicenda e se da parte della società meneghina ci sarà la voglia di rispondere a quanto affermato da Ramagli (che per onor di cronaca si è complimentato con l’Olimpia per l’ottimo avvio di stagione).
Garbin Cristiano
@garbo75