Molte volte la scelta dei giocatori viene prodotta in base alla stazza, ai numeri od in riferimento alla sua carriera. Difficile poi capire se potrà rendere o meno. Per questo motivo assemblare le squadre non è cosa per niente facile, è notorio, i “poveri” General Managers delle squadre lo sanno perfettamente in che razza di vicolo cieco possano cacciarsi qualora la scelta anche di un solo elemento non valido possa nuocere allo spogliatoio e, dettaglio ancora più importante, al rendimento della squadra.
Per questa ragione, quando si assistono a partite ed a prestazioni come quella domenica a Desio del nuovo centro americano naturalizzato nigeriano Ike Udanoh, tra la sua Red October Cantù e la Dolomiti Energia Trentino, non si può restare muti od in silenzio.
Contro le aquile bianconere del Trentino Ike Udanoh ha fatto registrare infatti una partita da sogno: 13 punti, 13 rimbalzi, 8 assist, 6 falli subiti, 9/9 ai liberi e 40 di valutazione in 35’ di gioco. MVP senza “se” e senza “ma”, risultando ampiamente uno anche tra i migliori giocatori del secondo turno. Inoltre Ike Udanoh è stato anche eletto MVP dai tifosi canturini tramite un sondaggio social ufficiale da parte di Legabasket: insomma, un trionfo!
Qualcuno potrà certamente obiettare che sembra un pò troppo alzare i peana al cielo per Ike Udanoh, dopo appena due partite di Serie A disputate. Forse sarà anche così ma il 29enne nativo di Detroit, dopo una buona preseason, ha già largamente dimostrato di essere un vero e proprio punto di riferimento per i compagni di squadra, sia in campo che fuori. Un leader vero, non soltanto per la virtuale fascia di capitano.
Ike Udanoh in fondo poi non è un ragazzino ma è comunque alla sua prima stagione in LBA, dopo le esperienze in Serie A2 con le maglie di Ferrara e Mantova, quindi ha ben poco dell’esordiente: in due gare giocate contro due grandi squadre come Avellino e Trento, le medie parlano per lui con 16 punti, 10 rimbalzi e 6.5 assist di media per 36 di valutazione.
Inoltre questi numeri li ha messi insieme contro avversari di stazza e peso, lui che è un centro “undersized” da 202 centimetri ma capace di portare palla come un playmaker e, qualora ce ne fosse bisogno, di servire anche qualche assist ai propri compagni. Ok, è chiaro che due partite non sono niente ma le premesse per una stagione “al top” ci sono tutte per l’ex giocatore di Astana, lo spera tanto coach Pashutin ma specialmente i suoi tifosi!
Redazione All-Around-net – Ufficio Stampa Pallacanestro Cantù