Iniziata la settimana scorsa la nuova edizione della 7Days EuroCup 2018-19 con il #Round1, da domani martedì 9 ottobre e mercoledì 10 ecco le squadre in campo per la seconda giornata del primo turno a gironi della seconda manifestazione più importante d’Europa.
Serata che precederà l’inizio della manifestazione sorella della 7Days EuroCup, la Regina d’Europa Turkish Airlines Euroleague, in un #Round2 che promette spettacolo come accaduto in quello precedente, in attesa di vedere giovedì 11 e venerdì 12 le corazzate d’Europa.
Le tre squadre italiane, che all’andata hanno portato a casa una sola vittoria (Trento in casa vs il Partizan), contro due sconfitte (Torino in Germania vs il Francoforte e Brescia in casa al debutto assoluto in Europa per mano dell’AS Monaco), affronteranno in questo #Round2 rispettivamente l’ASVEL Villeurbanne i trentini in trasferta, i campioni di Macedonia in carica del KK Mornar Bar la FIAT Torino in casa ed il MoraBanc Andorra in trasferta la Leonessa. Cerchiamo di capire come potrebbero i singoli matches.
La Dolomiti Energia Trentino in Francia vs l’ASVEL per riscattare il capitombolo interno di sabato sera vs Cremona
Martedì 9 ottobre alle ore 20:00 scenderà in campo l’unica squadra vittoriosa nel primo turno del folder italico, la Dolomiti Energia Trentino di coach Maurizio Buscaglia. La trasferta sarà in terra di Francia, sul glorioso campo che vide i primi palleggi di Tony Parker (da leggere rigorosamente con l’accento transalpino sennò s’incazzano i francesi), nel mondo del basket, una delle glorie nazionali al secolo l’ASVEL Villeurbanne.
Sconfitto abbastanza nettamente nel primo turno fuori casa ma da una delle favorite alla vittoria finale della manifestazione, il Valencia Basket (84-62), il team allenato da coach Zvezdan Mitrovic, l’ex-profeta dell’AS Monaco, punta da sempre sulla logica forza atletico-fisico che gli abitanti delle ex-colonie hanno regalato ad ampie mani agli amanti dello champagne (da segnalare Theo Maledon). Ma attenzione a sottovalutare i verdi di Francia, l’ASVEL prima di tutto guida la classifica nel campionato francese a punteggio pieno con 4 vittorie su 4 ed ha un roster di tutto rispetto composto dall’ex-Olimpia Milano Kalnietis, dall’ex centro croato del Cedevita Miro Bilan, ed ha tre tipetti ai quali dedicare cure ed attenzione in difesa: Demarcus Nelson (ex-Avellino anche se 8 anni fa), David Lighty (ex-Sassari lo scorso anno), ma in particolar modo AJ Slaughter, cioè quel tipetto che ha crivellato a Bologna la retina Azzurra nel recente primo match della seconda fase alle qualificazioni ai Mondiali di Cina, passaportato polacco. Inoltre, come se non bastasse, l’LDLC ASVEL predilige la sana, vecchia pallacanestro di un tempo: palla più dentro che fuori, concludendo molto di più da due che dai 6,75 proprio come di solito usa fare il MoraBanc Andorra, che giri una sorte di virus che sta infettando i coaches più promettenti d’Europa???
La Dolomiti Energia Trentino dunque dovrà porre la massima attenzione, l’LDLC ASVEL è una squadra al quale dare poca confidenza, compito complesso perchè oggettivamente il morale dei Buscaglia’s Boys non è alle stelle dopo lo scivolone interno di sabato sera nel primo match di campionato vs Cremona. Proprio il coach nativo di Bari 49 anni fa ne è consapevole:
«Stiamo cercando di trarre spunto dalla nostra ultima partita, che per certi versi è stata un po’ un passo indietro rispetto a quanto visto mercoledì contro il Partizan. In questi giorni ci siamo concentrati su alcuni aspetti profondi e generali del nostro gioco, in particolare in difesa, ma anche su alcuni dettagli e situazioni specifiche da sviluppare. Fra le cose positive di questa prima uscite stagionali in ogni caso sottolineo la nostra caparbietà, una qualità da allenare e consolidare: in una prestazione sottotono come quella di sabato sera siamo arrivati ad avere il tiro della vittoria. Ora ci aspetta una sfida contro un’avversaria di alto livello come l’ASVEL: vogliamo provare a vincere, ovviamente, ma allo stesso tempo dobbiamo tenere in considerazione il nostro processo di crescita che va oltre alla singola partita».
Dello stesso avviso è il giovane Andrea Mezzanotte:
«L’ASVEL è team con un roster profondo, pieno di lunghi molto fisici e di giocatori con grande esperienza internazionale, anche se non mancano esterni giovani e talentuosi, uno su tutti Maledon. Rispetto a quella giocata contro Cremona dovremo disputare una partita migliore sotto tanti aspetti, in particolare mettendoci più attenzione ed intensità nella lotta a rimbalzo: questa sarà la chiave per provare a vincere in trasferta, su un campo caldo e difficile da espugnare come lo saranno tutti in questo girone C».
Brescia cerca la prima storica vittoria sul campo del Morabanc Andorra
La Leonessa bresciana sarà la prima squadra della pattuglia italiana a scendere in campo (ore 20:00) mercoledì 10 ottobre. La sfida contro la squadra del piccolo ma ben nutrito economicamente Principato di lingua spagnola, incastrato tra Francia e Spagna in mezzo ai Pirenei, è una gara di quelle che la truppa di coach Andrea Diana potrebbe portare a casa. Allenata da uno dei coaches più promettenti della nouvelle vogue europea Ibon Navarro, il team di Andorra ha subito nel primo turno un -11 in casa del Galatasaray (84-73), evidenziando comunque un’attitudine molto accentuata al gioco interno (quasi in controtendenza con il basket praticato un pò dovunque ove il tiro pesante la fa da padrone), al punto da tirare appena 17 volte dalla linea dei sogni vs i 45 da dentro l’arco. Un sistema abbastanza solido, molto concreto nel quale la stella è Dylan Ennis (20 p.ti in sulle rive del Bosforo), e che ultimamente vede un pò in crisi l’altro tiratore designato spagnolo Rafa Luz a favore dell’ex-bresciano, il fratello di Luca Vitali cioè l’azzurro Michele, che si sta ritagliando fiducia in campo e minuti importanti. Una squadra che però può contare sulla crescita del senegale Moussa Diagne, centrone di stazza e di centimetri anche se coach Navarro ama il sistema corale e non i solisti.
Per la cronaca gli andoresi han perso in Liga ACB la prima gara sulle tre giocate in campionato, domenica 7 sera contro il Barça per 67-63 in trasferta, evidenziando il solito buon gioco e con la crescita dell’altro centro americano, Shayne Whittington capace di colpire anche dalla lunga con un buon 40% dalla lunga.
Per quanto riguarda il team della Germani Basket Brescia, proprio oggi il Direttore Generale Sandro Santoro ha voluto parlare del momento negativo della squadra (tre gare ufficiali tra Supercoppa, 7Days EuroCup e campionato uguale 3 sconfitte), in termini comunque positivi sottolineando che anche la battaglia di ieri persa a Varese ma lottando sino alla fine è un forte segnale di crescita:
“Siamo consapevolmente soddisfatti della crescita che abbiamo mostrato rispetto alle prime due partite ufficiali della stagione, quelle contro Milano e contro Monaco. Andiamo avanti, consapevoli delle difficoltà che sapevamo di dover affrontare, pensando al doppio impegno settimanale con una squadra nuova per 9/12, con i nazionali che sono arrivati tardi. Se li avessimo avuti con noi durante il ritiro, sarebbe stata un’altra musica, anche se il fatto che tre nostri giocatori abbiano indossato la maglia azzurra nelle gare di qualificazione al Mondiale è un orgoglio e un pregio per l’intera società e per tutta la pallacanestro bresciana. Resta il fatto che sono arrivati tardi, quando la preparazione si era più o meno consumata, e ora stiamo proseguendo su quel sentiero di conoscenza che avremmo dovuto percorrere nella prima fase della stagione”.
“Oggi non c’è da essere disfattisti né tanto meno porre degli aut aut a una squadra che ha cominciato ieri il campionato e ha disputato in tutto tre partite ufficiali, affrontando una squadra oggettivamente forte come Milano e giocando in coppa contro Monaco, un team che lo scorso anno ha fatto la finale del campionato francese e la finale di Champions League. Non comprendo questo stato d’ansia che circonda la squadra, che non ci appartiene. Vogliamo far capire a tutti coloro che sono vicini a questa società e a questa squadra che la strada è quella giusta, ma che ci vorranno ancora pazienza, dedizione e sacrificio per cercare di raggiungere quanto prima possibile quell’equilibrio indispensabile per continuare a far bene, sia in Italia che in Europa”.
“La partita di Andorra certamente non è lo spartiacque della nostra stagione. Sappiamo che ci attende una gara difficile, perché giochiamo in casa di una squadra competitiva, che lo scorso anno si è qualificata sesta nel campionato spagnolo che proprio ieri ha perso di misura sul campo del Barcellona. Guardiamo in faccia la realtà e teniamo gli occhi sulla palla: la realtà non è così nera come la si vuole descrivere. Siamo consapevoli delle difficoltà che stiamo affrontando, siamo sempre vigili sulle criticità da affrontare e sempre pronti a trovare le possibili soluzioni davanti ai problemi che sorgono sul nostro cammino”.
La FIAT Torino saluta momentaneamente coach Larry Brown e cerca la prima vittoria in casa vs il KK Mornar Bar
Esattamente 30 minuti dopo, alle ore 20:30 di mercoledì 10 ottobre, la FIAT Torino riceverà i campioni del Montenegro del KK Mornar Bar per una partita che dovrebbe essere alla sua portata. Priva di coach Larry Brown, rientrato oggi negli States per curarsi da un breve problema fisico (almeno questa è la versione del club piemontese al quale vogliamo dar fiducia anche se nutriamo un leggero senso di sospetto visto che l’anno scorso si son cambiati più allenatori che mutande), coach Paolo Galbiati ri-promosso alla bisogna head coach sa perfettamente come gioca il team montenegrino.
Avendo disputato un nutrito precampionato in Italia (avendo ad esempio perso dalla Happy Casa Brindisi), le spie torinesi riportano di un team tipicamente plavo nel modo e nella mentalità di gioco, gestito da coach Mihailo Pavicevic del quale fidarsi poco. Certo, la scoppola di 19 punti presi dall’Unics Kazan in casa (74-93), fa capire che il team che ha comunque battuto questa estate il KK Buducnost, prossimo partecipante all’Euroleague (debutto vs Milano venerdì 12), deve sempre essere rispettato ma che dinanzi al gioco ed al potenziale della FIAT con i vari Carr, McAdoo, Cotton, Wilson e Rudd solo per citare i primi che vengono in mente, non dovrebbero opporre questa resistenza belluina. Poi, come al solito, dato che siamo alle prime gare della stagione, ci potrebbero essere degli up&down prestazionali ma il bagaglio tecnico di questa Torino è nettamente in grado di vincere questa sfida.
Nel roster del KK Mornar Bar il solo conosciuto a certe latitudini è Antabia Waller, ex-varesino dello scorso anno, giocatore che però non parte in startin’ five nel quale partono invece un buonissimo cecchino come Bronson Konig ed un’ottima ala come Strahinja Micovic, attenzione specialmente dalla lunga perchè coach Pavicevic preferisce la costruzione del tiro e non tanto da dove lontano si trovi colui che tira a canestro.