Poco più di 48 ore e partirà la nuova stagione 2018-19. Nella rutilante e fantasmagorica Serie A2, il campionato delle 32 città italiane suddivise tra occidente ed oriente, venerdì 5 ottobre alle ore 21:00 partirà il campionato con l’anticipo del PalaFerraris tra i padroni di casa della Junior Casale, sconfitti lo scorso anno nella Finale per la promozione in Lega A dall’Alma Trieste e la Benacquista Latina, tra l’altro (finalmente), con la diretta su Sportitalia.
Partirà quindi la nuova stagione, sicuramente la più appassionante di sempre rispetto al passato perchè chi di dovere, scoprendo l’acqua calda, ha compreso che una sola vincitrice tra 32 partecipanti è gratificante ed avvincente per certi versi (“Alla fine ne rimarrà solo una!“), ma che tre squadre vincenti è decisamente meglio che “gratificante ed avvincente”: è coinvolgente oltre la più fervida immaginazione in quanto stimolerà molte piazze a scelte coraggiose, trascinando con il loro entusiasmo la propria tifoseria, e sto parlando di piazze e clubs storiche della nostra pallacanestro!! Pertanto un torneo già così equilibrato e ricco di colpi di scena sarà ancora di più interessante da seguire per tutti, con le promozioni dirette in Lega A delle vincenti la Regular Season dei due gironi, più la terza promossa che verrà fuori con la procedura ordinaria dei Playoff eseguiti come ben conosciamo: l’incrocio delle 8 squadre del girone Est vs le pari classificate del girone Ovest, ovviamente dal 2° posto sino al 9° delle rispettive classifiche finali. Infine, le due vincenti della stagione regolare disputeranno in gara di A/R il titolo di “Campione Serie A2”, insomma il cappellino sul long-drink!?!!?
Idem per le retrocessioni che diventeranno 5, quindi gaudium magnum in alto ma terrore profondo in basso, vietato sbagliare con le ultime che scenderanno subito in Serie B, le altre tre se la vedranno con la consueta formula dei Playout. Cosa significa però questo cambiamento? Che vedremo presumibilmente tutte le squadre pronte a dare il massimo perchè poi recuperare potrebbe risultare molto, ma molto complesso.
Cerchiamo quindi di capire quali tra le 16 contendenti del girone Ovest potranno ambire o meno alla promozione diretta, chi potrebbe lottare sino alla fine per la promozione “secondaria” e chi dovrà invece attrezzarsi per fare un buon campionato oppure resistere alla retrocessione in Serie B secondo la logica del ranking dal basso in alto. Lo faremo senza guardare alle partite del precampionato, importanti per la condizione fisico-atletico di ogni squadra ma difficilmente indicativa di come potrà rendere un team, anche oggi ad esempio, sono arrivate news di mercato anche significative (Bobby Jones a Rieti).
Partiremo dalle posizioni meno nobili per poi salire, nella seconda parte, nelle zone alte della classifica.
16 – BPC VIRTUS CASSINO: Per la prima volta nella sua giovanissima storia i rossoblu ciociari hanno coronato il sogno della Serie A2 dopo averlo inseguito per 7 anni dalla nascita del 2011, cioè dalla prima vittoria in Serie D nel 2012, fallendolo a volte per un nonnulla in passato. Ora Cassino è nel basket che conta, un’ascesa che avrebbe del clamoroso se non si conoscesse la passione che spinge il Presidente, Donatella Formisano, a guidare questa sua creatura. Ma nonostante tutte le parole che si possano spendere per questa incredibile cavalcata sportiva vincente, il roster appare, nonostante sia folto ed “agguerrito”, non adeguato per reggere un campionato così massacrante. Se è vero come è vero che la coppia straniera incide parecchio nell’economia di ogni squadra di A2, quella scelta dal Direttore Sportivo Leonardo Manzari e da coach Luca Vettese, coach dei rossoblu da sempre, cioè dalla nascita del club ciociaro (caso più unico che raro diremmo), è sicuramente ben assortita ma non di certo affidabilissima: Antimo Jackson, play-guardia, è un rookie tutto da sperimentare mentre Dalton Pepper, ala forte già visto in Serie A2 a Rieti per due stagioni consecutive, è un giocatore completo ma non in grado di vincere le gare da solo. Il resto del gruppo ha degli elementi di qualità come Davide Raucci ad esempio ma il resto son tutti elementi di spessore ma in Serie B come Dario Masciarelli, Simone Bagnoli, Luca Castelluccia o Tommaso Ingrosso, poi una pletora di giovani di belle speranze ma poche certezze. Se si salva, fa L’IMPRESA!
15 – REMER BLU BASKET TREVIGLIO: Una squadra ormai che da tempo naviga nelle acque della Serie A2, la Blu Basket di Treviglio lo fa da tempo con qualità ed il taglio umile ma di notevole spessore tecnico ed umano di chi conosce la propria dimensione. Quest’anno parte in linea con le pretese dello scorso anno, cioè la salvezza che però non sarà facilissima da portare a casa. Le belle cose fatte gli anni scorsi, almeno sino al 2016 in cui si respirava l’aria di alta classifica, sono ormai un ricordo e la pietra miliare sulla quale costruire una buona annata è sempre coach Adriano Vertemati. Operato un rinnovamento profondo del roster e persi i due perni/totem italiani del gioco dentro e fuori dall’area come Tommaso Marino e Capitan Lele Rossi, la Blu Basket ha confermato Jacopo Borra, Mattia Palumbo ed Andrea Pecchia. Il rinnovamento sopra citato ha portato inoltre a Treviglio un trio arrivato direttamente dalla Viola Reggio Calabria retrocessa d’ufficio in Serie B e cioè Lorenzo Caroti, Celis Taflaj e Chris Roberts. Gli altri due elementi base del roster che sarà presumibilmente con rotazione ad 8 uomini, sono due altri elementi comunque di provata esperienza come Matteo Frassineti, reduce dalla pessima stagione in Eurobasket (pessima non solo per sua responsabilità…), e dal secondo straniero che è Jamal Olasewere, ormai un habitue della Serie A2. Chiudono il roster ufficiale due giovani di belle speranze come Ursulo D’Almeida ed Edoardo Tiberti. Una squadra quindi di gente esperta e di valore ma i dubbi sono inerenti alla consistenza fisica (Frassineti ha superato i suoi guai dello scorso anno? Borra ok con il ginocchio? Pecchia con la schiena?), o mentale di gente come Olasewere, potenzialmente un crack che però non fa della costanza di rendimento il proprio punto di forza. Si spera molto nell’esplosione definitiva di Mattia Palumbo, attaccante di talento indiscusso, il resto è nelle mani di coach Vertemati che, attenzione, se fa girare bene le cose, potrebbe regalare anche qualche sorpresa.
14 – AXPO LEGNANO: proprio come i corregionali di Treviglio, i Cavalieri di Legnano hanno operato un rinnovamento profondo e massivo anche a loro volta. Ma a differenza dei biancoblu di Treviglio, la squadra del Presidentissimo Marco Tajana e del GM Maurizio Basilico ha dovuto ricostruire il roster anche dalla panchina. Partito Mattia Ferrari alla volta di Casale Monferrato e chiuso con il basket giocato di Capitan Federico Maiocco, ecco un espertissimo e collaudato Giancarlo Sacco a prendere lo scettro del comando dei Cavalieri. Per comporre la coppia straniera si è fatta quindi una scelta molto simile a quella fatta da Cassino ma invertendo il gap d’esperienza rispetto ai ciociari: nel ruolo di play-guardia l’esperto paisà Anthony Raffa (Virtus Roma ed Orzinuovi), e nel ruolo di centro il rookie Makinde London, sperando che specialmente quest’ultimo possa sostituire William Mosley approdato a Trieste. Sono poi arrivati Davide Bozzetto, Michele Ferri e Gabriele Benetti, quest’ultimo dopo tre anni decisamente sfortunati a Roma sponda Virtus, caratterizzati da ben due infortuni seri alle ginocchia. Si punta molto su Giancarlo Bortolani e Sebastiano Bianchi, oltre che sul giovane Michele Serpilli ma la salvezza è tutta da conquistare, puntando su velocità, atletismo e su quella vecchia volpe di Giancarlo Sacco, abituato a fare miracoli. Ma sicuramente in questa stagione l’Axpo Legnano dovrà stare molto attenta alle proprie spalle.
13 – AZIMUT BERGAMO BASKET 2014: E’ la terza squadra lombarda, lo scorso anno neopromossa ma nel girone Est (come da logica geografica), e salvatasi grazie ad un rush incredibile nel girone di ritorno. In teoria dovrebbe salvarsi senza passare dai Playout anche perchè, abituata al clima infernale del girone Est della scorsa stagione, da questa stagione disputerà il girone Ovest (anche per favorire le trasferte della Dinamo Cagliari ad Est), che di solito è meno “tecnico” dell’altro. Il team giallonero del Presidente Massimo Lentsch sarà gestito da Sandrokan Dell’Agnello, nome che si presenta da sè e che approda in una panchina di Serie A2 dopo i primi passi di coachin’ ed i successi ottenuti nel 2007-08 come miglior coach con il Basket Livorno ma anche dopo non brillantissime avventure al piano superiore. La strategia nella composizione del roster vede la coppia straniera collocata nel settore delle guardie, nella quale brilla la stella di Terrence Rodderick che dovrebbe essere il top scorer designato, assecondato dal play Brandon Taylor. Il blocco italiano vedrà Luigi Sergio, Dario Zucca, Andrea Casella, Ruben Zugno e Lorenzo Benvenuti. In panchina poi ci sono Enrico Bedini e Ferdi Crimeni, ragazzi del vivaio che dovranno crescere per ritagliarsi minuti importanti. In teoria il roster appare inferiore alla corregionale Treviglio ma attenzione, la coppia Rodderick–Taylor può realmente garantire quei punti e quell’entusiasmo che la coppia Roberts-Olasewere invece potrebbe non offrire con continuità.
12 – M RINNOVABILI AGRIGENTO: La Fortitudo Agrigento è una di quelle squadre che militano da diverse stagioni in Serie A2 e, da quando esiste la nuova formula del campionato cioè 4 anni, annovera una Finale persa vs Torino e 3 qualificazioni ai Playoff consecutive. A differenza dei club menzionati sopra, come Treviglio e Legnano, il team siciliano ha cambiato poco anche in questa estate, come del resto da politica aziendale in vigore da diverso tempo. E’ rimasto uno dei coaches più apprezzati da anni in categoria, Franco Ciani, addirittura in panchina per l’ottavo anno consecutivo ed i nuovi arrivi sono stati solo quattro: Edoardo Fontana, Dimitri Sousa, Amir Bell ed il giovane Paolo Nicolosio. Abbiamo pensato che la solidità della squadra dello scorso anno composta da gente comunque di valore come Jaleb Cannon, Capitan Marco Evangelisti, Lorenzo Ambrosin e Tommaso Guariglia, accomunati ad Amir Bell, primo play americano nella storia del club, possa segnare il passo al cospetto di squadre decisamente più attrezzate in alto, ma sempre valido per evitare eccessivi scivolamenti in basso. Se poi Giacomo Zilli e Simone Pepe girano al meglio sognare non è proibito ma non certamente nei piani alti della griglia playoffs.
11 – BENACQUISTA BASKET LATINA: Altra squadra che da anni milita in Serie A2. Paradossalmente, nonostante la lunga militanza in categoria, la passione e l’impegno profuso dalla dirigenza del Presidentissimo Cav. Lucio Benacquista e dal suo staff, Latina non ha mai disputato i Playoffs in questi anni. Sembrerebbe un paradosso, eppure anche annoverando dei roster significativi, non tanto nei singoli in se per se quanto per la capacità del coach che siede anche lui da anni sulla panchina nerazzurra, Franco Gramenzi, di gestirli e motivarli al meglio, i pontini non hanno mai vissuto questa gratificante esperienza nella loro storia: se potessimo usare un paragone ciclistico, diremmo che il Basket Latina è quel passista tenace, solido, affidabile ma che non vince mai una tappa del giro! Anche quest’anno il Basket Latina è stata costruita affinchè possa dare a qualunque altra squadra filo da torcere almeno nel quintetto base con gente come Capitan Ricky Tavernelli, ginocchio ballerino permettendo ed Andrew Lawrence da Scafati. Poi due transfughi da Reggio Calabria, l’ex-capitano della Viola dello scorso anno Augustin Fabi più Patrick Baldassarre, infine Mike Carlson, classico americano che se va in striscia può risultare mortifero. Ma il vero valore aggiunto resta lui, coach Franco Gramenzi, capace 3 anni fa di dare la paga (e che paga), a gente come Attilio Caja. E’ merito suo se ad esempio Giovanni Allodi è oggi un lungo interessante, dopo averlo sgrezzato a dovere la scorsa stagione. Come potrebbe confermarsi Giorgio Di Bonaventura dopo una buona annata a Roseto. In panchina infine giovani interessanti come i 2000 Cavallo ed Ambrosin ed il ’99 Jovovic, prodotti del vivaio pontino sui quali si dice un gran bene. Playoffs, sarà la volta buona? Mah, ci crediamo poco perchè ogni anno accade sempre qualcosa che poi vanifica le legittime ambizioni di post-season dei nerazzurri. Difficile.
10 – ZEUS ENERGY GROUP RIETI: Per il giovane coach confermato Alessandro Rossi una missione importante, quella cioè di far disputare alla Zeus Group Rieti una stagione importante, quindi Playoff o perlomeno in odore di Playoff. E’ di poche ore fa infatti la notizia dell’ingaggio di Bobby Ray Jones, la fantastica ala ammirata dal 2010 in Italia, proprio nell’allora Lega Due. Un ingaggio forse inaspettato per la tempistica ma i beni informati narrano di un Presidente Peppe Cattani decisamente turbato dopo una preseason al di sotto (e non di poco), delle aspettative degli amaranto-celeste che, con un nuovo, importante sponsor puntano in pochi anni a ritornare nella Lega A. E’ molto probabile che salti a questo punto l’ingaggio di Jarvis Williams, probabilmente non rispondente alle aspettative in questo precampionato, ripetiamo, deludente. Dunque Rieti punta in alto e lo dimostra il voler partire dalle conferme avvenute in estate e dagli acquisti in seno al roster, non ultimo quello di Bobby Jones (ricordiamolo, classe da vendere a questi livelli benchè trattasi di un classe ’84), senza dimenticare lo straordinario pubblico del PalaSojourner, spesso uomo in più in campo, la Zeus Energy Group potrebbe stupire: Capitan Angelo Gigli, Juan Carlos Casini, Daniele Toscano, Simone Tomasini e Giovanni Carenza. Nello spot da combo-guard ecco James Frazier Jr., uno dei principali autori della salvezza di una Treviglio quasi negli abissi della retrocessione a Febbraio scorso. Purtroppo l’infortunio di Alberto Conti complica i piani della panchina che può comunque veder sbocciare Federico Bonacini e Leonardo Berrettoni.
9 – 2B CONTROL TRAPANI: Al primo posto utile per i Playoffs siamo al cospetto di una delle squadre più importanti, in queste stagioni in Serie A2. Presente per il 6° anno consecutivo, il Presidente Pietro Basciano da fonte certa vuole la scalata in Lega A. In questa stagione? Forse, intanto considerando la nuova formula dei campionati con le già citate promozioni ma anche con le 5 retrocessioni in B bisogna partire bene, veloce, subito. Per questo è stato convinto dopo lungo corteggiamento Mister Rotnei Clarke, gran campionato lo scorso anno a Pesaro in Lega A con salvezza insperata raggiunta grazie ai suoi tanti punti: molte squadre di A pronto a prenderlo, chiaro no? Salutato coach Ugo Ducarello durante la traballante e deludente stagione scorsa, fiducia maxima a Daniele Parente, promosso Head Coach. E’ anche arrivato Davide Lamma a dare man forte in dirigenza, ruolo importante per lui. Ed arrivato lui, ecco una buona sforbiciata sul vecchio roster, arrivano volti nuovi dalle belle speranze come Rei Pullazi ma soprattutto la coppia Azzurra, seppure da “U18”, come Federico Miaschi ed Erik Czumbel. Confermati il totem Andrea Renzi, e Marco Mollura, il secondo straniero è Cameron Ayes, ala con molti punti nelle mani. Ingaggiato poi un giocatore super navigato come Roberto Marulli, controbilanciato dall’arrivo in granata di gente come Curtis Nwuhuocha e Giorgio Artioli. Una squadra molto interessante questa 2B Control Trapani, Daniele Parente dovrà plasmarla e lavorarci a lungo ma il materiale c’è per far bene, e se magari Federico Miaschi continua a crescere come promette…
Fabrizio Noto/FRED