Venerdì 20 aprile alle 20.30 cominciano le semifinali Sorbino della A1 femminile. In campo per la prima serie Famila Wuber Schio con la Saces Mapei Givova Dike Napoli. Gara due domenica 22 ancora al PalaRomare di Schio alle 18.
Ecco come Pierre Vincent coach delle venete inquadra il momento della sua squadra e la partita con Napoli:”“E’ da un mese e mezzo che aspettiamo una partita di una certa intensità, è vero che abbiamo lavorato bene in questi ultimi 10 giorni tra i quarti e le semifinali ma noi siamo una squadra a cui piace giocare. Nonostante un quarto di finale impegnativo – analizza coach Vincent – le avversarie hanno comunque avuto una settimana per riposare quindi non credo arriveranno affaticate. Hanno una loro precisa identità di gioco ma noi dovremo imporre la nostra e controllare il match. Non dimentichiamo che hanno giocatrici che hanno 20-25 punti nelle mani come Harmon e Gemelos e che, come dimostra la serie con Lucca, possono recuperare gap anche importanti. Sarà una semifinale che ci metterà sicuramente alla prova”.
Nino Molini, allenatore della Dike Napoli dice:”Siamo molto soddisfatti per il traguardo raggiunto, dopo il quarto posto nella regular season, le semifinali scudetto. Un risultato che resterà negli annali del campionato di A1 femminile in quanto, per la prima volta una squadra supera i quarti dei playoff giocando con una straniera in meno. Tutto grazie alla prova tecnica e cuore delle nostre giocatrici, ma anche grazie ad un certosino lavoro fisico/tattico/medico del nostro staff che ci ha permesso di arrivare lucidi nei finali di partita e di poter recuperare e schierare giocatrici con problemi fisici. Il match contro Lucca è stato difficile ed equilibrato, ma mi piace sottolineare, nonostante la cattiva giornata al tiro, l’applicazione difensiva delle ragazze che ha concesso alle avversarie solo 8 punti negli ultimi 15 minuti, grazie ad una miglior applicazione nel tagliafuori, nel pick and roll e rotazioni. Certamente la sfida può sembrare impari per qualità, fisicità, esperienza e profondità dell’organico, ma sono certo che la nostra voglia e carica agonistica ed una certosina applicazione tattica possano inserire qualche granellino nei loro ingranaggi. Scherzosamente ho detto che loro hanno l’imbarazzo di chi lasciare in tribuna nella rotazione delle quattro straniere, noi invece abbiamo l’imbarazzo su come far riposare quelle che abbiamo in campo…ma siamo pronti alla sfida!”.