Roma, 7 maggio 2017 – Termina con un lungo applauso da parte di tutto il pubblico presente la stagione dell’Unicusano Bum Bum Virtus Roma, un applauso che ovviamente accomuna i Leoni Bizantini dell’OraSì Ravenna che questa sera, letteralmente con le unghie e con i denti, ha tirato fuori una prova maiuscola in termini di concentrazione e freddezza aggiudicandosi Gara 4 per 79-83 e volando verso i quarti, aspettando la vincente di Gara 5 tra Biella e Verona.
Termina dunque la stagione 2016-17 per la Bum Bum Virtus e male perché ci si ferma al primo turno di un Playoffs contro una squadra che sembrava ampiamente alla portata dei ragazzi di Fabio Corbani ma mai, a nostro ricordo, con un’ovazione così lunga, sincera e spontanea da parte del suo popolo che certamente non ha gradito sino in fondo questa sconfitta ma che ha capito, tributandogli questo doveroso omaggio, che questa sera i loro ragazzi han dato tutto e forse qualcosa di più, ingigantendo molto i propri limiti e non riuscendo nell’intento di portare Gara 5 mercoledì a Ravenna, attanagliati forse per la prima volta in stagione dal dover vincere a tutti i costi.
Onore e rispetto comunque per questa Bum Bum Virtus perché finalmente quest’anno si è solo parlato di pallacanestro e, se ci permettete un nostro sincero commento, era tanto che non accadeva, come insomma ai bei tempi dei Playoffs scudetto vs Siena o delle Coppe Europee. Ed il popolo virtussino, pur ammainando mestamente i vessilli ed osservando le lacrime di tristezza del giovane Tommy Baldasso abbracciato da tutti come un cucciolo ferito, non ha potuto esimersi nel battere a lungo le proprie mani per una squadra che ha amato nonostante la sua lucida follia, le sue forzature o le incongruenze tecniche che Fabio Corbani ed il suo staff è riuscito comunque a mitigare, anzi, a nasconderle quasi esaltando invece i pregi di un team messo insieme negli ultimi giorni di mercato come molti ricorderanno.
Una stagione quindi da ricordare in positivo ed avremo tempo per rivederla con calma nei prossimi giorni, rimane però nei nostri occhi e nelle nostre orecchie anche il bell’applauso tributato anche ai ragazzi in maglia rossa che festeggiavano lo storico traguardo con una ventina, non di più, di calorosissimi fans giunti dalla Romagna nello spicchio di campo destinato come sempre ai tifosi ospiti. Un risultato storico per il team bizantino ma decisamente strameritato. Forse se ne saranno accorti in pochi ma anche questa sera Ravenna doveva rinunciare al suo miglior realizzatore, a quel Derrick Marks che ne mette 16,8 p.ti ad allacciata di scarpa e non da oggi bensì da quasi due gare e mezzo. Ebbene in pochi se ne sono accorti perché il sistema di gioco costruito da Antimo Martino (occhio, ne sentiremo parlare di questo ragazzo e non perché lo si è quasi visto crescere nel suo coachin’ in questi anni), in questa Gara 4 è stato ai confini del perfetto. Difficile dire che non sia merito del coach e del suo staff che riescono a trasmettere ai loro ragazzi come fare. Se poi si vede in campo un Gherardo Sabatini che ne rifila altri 20 punti, surrogando Marks, allora significa che in questa squadra c’è qualcosa di speciale, con Taylor Smith a far la voce grossa con i suoi 16 p.ti, tutti importanti perchè nel cuore della difesa romana.
Una gara condotta quasi sempre in test da parte di Ravenna, a giocare la palla sempre nel miglior modo possibile e raramente, ripetiamo, raramente forzando o cercando la conclusione nel modo più improbabile possibile. A tutto questo ha giovato una percentuale del tiro finalmente accettabile (44% da tre e soprattutto 59% da due!!), ed ecco che anche la terribile Bum Bum Virtus ha dovuto cedere il passo per la terza volta su quattro benchè ancora di pochi punti nello scarto.
Ma questa è la pallacanestro ed i Playoffs in particolare, vince chi tiene cuore caldo e cervello freddo e questa sera, anche questa sera, l’OraSì Ravenna ne ha avuto di più di una Virtus Roma troppo, troppo evanescente in attacco sin da subito. Tolto il Chessa’s Show del secondo periodo delle tre triple di fila che mettevano avanti Roma seppur di poco nel punteggio e per pochi minuti, l’attacco di Roma è stato caratterizzato dal solito fiume di triple e con un corroborante 44% finale ma, ahimè, mortificato dal pessimo 39% da due che ha condannato una squadra che ha servito comunque ben 25 assist vs i 17 di Ravenna e raccolto solo due rimbalzi in meno degli avversari.
E’ qui che l’Urbe ha perso gara e Playoffs 2016-17, la pessima percentuale da due che han vanificato i 20 punti a testa di John Brown ed Anthony Raffa (al 90% non più in maglia Virtus a nostro avviso per meriti e demeriti opposti), i 16 di Massimimo Chessa ma soprattutto i suoi 7 assist assieme ai 6 di Capitan Maresca (7 p.ti ma tanta difesa per lui), ed i 5 di un Raffa ispirato solo a tratti e per troppe volte poco lucido nel gestire alcune situazioni, insomma il solito Raffa che abbiamo imparato ad apprezzare ed amare, nei suoi limiti, in questa stagione. Impensabile che Aristide Landi ne stampasse altri 27 come in Gara 3, e difatti il lungo lucano si è fermato a 6 punti e 6 rimbalzi, dimostrando ancora la sua immaturità mentale nell’approccio a queste gare ma, sia chiaro, lo sapevamo e lo sanno tutti che lui deve ancora crescere e migliorare. Male Daniele Sandri. Impacciato, timido, pauroso quasi palla in mano, una tripla nel finale ormai in cui Roma sentiva già le tristi campane della fine, una serie non da protagonista ma si rifarà, ne siamo certi e non benissimo anche Tommy Baldasso, forse più degli altri il bambino-prodigio di questa Virtus Roma ha sofferto il clima da ultima spiaggia di questa sera ma anche lui ha poco, poco da rimproverarsi come anche Jacopo Vedovato, un prospetto molto interessante che ha fatto vedere quanto bel potenziale abbia questo ragazzo per sé, utilizzato solo all’inizio e dopo mai più entrato.
E’ finita dunque la stagione di una delle più belle, emotivamente parlando, Virtus Roma della storia e solo con applausi a nostro sindacabile modo di vedere le cose perché non dimentichiamo le premesse d’inizio stagione. Solo silenzio adesso di pace e di relax nella speranza che l’anno prossimo si possa puntare a salire un gradino di più di quanto visto quest’anno.
Brava, brava ed ancora brava Ravenna, per i tifosi romani sarà poco bello sentire nel dopo-gara che Derrick Marks non sarebbe stato disponibile neanche in Gara 5 in Romagna ma come allora non complimentarsi con l’avversario quando ti batte senza rubare nulla ed anzi, dimostrando un gioco ed un insieme che vorrebbero tanto vedere i fans di questa Virtus Roma?
Chiudiamo qui la stagione della Unicusano Bum Bum Virtus Roma augurando a Ravenna di poter continuare a disputare i suoi Playoffs al meglio delle sue elevate qualità tecniche, umane e di squadra, ben esaltate in questa serie vs Roma, AD MAIORA RAVENNA!!
La cronaca
Primo periodo, identici quintetti di Gara 3 per iniziare Gara 4, Ravenna sempre senza Derrick Marks e quindi con Sgorbati al suo posto. Roma inizia in modo “freddo”, Ravenna ne approfitta con Smith e Sabatini ed è 0-4 al 2′ ma Vedovato rintuzza. Purtroppo per Roma Tambone sigla la prima bomba del suo team, 2-7 e Brown fa passi subito dopo e dopo un errore di Sabatini riperde palla. Corbani è già in camicia, esce Raffa e Sabatini va in lunetta per un fallo in entrata subito da Chessa, 2-9 al 3′ e Virtus in affanno. Affano confermato con Sandri e Vedovato che si fanno stoppare da Smith l’ala e da Sgorbati il centrone romano. Solito inizio “svagato”? Vedremo, intanto i romagnoli appaiono rinfrancati e Smith ne mette un’altro da sotto, 2-11 (+9 e 0-7 di parziale). E’ entrato Capitan Maresca che mette la tripla, 5-11 ma subito dopo lo imita Masciadri, al momento Ravenna è mooolto più precisa da fuori rispetto a Gara 3 mentre Roma sonnecchia. Baldasso da tre ma sempre Masciadri a punire, stavolta dall’area, 8-16 al 6′. Urbe poco fluida, anzi, per niente fluida in attacco e difesa, come in Gara 3, abbastanza attenta in area ma da fuori l’OraSì oggi è precisa. Bonus per Ravenna a zona mista. Esce Sgorbati per 2° fallo ed entra Raschi. C’è anche Crusca in campo che buca una tripla comoda ma anche Maresca buca un suo classico jumper. Rientra Raffa per un Chessa al momento spento in attacco ma al momento son tutti, per Roma, spenti, tutti tranne Maresca, 10-16 all’8′. Entra Chiumenti per Ravenna al posto di un buonissimo Masciadri. Due liberi per Brown che è ancora a zero punti (strano ma vero), è dalla lunetta l’MVP dell’A2 fa addiritura 0/2!!! Tambone male, idem Maresca mentre Landi battaglia vs Chiumenti, liberi per il centro romagnolo che fa solo uno su due, 10-17 al 9′. Passi di Maresca mooolto dubbiosi, vabbeh…E Tim Duncan Chiumenti punisce la difesa molle di Landi, 10-19 a 75” dalla fine e primo timeout di Corbani che non riconosce la sua squadra, specialmente in attacco: abulica, spenta, quasi poco convinta e timorosa, esattamente il contrario di Gara 3. Corbani si gioca la carta Baldasso con Raffa e riemette Brown, scelta ottima perché costringe Raschi al 2° fallo e manda in lunetta Brown…Palazzetto silenzioso per il primo punto del centro romano ed anche del secondo, 12-19. Raffa poi si “dimentica” di chiudere il fondo e Crusca lo ridicolizza in entrata, per sua fortuna il paisà la mette da tre sul ribaltamento. Ma c’è sempre Chiumenti in agguato, 15-23 e così si chiude il primo periodo con una Virtus Roma poco, poco attenta in attacco ed una Ravenna più precisa al tiro, logico che qualcosa sarebbe mutato rispetto a Gara 3.
Secondo periodo, stessi quintetti ad iniziare il periodo con Corbani abbastanza scocciato. Sabatini, che in Gara 3 aveva fatto vedere i sorci verdi a tutta la difesa romana, perde palla, Brown ringrazia ma stasera Crusca è realmente un fattore, tripla dall’angolo ed è 17-26, +9 Ravenna al 12′. Match decisamente in salita per i padroni di casa, Sandri ancora passi ed ancora fuori dalla serie, in buona sostanza. Ravenna veleggia tranquilla, Chiumenti continua a far macelli in area romana ed è 17-28 ma la sensazione è che la Virtus abbia l’interruttore spento. Siamo al 13′, Maresca a modo suo dal gomito ed è 19-28 ma occorre per altro. Poi Chessa pesca Brown in area molto bene, 21-28 e Martino chiama subito tempo ma in realtà, al momento, lo fa per precauzione perché i suoi stanno in vantaggio e non corrono rischi. Siamo al 15′, tutti a domandarsi quando si sveglierà la Bum Bum Virtus ma la domanda semmai, si sveglierà? Masciadri intanto fa un’altra tripla e di nuovo ospiti in doppia cifra di vantaggio, 21-31. Sandri niente, non va stasera ma per fortuna ruba palla a Smith. E Landi s’accende da tre, 24-31 al 16′ con Sabatini che però fa un numero di sinistro al vetro, 24-33. Sandri perde una palla in attacco, peccato, rientra Raffa per lui e siamo al 16′. Poi show-time Raffa to Brown ed è 26-33. Si alzano i decibel del Palazzetto quando Smith fa passi in attacco. E’ iniziata la rimonta della Bum Bum? Brown la rimette al vetro, comodo comodo e Martino richiama tempo, 28-33 e Ravenna che subisce un parziale da 6-0 ma che, per la prima volta stasera, sembra in seria difficoltà seppur avanti di 5 lunghezze. Ed ancora Brown che sfrutta un mismacth con Sabatini, 30-33 e dopo Chessa pareggia, eccola la Bum Bum!!! Smith però raccoglie un pallone sporco, Ravenna risponde al 18′ ed è 33-35 ma adesso l’inerzia è girata a favore di Roma. Mancano poco più di 100” e Roma va avanti per la prima volta nel match grazie al solito siluro sparato da Chessa che, dopo un errore di Tambone, si ripete!!! Pazzesco 39-35, pazzesco Massimino Chessa, che tiratore di striscia. Ma Smith ruggisce, da bravo leone e su un errore al tiro di Maresca è Sabatini a bucare la difesa romana, parità sul 39-39 quando Fabio Corbani decide di giocarsi al meglio i 24” restanti prima della fine del periodo. E finalmente allo scadere la Virtus Roma, poco precisa in queste fasi di gioco durante tutta la stagione, la mette dentro complice però una comica disattenzione sui blocchi tra Raschi e Smith, Brown ringrazia, è solo, schiaccia e termina 41-39. Che dire? Questa Virtus regala attimi di tripudio pazzeschi alla propria folla, del resto era prevedibile che Ravenna tirasse meglio in questa Gara 4, 50% da due e 34% da tre ma strabilia il 54% di Roma dalla lunga, è lì al momento la differenza con anche Virtus avanti 19-16 ai rimbalzi. Ma se i ragazzi di Corbani pensano di averla già portata a casa si sbagliano.
Terzo periodo, si ricomincia con Landi al posto di Vedovato, stasera poco utilizzato dal coach milanese. Smith battezzato dal gomito punisce Landi e subito Tambone in entrata su spadellata (a volte succede), di Chessa, che subito dopo la mette dentro!! 44-43 al 22′. Poi Tambone punisce Landi che, in uscita, fa fallo spedendolo anche in lunetta, Ravenna di nuovo avanti ma solo di due, 44-46. Raffa parte a razzo ma si infrange su Smith, Landi soffre la rapidità di Tambone che si ricorda di aver matato Roma in Gara 1, long-two e Corbani richiama i suoi, entrati molli ad inizio periodo ed ora di nuovo sotto 44-48 al 23′. Al rientro Brown scivola uno vs zero, Smith dall’altro lato del campo non perdona ed è 44-50. Sembra l’inizio del primo periodo, fallo in attacco di Maresca e sconforto vero sul viso di Corbani adesso al 24′. Sabatini la mette da tre, niente da dire per Ravenna adesso 44-53 (0-10 di parziale), tampona Raffa da tre, 47-53 e di nuovo ecco l’urlo del Palazzetto. Appena la palla va dentro da tre la Bum Bum si scuote, bella difesa su Smtih e Tambone e palla recuperata. Baldasso per Chessa, riposo per lui anche perché occorre anche avvicinarsi al ferro. Non ci pensa Raffa, altra tripla ed è 50-53. C’è Chiumenti in campo che fa il suo primo fallo su Brown, al momento ignorato dai compagni. Zona per Roma, rimbalzo per lei e Landi sparacchia dall’angolo ricuperando però il rimbalzo, Chiumenti fa fallo. La nuova azione vede ancora Landi che spara la tripla ma a vuoto…Però non si può insistere così, si spera qualcosa cambi per Roma. Siamo al 27′, punteggio inchiodato anche dopo il cross di Chiumenti da fuori, lontano dal ferro il centro dei Leoni è poco pericoloso. Poi Raffa attacca il ferro centralmente ma, come capita spesso, becca il secondo ferro. Secondo fallo di Smith, sembra che ora la palla pesi 5 Kg. Perché non segna più nessuno. Anche Sandri, che ostacolato da Brown, non mette la palla dentro da zero centimetri dal ferro!! Altra buona difesa di Roma sull’attacco avversario, spreca poi Raffa e dopo Baldasso da tre dopo che Brown aveva scippato furbamente la palla a Raschi. Finalmente l’incantesimo lo spezza Raschi dalla lunga, lo imita Raffa e siamo sul 53-56 a 50” dalla fine. Zona per Ravenna, Sandri cerca di mettersi in partita ma non va per niente, altro primo ferro ed anche Tambone fa lo stesso a 5” dalla fine, si chiude sul 53-56 e se va così Ravenna va a nozze. Appena 12 punti per Roma, 17 per gli ospiti che hanno reagito molto bene.
Quarto periodo, Raschi fa antisportivo su Raffa, il paisà fa solo uno su due ma poi brucia la difesa avversaria, finalmente, attaccandola al ferro, 56-56 al 31′. Rientra Smith per Raschi con tre falli. Tambone poi perde la maniglia e Raffa serve un cioccolatino da scartare per Brown, 58-56 e Sgorbati (quasi assente nel match), perde palla per aver toccato la linea di fondo. Siamo al 32′, e Maresca serve un pallone spettacolare sempre per Brown che va al volo, 60-56 e Martino vuole parlarne con i suoi ragazzi, 7-0 parziale aperto di Roma che forse sarà stata disturbata dal sole che illumina il canestro avversario? Scherzi a parte, al rientro c’è la 2-3 di Roma, l’OraSì la soffre perché Masciadri ora non la mette più. Confusione e lotta belluina sotto il ferro romano, Ravenna tira ancora ma sempre a salve, esce Brown poco lucido ed entra Landi. Pausa anche per Raffa, riecco Chessa con sempre Roma a zona. Sabatini stavolta la buca da tre, 60-59 al 34′. Landi attacca Tambone da post basso ma poi perde proprio la misura del tiro, sul ribaltamento Smith non perdona ed ospiti di nuovo avanti, 60-61. Finalmente però Baldasso si ricorda che c’è anche il ferro da poter attaccare, esegue ed è 62-61 al 35′, avremo un lungo supplementare per vedere come va a finire. Sabatini ha scaldato la mano, altra tripla comoda è Ravenna avanti 62-64. La Virtus annaspa, Masciadri non è Landi vicino al ferro, morbido tiro al cotone ed è 62-66. Zona ancora per Roma e Tambone la punisce con spazio, 62-69 e Corbani deve chiamare tempo. In effetti il problema per Roma è, strano a dirsi, l’attacco che stenta a decollare se non a folate ma senza un gran senso del match. Siamo al 36′, al rientro in campo Maresca attacca Tambone, fallo ed anche Sabatini subito dopo attacca Raffa, entrambe le squadre sono in bonus ora. Tripla di tabella di Landi, Martino impreca a dir poco, poi nella tonnara susseguente ad un tiro errato di Sabatini, è lo stesso ottimo play ravennate a regalare due liberi a Chessa, 67-69 e contro-parziale da 5-0 per Roma. Masciadri la mette dall’angolo con personalità e subito dopo Chessa perde la palla, 67-72 ed ancora Raschi dalla lunga con Ravenna di nuovo avanti di 8, 67-75 con Corbani che richiama tempo al 37′. Al rientro Landi cerca fortuna vs Masciadri da post basso ma senza trovarla. Anzi, si mette molto male per Roma perché Maresca spedisce in lunetta Sabatini che però fa solo uno su due. Raffa spara un missile per Brown, per fortuna ancora di Roma Masciadri la grazia da tre. Brown riceve palla sotto, fallo di Smith e liberi per l’MVP dell’A2, 69-76 ma serve un’impresa a 2′ dalla fine. Tambone sbaglia, parte Chessa che fa coast-to-coast, fallo sempre dell’ex-Virtus e sono liberi, 71-76 a 100” dalla fine. Raffa poi da una randellata a Sabatini, liberi per il play romagnolo ed è 71-78. Raffa si fa perdonare da tre, 74-78 al 39′ ed ora il Palazzetto è una bolgia. Gran difesa di Chessa e Raffa vola in contropiede, 76-78 a 55” dal termine, Martino deve chiamare tempo e discuterci su. Gran gioco al rientro per Smith, Brown se lo dimentica. Poi Raschi sfrutta l’errore di Chessa al tiro, poi la tripla di chi non t’aspetti e cioè Sandri…79-82. Masciadri viene spedito in lunetta e mette quel canestro che vale la vittoria ed il passaggio del turno per una OraSì più lucida, più fredda e più cinica di una Roma oggi poco reattiva ed apparsa anche a corto di fiato, si chiude sul 79-83.
Unicusano Virtus Roma – OraSì Ravenna 79-83
Parziali: 15-23; 26-16; 12-17; 26-27
Progressione: 15-23; 41-39; 53-56; 79-83
MVP: Potremmo dire ancora Gherardo Sabatini che mette 20 punti od anche Stefano Masciadri che segna le triple della vittoria, diciamo invece tutta Ravenna che senza Derrick Marks, da ben tre gare e mezze, gioca un buon basket grazie al suo giovane coach Martino e che supera il turno con pieno merito.
WVP: Daniele Sandri buca anche Gara 4 dopo Gara 3. Ma succede quando “senti” così forte la gara e la pressione, nessun problema Daniele, ti aiuterà a crescere.
Fabrizio Noto/FRED