Las Torres (Tenerife, SPA), 5 maggio 2017 – La Mia va in finale di Champions Cup: dopo 24 anni, da quella finale del 1993 persa contro gli olandesi del Verkerk, la Briantea84 torna a giocare per il massimo trofeo europeo. Lo fa dopo aver dominato per 40’ i vice campioni d’Europa del Lahn-Dill, una delle squadre più ostiche in circolazione, 6 Coppe dei Campioni in bacheca. Questa sera, nel Pabellon Polideportivo di Las Torres a Tenerife, in una partita perfetta e difensivamente inarrivabile, Cantù in maglia Mia ha sventato il fantasma tedesco, coronando il sogno che nessuno ha quasi il coraggio di pronunciare: diventare regina d’Europa. La sfida che vale il titolo si gioca domani, sabato 6 maggio, alle ore 21.15 italiane contro i detentori della Coppa, l’Ilunion che in semifinale ha travolto il Thuringia Bull 92-64. Sarà un remake della partita memorabile dei quarti di finale a Madrid, una seconda possibilità per gli uomini di Marco Bergna che due mesi fa hanno visto sfumare la vittoria per un soffio (71-67). Ora è un nuovo capitolo. Tutto da scrivere.
“E’ stata una grandissima partita, giocata molto di testa ma con grande cuore da parte di tutti – è il primo commento a caldo di coach Bergna -, devo dare a tutta la squadra il merito di aver lavorato davvero forte in questo mese di stop, ogni giorno, senza sosta. Ci abbiamo creduto dall’inizio alla fine, in ogni istante, anche quando il Lahn Dill è riuscito a tornare nell’ultimo quarto a -5. Questo è un risultato che va condiviso con tutti: giocatori, staff e sostenitori che stanno facendo il tifo per noi, sia qui a Tenerife da tantissimi da casa. Domani giochiamo la tanto attesa finale contro l’avversario più accreditato per questa nuova edizione della Champions Cup: i madrileni di Ilunion. Abbiamo ancora una rivincita da prenderci, mai dire mai…”.
Final Four, here we go. Adolfo Berdun: è la mano dell’argentino ad aprire le danze (2-0), aggancia Piotr Luszynski che su fallo di Francesco Santorelli non si lascia sfumare l’occasione del +1 (2-3). La tripla bollente di Berdun porta la Mia avanti sul 5-3, sul fronte tedesco è Dirk Kohler a riportare tutto nuovamente in equilibrio. Ahmed Raourahi per la Mia (7-5), Luszynski vanifica il vantaggio italiano con il canestro del 7 pari. Time out Cantù con 5’15” da giocare: rimessa Berdun, +2 Francesco Santorelli (9-7). Lahn-Dill in lunetta, 1 su 2 per Bohme che porta i suoi sul 9-8. La Mia tenta il suo allungo: Brian Bell e di nuovo Raourahi costruiscono un parziale di 6-0 che vale il 15-8 per Cantù a 1’26” dalla sirena. Il Lah-Dill accorcia con Bohme dalla lunetta (15-10) e poi sullo scadere dei 24” arriva il 15-12 per mani di Luszynski, uno che anche sotto pressione non sbaglia un tiro. Non molla la Mia, sulla sirena del primo quarto è Bell a mettere l’ultima zampata: tripla e 18-12 Cantù.
Ian Sagar in apertura (20-12), poi tutto resta fermo – da un lato una difesa asfissiante della Mia, che però al tiro perde alcune occasioni per creare la distanza con i tedeschi -, poi arriva la retina di Jan Haller con 7’29” sul cronometro. Ancora l’italo-argentino Berdun per il 22-14, mentre dalla distanza è il polacco in casacca 11 a riportare il Lahn-Dill in corsa con la tripla del 22-17. L’avanzata tedesca si spinge cattiva sul 22-19 con Nico Dreimuller, poi capitan Sagar capitalizza un fallo in area e mette il 23-19. Bell in contropiede solitario la infila facile e riporta aria al vantaggio (25-19). Con 4’25” da giocare, coach Nicolai Zeltinger chiama i suoi al time-out, mentre sul fronte italiano coach Bergna inserisce la coppia Morato-Ruiz per dare minuti a Santorelli e Raourahi, oltre che per attivare nuove soluzioni offensive: la risposta canturina è urlata a gran voce dalla bomba del catalano (28-19). Ultimi 2’ di ripresa tedesca, con Luszynski, Kohler e Bohme a scrivere il -5 della seconda sirena (30-25).
Alla ripresa fa il suo ingresso Davide Schiea al posto di Laura Morato, per il resto tutto invariato. Jordi Ruiz va subito all’attacco (32-26) e dopo il canestro da sotto di Kohler, è sempre lo spagnolo a tenere la marcia (34-28). In contropiede Berdun ritocca il punteggio e di nuovo in corsa lanciata Brian Bell piazza il 6-0 che vale il +10 (38-28), massimo vantaggio della Mia fino a questo momento. È sempre Kohler a sfruttare i suoi centimetri in area, mentre Sagar e compagni perdono almeno tre occasioni preziose per prendere il largo. Arriva immediato il time-out di coach Bergna, con 5’ alla terza sirena. Berdun lasciato solo non spreca l’occasione (40-30), ma al terzo fallo dell’argentino è pronto Filippo Carossino a fare il suo ingresso in questa Champions Cup, mentre tra le fila del Lahn-Dill esce Kholer a vantaggio di Joe Bestwick. Carossino dalla lunetta fa 1 su 2 (41-32), ma poi trova la via giusta e sa fare le spalle grosse in area per il 43-34. Il fallo tecnico alla panchina tedesca non viene sfruttato ma Brian Bell fa esplodere la bomba del 46-34 con 1 minuto all’ultima pausa. È il capitano dei canturini a sigillare il risultato del terzo quarto con un 48-35 che andrà difeso per altri dieci faticosi minuti. È una battaglia senza sconti.
Carossino apre le marcature della Mia dalla linea di carità (49-37), poi lascia il campo per il ritorno di Berdun. Zeltinger rivoluzione il quintetto in campo, portando fuori la stella Luszynski, mentre il fabbro Ian Sagar piccona l’area per il 51-37. La reazione del Lahn-Dill, in affanno ma mai domo, arriva per mano di Thomas Bohme: due triple in fila, come mangiare popcorn, e rimettono i tedeschi ritornano prepotentemente in corsa risalendo a -8 (53-45). Bestwick accorcia ulteriormente da sotto per il 53-47, questa semifinale non è finita per nulla. Sagar riprende il bando del gomitolo (55-47), imponendo il time out tedesco. L’indicazione della panchina è: fallo sistematico, sfruttando le basse percentuali dei canturini finora dalla lunetta (33% contro il 61% del Lahn-Dill). Sagar sbaglia i primi due, mentre Berdun ne mette 2 su 3 per il 57-47. Di nuovo il capitano sulla linea: 59-47. Michael Paye fa il 59-49, poi Sagar sfrutta il fallo per tenere la distanza 61-50. Paye colpisce per l’ultima volta da tre (61-53), ma Sagar non molla (63-53) e Brian Bell gli va in scia (65-53). Il sigillo sulla vittoria storica della Mia arriva con Adolfo Berdun, mattatore della partita con 21 punti e ultimo uomo a posare a terra il pallone per dichiarare la fine delle ostilità: 66-53.
GLI AVVERSARI
Rsv Lahn-Dill
Sta sempre nella lista dei Club che contano. Da due settimane ha confermato il titolo tedesco, il 13° della sua storia. E in questa stessa stagione ha messo in cassaforte la Coppa di Germania. Tutto ciò nonostante questa sia stata l’annata che ha visto il Lahn-Dill meno impenetrabile del solito: hanno destato scalpore le cadute in campionato contro Thuringia e Amburgo, in gara 1 di semifinale play-off di nuovo per mano di Amburgo e nei quarti di Champions Cup contro l’insidiosissima Porto Torres. Sconfitte da derubricare come défaillance o incidenti di percorso, perché nei momenti clou la squadra di Nicolai Zeltinger – in uscita dal ruolo di dirigente tecnico – si fa sempre trovare pronta. E non sbaglia un colpo. Nonostante l’uscita dello statunitense Steve Serio, rientrato negli Usa dopo l’oro di Rio 2016 e nelle ultime stagioni vera e propria colonna portante della squadra tedesca, il Lahn-Dill non ha perso il suo potenziale, oggi affidato al nazionale Thomas Bohme, alla guardia americana Mikey Paye e alla new entry Piotr Luszynski, un rodato cecchino della nazionale polacca con tanti chilometri nella carrozzina.
Nei quarti di finale a Wetzlar, dove ci è arrivato in qualità di organizzatore dopo essere stato finalista nell’edizione 2016, il Lahn-Dill ha compiuto un percorso non immacolato: affermazione facile contro i Thuringia Bulls per 62-45, poi uno stop per mano di Porto Torres (66-63) e la vittoria chiave contro i francesi di Hyeres (77-63), fondamentale per guadagnare il pass per Tenerife.
Cd Ilunion
Detentore della Coppa Campioni 2016, sollevata a maggio 2016 a Zwickau nella finalissima giocata contro i tedeschi del Lahn-Dill e inseguita dal 1997, anno della prima affermazione. Se un anno fa, nella Final Eight giocata in Germania, la Mia dovette chinare il capo (73-54) di fronte a quel concentrato di tecnica e centimetri allestito per soverchiare ogni tipo di avversario, quest’anno la sfida con gli spagnoli è stata di altro tenore. Nella gara di quarti di finali giocata a Madrid lo scorso marzo, i canturini hanno ceduto il campo solo negli ultimi 30’’ di gioco (71-67), dimostrando di essere in quel momento l’unica squadra in grado di impensierire la corazzata allenata da Jose Manuel Artacho.
La formazione madrilena, dopo la 15^ Copa Del Rey sollevata lo scorso 26 febbraio (la quinta consecutiva) è ancora in corso per il campionato spagnolo, da capolista della Liga e forte dei suoi 15 scudetti in bacheca, ultimo nel 2016. Il suo roster si è privato dei centimetri in area (ben 199) del colombiano Rodney Hawkins (in passato in forza al colosso Galatasaray) e del punti 1.5 Daniel Stix, ma mantiene tutta la classe e la pericolosità delle sue colonne: i gemelli Pablo e Alejandro Zarzuela, Jaume Llambì, Carlos Vera, Francisco Sanchez (tutti e 5 medaglia d’argento con la nazionale spagnola a Rio 2016), l’australiano Bill Latham e il ragazzo terribile Terry Bywater (bronzo con la nazionale britannica a Rio De Janeiro): le sue triple messe da ogni dove riconoscono all’inglese la fama di uno dei migliori tiratori nel panorama internazionale.
Rsb Thuringia Bulls
Per gli appassionati dei colori biancoblù, Thuringia è sinonimo di Andre Bienek, uno dei giocatori che hanno costruito la storia recente del club di Alfredo Marson (scudetto 2013 e 2014). Negli ultimi anni, questa squadra rivelazione ha dimostrato di essere il più credibile avversario in patria del colosso Lahn-Dill. Tanto da arrivare a vincere il titolo di Germania l’anno scorso proprio contro la squadra di Zeltinger. Anche quest’anno ci ha provato, salvo perdere in due gare secche la chance di un back to back. Nel roster di Thuringia, lo svedese Joakim Linden – dopo l’esperienza a Varese -, il lungo bielorusso Aliaksandr Halouski.
CD Ilunion – RSB Thuringia Bull 92-64
Mia Briantea84 Cantù – RSV Lahn-Dill 66-53
UFFICIO STAMPA
ASD BRIANTEA84