Davanti a 2.669 spettatori che sostengono ripetutamente squadra e staff tecnico in corso di partita, l’Umana Reyer raccoglie con Ludwisburg i due punti che le permettono di continuare a sperare nel passaggio del turno, anche se non riesce a ribaltare la differenza canestri nello scontro diretto dopo il -10 dell’andata con i tedeschi.
Savovic, all’esordio al Taliercio, parte in quintetto, con Green, Goss, Bramos e Owens: è suo il primo canestro, dopo lo 0-2 di Cotton. Il pressing a tutto campo dei tedeschi, unito ad un metro arbitrale piuttosto permissivo, mette in difficoltà l’attacco orogranata, che si affida troppo al tiro da 3: a metà del primo quarto, così, è 7-11. Ma appena la Reyer riesce ad alzare la velocità di gioco e l’intensità difensiva (che provoca 6 palle perse a Ludwisburg) riesce a rimettere il naso avanti all’8’29” con Ortner (14-13), nonostante il parziale di 9-3 a rimbalzo per gli ospiti.
Dopo il canestro in apertura di secondo quarto di Waleskowski (che ridà per l’ultima volta il vantaggio ai tedeschi sul 17-18) è Jackson (8 punti) a trascinare l’allungo orogranata, ancora basato sul gioco in velocità, che costringe anche gli avversari a spendere il bonus, con falli sistematici per fermare i contropiedi, addirittura dopo soli 2’46”. Capitan Goss (11 punti all’intervallo lungo) sigla il massimo margine (33-20) al 15’32”, con Ludwisburg che riesce poi a limare fino al -8 grazie soprattutto ai rimbalzi offensivi (ben 10) concessi dall’Umana, che compensano lo 0/7 ospite nel tiro pesante del secondo quarto.
Il dominio di Brockman sotto le plance consente a Ludwisburg di avvicinarsi fino al 38-32 dopo 1′ della ripresa, anche se le bombe di Green e Bramos ridanno alla Reyer il +10 e nemmeno il time out tedesco dopo 2’24” cambia l’inerzia: l’Umana è più reattiva e riscrive il massimo vantaggio prima con Bramos al 22’56” (48-34) e poi con Green dalla lunetta al 25’25” (50-34), dopo una serie di palle recuperate grazie ad una difesa intensa e concentrata. Nel finale di quarto, con entrambi i bonus spesi, si va spesso in lunetta, dove Ress dà addirittura il +17 (57-40) a 26” dall’ultimo intervallo breve.
Un parziale di 8-0 in 1’41” a cavallo tra gli ultimi due quarti riporta Ludwisburg sotto la doppia cifra di ritardo (57-48), con la panchina orogranata costretta a chiamare un time out, da cui la squadra esce con il piglio giusto: cinque punti e una palla recuperata di Jackson, più un contropiede di Tonut, ristabiliscono le distanze in soli 50” (64-48). Sono ancora i troppi rimbalzi offensivi concessi e un po’ di stanchezza a regalare ai tedeschi un 9-0 in 3′ che li porta sul -8 (67-59), prezioso nella logica del doppio confronto. A ridare il +10 è una bomba di Savovic a 49” dalla sirena, ma poi il serbo commette infrazione di passi a -16” dopo lo 0/2 nei liberi di O’Neale. La panchina veneziana decide di spendere subito fallo, con Brockman che fa 1/2 dalla lunetta, ma poi Goss perde malamente palla su un tentativo di assist e Cotton chiude sul -7.
Umana Reyer Venezia – MHP Reisen Ludwigsburg 71-64
Parziali: 17-16; 36-28; 57-42