Si riscatta nel migliore dei modi la Tezenis Verona, travolgendo 86-55 la capolista Mantova al PalaOlimpia. Gialloblù che sfogano la loro rabbia nel migliore dei modi, aggredendo fin dal primo minuto dei malcapitati avversari incapaci di opporre la minima resistenza. A suonare la carica è subito Boscagin, rispondono tutti presenti a cominciare da un Rice finalmente continuo in attacco e Verona prende fin dal primo quarto un largo vantaggio che non cala mai. Si rivela vincente anche la scelta di Crespi di inserire Saccaggi in quintetto, mentre per Mantova c’è solo la grinta di Ndoja ma i due americani stasera troppo brutti per essere veri.
Crespi mischia le carte e fa partire Spanghero dalla panchina, solito quintetto invece per Martelossi. Prova a dare la scossa subito Verona, con la prima spallata data da Boscagin e Rice che si accoda e fa segnare l’allungo a 13-5. Mantova infila errore su errore con l’asse Di Bella – Simms che non riesce proprio ad entrare in ritmo, è ancora lo scatenato capitano a fare 22-8 dalla lunetta. Nemmeno il secondo fallo di Chikoko cambia le cose, il miglior primo quarto della stagione è chiuso da un’entrata di Spanghero per il 28-11.
Gergati prova a guidare la reazione ospite con Mantova che cattura qualche palla vagante in più, ma Rice è inarrestabile in penetrazione e il solito Cortese da fuori porta a 38-17. Un tecnico a Martelossi a metà periodo viene mal sfruttato con Verona, come talvolta succede l’inerzia ha una leggera svolta con la Tezenis che si ferma improvvisamente in attacco. Hurtt e Simms finalmente si fan vedere tra pochi alti e molti bassi, Mantova rosicchia fino al -16 ma il vetro aiuta Ricci in quello che sembra un preciso segnale per il 44-25.
Tezenis padrona del campo in apertura di ripresa e desiderosa di chiudere subito la pratica, ne scaturisce un immediato 10-0 che potrebbe anche essere più corposo. La difesa non concede nulla, si allunga a 54-27 con la tripla di Boscagin ma Ndoja approfitta di un severo tecnico a Saccaggi per segnare otto punti di fila e provare a riaprire una sfida morta e sepolta. Gialloblù in difficoltà senza il loro play a quota quattro falli e troppo fallosi in difesa, Mantova conquista frequenti viaggi in lunetta ma perde l’attimo per sperare fino in fondo e il quarto si chiude 61-41.
L’ex di turno Gandini è l’ultimo ad arrendersi e apre da tre punti, ma ormai è troppo tardi. Si gioca per la differenza canestri, Verona controlla bene il ritmo addormentando la sfida e colpendo da fuori contro la zona ospite. Rice e Cortese fanno 74-48, il simbolo della partita è Boscagin che brucia il giovane Alviti sulla palla vagante e segna l’82-48 in contropiede, poi la Tezenis non ha più voglia di infierire.
TEZENIS VERONA – DINAMICA GENERALE MANTOVA 86-55 (28-11;16-14;17-16;25-14)
Tabellino
Crespi: Abbiamo giocato una ottima partita sotto tutti i punti di vista, contro una squadra che stasera è arrivata qui da prima in classifica. Una partita bella e seria, in tutti i dettagli. Sono abituato ad analizzare, a lavorare con il mio gruppo che vivo con tanti altri collaboratori, non posso che essere soddisfatto.Rice? Ringrazio tutto lo staff tecnico e fisico per come ha lavorato bene per il recupero di un giocatore che gli ultimi quattro giorni non si era mai allenato.
I giovani? Non devono entrare per fare il canestrino, non sarebbe rispettoso nei loro confronti. Devono giocare quando sono pronti.
Martelossi: tra una cosa e l’altra non siamo riusciti ad allenarci serenamente e con tranquillità ma questo non può giustificare una partita con così tanti errori. Siamo partiti male, abbiamo provato a rimetterla in carreggiata ma non ci siamo mai riusciti se non qualche sprazzo. Troppe cose da controllare, meglio tirare una riga e pensare alla prossima.
Abbiamo trovato il primo vero impatto duro a livello fisico di questo campionato, in troppi ci siamo sorpresi. Questo è il rammarico più grande per stasera. Non abbiamo avuto il desiderio di giocare insieme ed aiutarci, di trovare gli spazi anziché cercare magari assist frenetici a centro area. Questo campo diciamo che non ci porta molta fortuna, due partite con squadre diverse ma sempre all’insegna del giocare su spazi stretti contro squadre che non lo concedevano.
Le percentuali? Io penso siano figlie delle scelte di tiro, se li abbiamo sbagliati è perché non erano di convinzione, di fluidità.
MVP: spacca fin da subito la partita capitan Boscagin, primo a dare la scossa ad una squadra che aveva bisogno di dare un segnale. Mette subito le cose in discesa nel primo quarto, poi si limita a colpire nei momenti giusti mentre i compagni travolgono Mantova. Alla fine il tabellino dice 17 punti e 5 rimbalzi
Il peggiore: Moraschini combina nulla in attacco, faticando a costruire qualcosa sia con la palla in mano sia sui tagli. Male anche in difesa, dove prova a mettere l’atletismo ma con scarsi risultati.