Pesaro – Non sempre i miracoli riescono. La Vuelle replica quasi in fotocopia la prestazione interna di sette giorni fa contro Pistoia quando, dopo un primo tempo discreto, si è persa nei secondi venti minuti contro un avversario più cinico ed attento, senza però riuscire nella disperata rimonta finale che nell’ultima occasione aveva esaltato l’Adriatic Arena.
Se contro Pistoia gli ultimi quattro minuti di fuoco erano riusciti a cancellare un secondo tempo da film degli orrori oggi, come si diceva, contro la Cimberio il miracolo non è riuscito; i varesini, dopo un primo tempo piuttosto scontante, sono rientrati in campo con ben altro atteggiamento mentale nella ripresa e così, con una difesa attenta ed un attacco finalmente equilibrato sotto la guida di un egregio De Nicolao, hanno portato meritatamente a casa un match che dovrebbe definitivamente sollevarli da ogni patema riguardante la volata salvezza.
La Vuelle deve invece rifare tutto daccapo, consapevole di avere buttato al vento una buona occasione con una prestazione non degna di una squadra che deve dare il 100% per salvarsi, ma anche consapevole che, per fortuna, ancora non tutto è perduto.
Come si diceva la squadra di Bizzozi ha prevalso quando, dopo un primo tempo un po’ ondivago e di certo non trascendentale, ha trovato nei secondi venti minuti la propria quadratura del cerchio con l’asse play – pivot formata da De Nicolao e Scekic, con il primo a segnare e a dare ritmo all’attacco ed il secondo ad annullare un Anosike che contro Linton Johnson aveva fin lì fatto quello che aveva voluto.
La Vuelle d’altro canto ha avuto qualche giocatore che ha mancato la partita: detto di Anosike che ha furoreggiato solo per un tempo, la prestazione più deludente viene dal suo principale faro offensivo, quel Turner che contro Pistoia si era salvato in corner ma oggi, complici due falli commessi quasi subito, non è mai entrato in partita.
Il primo quarto sicuramente poco spettacolare. Le idee sono poche e confuse per entrambe le formazioni, con tanta imprecisione, tanti errori al tiro e pochi lampi alternati a tante pause.
La Vuelle ha il merito di essere più reattiva e comunque presente mentalmente; l’emblema di questo primo quarto è forse Petty, tanto impreciso sia al tiro che in regia quanto generoso, come dimostrano i 7 rimbalzi ed i 3 assist.
Varese vive in attacco su un paio di break firmati prima di Banks e poi da Polonara mentre Pesaro riesce ad essere un pelo più continua ed a chiudere sul 18-12, nonostante Turner abbia di fatto trascorso tutto il tempo in panchina a causa di due falli quasi immediati; buon per Dell’Agnello che l’apporto della guardia titolare sia stato ben surrogato da Musso, il più positivo dei suoi insieme ad Anosike.
Come accade spesso la partita sale di intensità nei secondi dieci minuti; la Cimberio ha un buon impatto da parte di De Nicolao, mentre Banks continua ad essere un rebus per la difesa della Vuelle.
Pesaro riesce comunque a mantenere il comando per buona parte del tempo grazie ad uno scatenato Anosike (10 punti nella sola seconda frazione per lui); in apertura di tempo si arriva anche sul +7 (23-16) ma poi ogni tentativo di fuga viene rintuzzato da una Cimberio che finalmente riesce ad essere più equilibrata e che poi mette addirittura la freccia con un Banks sempre più indiavolato da 13 punti in 20 minuti.
Il tempo si chiude comunque in parità a quota 36 grazie ad un canestro recuperato dal cestino dell’immondizia da parte di Anosike.
La partita si accende definitivamente nel terzo quarto, quando finalmente all’intensità fa seguito anche dello spettacolo in campo; Pesaro prova inizialmente ad allungare ma poi la frazione viaggia a lungo sui binari dell’equilibrio.
La Vuelle ha un Petty letteralmente indiavolato, autore di tredici punti nel quarto, ma dall’altro lato la Cimberio ha un Ere in versione monstre che finalmente si sveglia e firma 14 punti in pochi minuti e lancia i suoi sul +4 all’inizio del l’ultimo quarto (57-61).
Se per l’ala di origine nigeriana si è trattato solo di un lampo, tuttavia la Cimberio continua macinare gioco con De Nicolao nelle vesti di direttore d’orchestra e Banks nelle vesti di killer implacabile; in apertura di quarto i padroni di casa tengono ancora botta con i canestri di un Ravern Johnson ancora concreto sopo l’exploit di domenica scorsa ma poi, dopo un antisportivo fischiato a Petty nel tentativo di arginare un contropiede di De Nicolao, la partita si spacca in due.
Quattro liberi quasi consecutivi dello stesso De Nicolao e Scekic danno il primo consistente vantaggio ospite dopo poco più di quattro minuti (63-71) e a quel punto la Vuelle, invece di reagire, si disunisce; ancora un paio di canestri degli ottimi Petty e Johnson (protagonisti inattesi tra i padroni di casa) danno qualche speranza ma i varesini continuano ad arrivare al ferro con irrisoria facilità, tanto che nei secondi venti minuti saranno 50 i punti segnati.
Così a due minuti dalla fine il solito Banks porta i suoi al massimo vantaggio (68-79) e di lì in poi la strada per Varese sarà tutta in discesa, anche se per non correre alcun tipo di rischio Bizzozi decide comunque di chiamare due time out che fanno imbufalire quel pubblico di casa che l’aveva accolto con gli applausi all’inizio.
Finisce con i giocatori della Cimberio a festeggiare sotto la curva dei tifosi ospiti ed i padroni di casa applauditi comunque dai loro tifosi; pe rloro fortuna la fine del campionato non è ancora vicinissima e la salvezza passerà per forza di cose dai prossimi scontri diretti casalinghi.
Victoria Libertas Pesaro – Cimberio Varese 79-86
Parziali (18-12; 18-24 ; 21-25 ; 22-25)
Progressione 18-12; 36-36; 57-61
Tabellini
http://www.legabasket.it/game/65/65966.html
Mvp: Adrian Banks con le sue penetrazioni ha tagliato a fette la difesa pesarese lungo tutto l’arco dei 40 minuti e, dato il giusto riconoscimento a De Nicolao e Scekic che hanno girato la partita, si aggiudica senza ombra di dubbio la palma del migliore in campo con 25 punti e 7 falli subiti
Wvp: se contro Pistoia aveva ribaltato la sua prestazione personale con gli ultimi decisivi minuti, contro Varese la trasformazione non è riuscita e così Elston Turner, dopo essere stato per numerose partite il migliore dei suoi, finisce dietro la lavagna con una performance da 3/13 al tiro ed un -3 finale di valutazione
Spogliatoi
Dell’Agnello: abbiamo giocato un secondo tempo poco consistente che ha segnato la nostra partita. Varese ha un grande talento offensivo e noi glielo abbiamo fatto esprimere, non riuscendo ad arginare le penetrazioni di Banks e Polonara; la nostra idea era limitare il loro pericolosissimo tiro da tre ma così facendo ci siamo esposti alle penetrazioni di gente che noi soffriamo molto. Nell’ultimo quarto abbiamo provato a cambiare il piano partita ma ormai l’inerzia era nelle loro mani; purtroppo oggi non abbiamo giocato all’altezza delle ultime nostre prestazioni interne. Noi per vincere dobbiamo sempre sputare sangue e oggi, almeno negli ultimi 15/20 minuti, non l’abbiamo fatto.
Bizzozi: dedichiamo la vittoria al nostro storico dirigente Gualco che ci ha lasciato in settimana. Innanzi tutto fatemi dire che oggi per me era una giornata particolare, dovendo affrontare una società nella quale ho trascorso tanti begli anni, e se ho chiamato quei due time out nei minuti finali non è stato nella maniera più assoluta per prendere in giro qualcuno,ma perché dopo quattro sconfitte consecutive non potevamo permetterci di farci rimontare. I ragazzi oggi hanno dato una buona risposta, soprattutto sul piano mentale, e spero che questa partita per noi posta costituire un nuovo inizio per questo finale di campionato.
Giulio Pasolini