SIENA- In sede di preview avevamo parlato di impresa ai limiti dell’impossibile, di ambiente difficilissimo, di squadra di casa decisamente favorita, il Maccabi ha effettivamente vinto, alla fine, ma nulla di quello che avevamo scritto si è rivelato veritiero. Siena, infatti, ha guidato la partita per lunghissimi tratti e fino a 2 minuti dalla fine era ancora in vantaggio di 6 punti non avendo subito affatto l’ambiente della Nokia Arena e neppure la supposta superiorità degli avversari. Ad onor del vero il Maccabi non è apparso una macchina inarrestabile e accanto agli innegabili meriti di Siena ci sono stati dei demeriti degli uomini di Blatt altrettanto evidenti. I biancoverdi hanno sofferto l’intraprendenza degli israeliani nel proprio pitturato concedendo ben 14 rimbalzi offensivi agli avvesari, hanno tirato male dall’arco con un insufficiente 5/21 e malissimo dalla lunetta con un rivedibile 65%. Più in generale possiamo notare che 41 errori dal campo sono un po’ troppi per pensare di vincere a Tel Aviv, nonostante i campioni d’Italia abbiano saputo reggere botta sotto i tabelloni raccogliendo 45 rimbalzi contro i 47 dei padroni di casa ma, soprattutto, hanno gestito davvero male gli ultimi palloni con una palla persa da Hackett in maniera sanguinosissima, un errore al tiro di Ress sul cui tentativo ha cercato senza fortuna di ribadire Sanikidze in tap-in e con un ultmo possesso davvero gettato alle ortiche. Troppi errori, troppe imprecisioni per pensare di mettere sotto una squadra esperta come il Maccabi, si torna a Siena con il rimorso di non essere riusciti a tenere fino al termine una partita condotta per la quasi totalità dei 40 minuti ma anche con la consapevolezza di poter avere alcune certezze in più di quelle che si poteva pensare.
Se si vogliono analizzare i fattori positivi c’è da considerare sicuramente la personalità messa in mostra da tutta la squadra contro un avversario prestigiosissimo e in un ambiente che sappiamo essere davvero l’uomo in più, e poi i passi in avanti fatti vedere da diversi giocatori. Kasun, Kangur, Moss hanno infatti retto botta, così come un intraprendente Brown autore di una partita densa di luci ed ombre, per lui 11 punti ma anche ben 14 tiri del campo oltre a 6 assist, bene Sanikidze con 12 catture sotto le plance, troppo poco utilizzati Carraretto e Rasic, benino Ress. La nota più positiva arriva dal rientro di Kemp che è apparso quasi completamente recuperato mentre le note più dolenti, oltre all’infortunio di Eze ancora da valutare, sono arrivate da un Daniel Hackett dal quale è lecito attendersi molto di più. Banchi ha fatto ricorso per lunghi minuti ad una difesa a zona che ha annacquato abbastanza le medie del Maccabi e, forse, la zona sarà una manovra da ripresentare anche in campionato non essendoci ancora, comprensibilmente, i meccanismi della difesa ad uomo ben oliati. Proprio nell’ultima penetrazione, quella poi risultata vincente, di Hickmann, uno scivolamento tardivo di Ress ha consentito all’americano di segnare i due punti della vittoria. Siena è una squadra ancora con il cartello dei lavori in corso ben esposto e in viale Sclavo sono stati chiari: si tratta di un anno di transizione le cui prime conclusioni potranno trarsi non prima di fine 2012, inutile ricordarsi la “vecchia” Mens Sana, quella squadra non c’è più, ora c’è questa che è sicuramente meno talentuosa e, probabilmente, meno forte in termini assoluti, c’è Luca Banchi che deve ancora trovare molte quadrature anche se, dopo ieri sera, Alba Berlino e Varese sono ricordi un po’ più lontani.
Maccabi-Montepaschi: 70-68
Parziali: 14-20, 17-13, 22-19, 17-16
Progressione: 14-20, 31-33, 53-52, 70-68
Tabellini: http://www.euroleague.net/main/results/showgame?gamecode=18#!boxscore
MVP: Il rientrante Kemp si è davvero ben disimpegnato.
WVP: Lo abbiamo detto, da Daniel Hackett sappiamo di poter avere molto di più
Alessandro Lami