SIENA- Neppure la Mens Sana dei 6 scudetti consecutivi ha mai vinto a Tel Aviv, ed anche a Siena i gialli israeliani hanno banchettato più volte. Stavolta, più di altre, appare davvero impossibile l’impresa degli uomini di Luca Banchi opposti ad una vera e propria corazzata europea che ha dato tanti dispiaceri ai tifosi senesi, indimenticabile, purtroppo, la sconfitta patita in semifinale di Eurolega a Madrid dopo quasi 30 minuti di dominio assoluto dei campioni d’Italia. Domani sera nessuno si aspetta miracoli, la balbettante Montepaschi di questo inizio ciclo non sembra poter impensierire più di tanto una squadra decisamente superiore e che gioca in un vero e proprio bunker che costituisce il vero valore aggiunto per gli israeliani.
Coach David Blatt, un uomo e un tecnico che non ha certo bisogno di presentazioni, può contare sull’apporto di Devin Smith, Ricky Hickman e Giorgi Shermadini tutti già visti ed apprezzati in Italia. Accanto a loro ci sono i sempiterni indigeni Eliyahu, Pnini, Ohayon, e poi gli statunitensi David Logan, Malcom Thomas e Shawn James a completare una squadra che già all’esordio in Eurolega ha fatto la voce grossa vincendo a Malaga. Appare impossibile che non faccia bottino pieno contro una Montepaschi decisamente alle prese con i normalissimi problemi di una squadra che cerca di reiniziare un ciclo vincente.
Luca Banchi potrà contare su tutti gli effettivi, non sappiamo soltanto se Kemp potrà almeno andare in panchina o se il suo rientro verrà ancora posticipato, magari in una gara prevedibilmente più morbida come il confronto casalingo di campionato contro la Scavolini Pesaro di domenica 21 ottobre. Gli altri ci saranno tutti e, quasi tutti, saranno chiamati a far vedere qualche passettino in avanti rispetto alle scialbe prove offerte in casa con l’Alba Berlino e a Varese. Lo ripetiamo, tutto più o meno nella norma e prevedibile per una squadra che è alla ricerca di se stessa dopo la rivoluzione estiva. Ed allora Brown deve dimostrare che le tante aspettattive concentrate su di lui sono ben riposte, Kasun e Kangur devono confermare i passi in avanti evidenziati a Varese così come deve farlo Hackett; su Carraretto, Ress, Eze e Moss non nutriamo dubbi, mentre aspettiamo risposte decisive e positive da Janning e Rasic fino ad oggi piuttosto in ombra. Anche Sanikidze ha pagato oltre modo l’esordio in Eurolega e, forse, sta pagando anche un sistema di gioco che per lui, che deve essere sempre servito in velocità, non è molto premiante. Luca Banchi si è giustamente lamentato della scarsa possibilità di allenarsi date le continue trasferte e i ritmi serrati imposti dai calendari, il problema è annoso ma riguarda tutti e non certo solo Siena, diciamo che una cosa simile è maggiormente penalizzante per una squadra nuova per 9/12 che deve adattarsi anche ad una nuova guida tecnica. Pazienza e fiducia, questo ci vuole.
La palla a due sarà alzata al Nokia Arena di Tel Aviv il 18 ottobre alle 21,05 ora italiana.
Alessandro Lami