In questa calda estate la dirigenza varesina ha deciso per un taglio netto ai passati progetti e nel giro di pochi giorni ha assemblato una squadra tutta nuova e con un interessante potenziale.
Addii in alcuni casi inevitabili e persino dovuti, in altri dolorosi e sofferti, vediamoli tutti:
Carlo Recalcati e Guido Saibene, una coppia di tecnici che ha riportato sostanza ed entusiasmo sotto le prealpi, dando un corposo sostegno al progetto del consorzio e puntellando le sue fondamenta con due passaggi ai playoff. Superfluo poi commentare la figura di Carlo Recalcati, per il quale io mi butterei tra le fiamme dell’inferno…e penso proprio che non sarei l’unico a farlo;
Teemu Rannikko, il capitano è stato tenuto in considerazione fino all’ultimo ma gli incastri della nuova formazione l’hanno escluso dalle scelte di Vescovi&C., giocherà all’Olimpia Lubiana;
Rok Stipcevic, ha lasciato cadere tutte le proposte della Cimberio per seguire il sogno dell’Eurolega con Milano…legittimo…però tante belle parole, le dichiarazioni d’amore ed i gesti da capopopolo portano responsabilità e conseguenze, specie quando tutto ciò viene disatteso…fischi garantiti;
Kristjan Kangur, era in prestito da Siena e lì è tornato dopo una stagione meno brillante rispetto alla prima in maglia biancorossa;
Yakhouba Diawara, giocherà con la canotta di Venezia;
Phil Goss, ancora libero sul mercato, è stato accostato a varie formazioni italiane;
Daniele Demartini, ha firmato con Agrigento in DNA;
Diego Fajardo, il lungo italo-spagnolo è libero sul mercato;
Davide Reati, risolto il contratto che lo legava alla Cimberio è in bilico tra un ruolo di cambio in LegaDue ed uno da protagonista in DNA;
Gabriele Ganeto, dovrebbe andare a Barcellona Pozzo di Gotto in LegaDue, club col quale Varese avrebbe trovato l’accordo economico adatto ad ammortizzare la penale di risoluzione anticipata;
Luca Garri, ha giocato talmente male da indurre Vescovi a versargli una corposa cifra di buonuscita pur di liberarsene, al momento non sembra avere offerte sul piatto da altre squadre.
Vediamo ora chi andrà ad affiancare Janar Talts nel roster 2012/13 (e pensare che quest’inverno il lungo estone era dato per partente…una bella rivincita per lui, che dopo la nascita del primogenito ha inanellato una serie di prove di spessore):
Francesco Vitucci e Stefano Bizzozi, una coppia di veneziani (scuola Reyer il primo, Mestre il secondo) che promette un basket più spumeggiante rispetto al passato e che nelle idee di Vescovi dovrebbe essere il giusto step dopo i due anni di Recalcati;
Mike Green, 27 anni di Philadelphia e con una buona carriera a Butler, in Italia è già conosciuto per aver guidato Cantù fino alla finale di due anni fa, mentre lo scorso anno è stato il play di Barcellona Pozzo di Gotto in LegaDue. Non è un realizzatore ma sa giocare per la squadra ed innescare i compagni con i giusti tempi, buon difensore;
Adrian Banks, 26 anni di Memphis con carriera universitaria divisa tra NorthWest Mississipi e Arkansas State U., dopo due anni in Belgio si accasa in Israele e lì si consolida come grande realizzatore (21,5 di media l’anno passato);
Ebi Ere, 31 anni di Tulsa con due anni alla Oklahoma University, gioca in Australia, Portorico e Belgio, poi arriva a Caserta nel 2009/10 e gioca due splendide stagioni, lo scorso anno era all’Obradoiro in Spagna.
Dusan Sakota, 26 anni di Belgrado cresciuto prima nelle giovanili dell’AEK Atene e consacratosi nel Panathinaikos col quale ha vinto praticamente tutto. Due e dieci che sfrutta poco il fisico ma con capacità balistiche di altissimo livello come dimostra il 42% da 3 del suo ottimo anno a Pesaro, interrotto da un incidente che ne mise a rischio la vita (emorragia intestinale dopo uno scontro con Poeta). Lo scorso hanno ha ripreso a giocare tra Belgio e Russia;
Bryant Dunston, 26 anni del Kentucky ma cresciuto nel Queens, ha giocato alla Fordham University, ha giocato prima in Korea, poi all’Aris Salonicco ed infine all’Hapoel Holon. Bassino come centro ma fisicamente abbastanza forte per farsi rispettare in difesa ed a rimbalzo, tant’è che si giocato fino all’ultimo la possibilità di fare la squadra con i Nets. Buon difensore col vizietto della stoppata ha mezzi atletici interessanti e discreti movimenti in post-basso;
Andrea De Nicolao, padovano di 21 anni ha accettato di buon grado l’idea ritrovare Vitucci, coach che lo fece esordire nell’ottobre del 2009 e che nutre grande fiducia in lui. Complementare alle caratteristiche di Green dovrà dare velocità al gioco in transizione, rimarcando quanto di buono ha messo in mostra nella passata stagione agli ordini di Djordjevic;
Erik Rush, 24enne prodotto di Montana State dotato di passaporto svedese da parte di madre, si è messo in mostra nel campionato cipriota con ottime cifre individuali unite ad una interessante propensione al gioco corale che tanto piace a Vitucci;
Bruno Cerella, 26 anni di Bahia Blanca ma naturalizzato italiano, l’ormai ex-teramano non è ancora stato ufficializzato, ma il triennale tra lui e la Cimberio è ormai cosa fatta anche se non sarà disponibile prima di metà novembre per il recupero dall’infortunio al ginocchio subito nel finale della scorsa stagione;
Achille Polonara, 21 anni di Ancona, è l’esatto opposto di Sakota in quanto gran rimbalzista e con una spiccata propensione per il gioco dentro l’area, nella quale sa farsi rispettare come dimostra il premio di miglior Under 22 appena messo in bacheca;
Janar Talts, 29enne di Tallinn, sa dare il giusto mix di fisicità e tecnica, elemento ormai conosciuto ed apprezzato dalla piazza varesina.
Un team giovane e futuribile, con margini di miglioramento sia alla lunga distanza che nell’immediato; tastando gli umori della piazza direi che questa squadra sta creando curiosità e grandi aspettative, preludio di una campagna abbonamenti che farà sorridere il cassiere.
[b]Per le fotografie si ringrazia MGF Fotografia di Marco Guariglia[/b]
Stefano Pozzi