Ah ma allora com’è andata la gara vi interessa…
Si assiste al classico inizio dei Thunder da playoffs dove subiscono ogni nefandezza difensiva mandando Lebron e soci subito in doppia cifra di vantaggio.
I giocatori si distinguono tra “da playoff” e “da regular season”. Sicuramente nella prima schiera c’è Shane Battier che apre con 9 punti e percorso netto dalla lunga, facendo vedere la classe di chi ha giocato per quattro anni a Duke da dominatore. “In questa lega è necessario far muovere la difesa da un lato all’altro. Se attacchi in modo stanziale non c’è possibilità di fare bene” ha detto Shane.
Lebron rincara la dose “Abbiamo mosso bene la palla e segnato tiri importanti”, ma la domanda è perché una squadra che attacca in maniera così esiziale ad inizio partita non continui a farlo per questa e tutte le partite della propria vita. Ovvio Chalmers e Battier non faranno sempre 4-5 da tre punti, ma il fatto di coinvolgere i compagni e far ricevere le stelle nei comfort spots, aiuta tutti.
Harden apre il secondo quarto con l’assist-tunnel ai danni di James per Collison, ma il clima è teso. La Chesapeak Arena esplode a correnti troppo alternate perché i padroni di casa faticano enormemente ad essere incisivi in difesa “Non abbiamo lottato come dovevamo negli hustle plays” ha detto Westbrook “noi siamo una squadra difensiva e non siamo riusciti a trovare l’intensità e gli stops che di solito mettiamo in campo.”
Do you know why you didn’t play hard in the first quarter?
Why didn’t we play Harden? Ha risposto KD suscitando l’ilarità generale.
Misunderstanding a parte il dress code che ha caratterizzato la conferenza di KD e Westbrook non poteva essere più agli antipodi: camicia hawaiana e occhiali con montatura rossa per Russel e completo con cravattina impeccabile per KD.
Il #35 tocca pochissimi palloni a cavallo tra secondo e terzo quarto “Non mi metto pressione se non tiro, perchè se è giusto passarla io lo faccio”, lasciando a Westbrook il proscenio, poi nell’ultimo periodo, quando nessuno dei Thunder sembrava volesse completare la rimonta è arrivato il momento di metterne 17 con 10 tiri. Lo schema per fargli arrivare la palla è quasi sempre lo stesso con un blocco verticale dal lato debole per smarcarlo, solo che lui lo interpreta a piacimento e, pur essendoci la difesa a controllare solo la sua uscita, riesce sempre a sbilanciare l’avversario per un tiro o per una penetrazione. Lebron l’ha marcato solo sui cambi difensivi (dall’altra parte KD è stato su di lui per praticamente tutto il match), Battier non l’ha mai visto nemmeno dipinto e così si spiega il perché del decibellometro fuori scala alla Chesapeake nel quarto periodo.
Non dimentichiamoci nella maniera più assoluta di un Thabo Sefolosha che, nel momento della rimonta, è stato semplicemente perfetto con due recuperi un assist al bacio e un’intensità clamorosa. Poi il fatto che parli anche un francese di qualità superiore (i suoi trascorsi a Chalon non mentono) e sia una persona pacata e a modo, accresce solamente l’ammirazione e il merito per questo 1-0 Thunder.
Simone Mazzola