FORLI’ – Contro tutto e contro tutti. Così deve aver motivato i suoi ragazzi Nenad Vucinic per farsi regalare un match che entrerà nella storia della pallacanestro romagnola, e forse in quella nazionale. Già, perchè partite così si possono concretizzare solo se dietro c’è un grande motivatore, un abile stratega e un gruppo di ragazzi maledettamente inclini a sputar sangue su ogni briciola che cade per terra, o moscerino che vola per aria. Siamo quindi qui, per la seconda volta consecutiva dopo Brindisi, e a questo punto non può essere un caso, a raccontarvi di un a partita che Forlì aveva perso a priori, ma che ha giocato col cuore, in barba ad ogni avversità. E le avversità erano innumerevoli questa sera, a partire dalla contestazione dei tifosi, “Più rispetto per chi paga il biglietto” e “Siete solo chiacchiere e distintivo” si leggeva ad inizio match tra i 3200 presenti, continuando per il disagio tecnico dovuto all’assenza del pivot titolare, di un playmaker di ruolo e di un giocatore americano. Altro? Beh, non volendo sottilizzare troppo sulla qualità non eccelsa della panchina no, ma questo non fa altro che rendere merito ai leoni che da quella panchina si sono alzati per dare tutto quello che avevano, se non di più. Una ricetta vincente dunque, quella di Vucinic, al quale manca solo il modo di incartocciarla in versione take away ed esportarla fuori dalle mura del Palafiera. Allora sì che Forlì, quella dal budget più basso di tutta la LegaDue, quella coi dissidi societari interni, quella tempestata dalla sfortuna, potrebbe puntare lassù, dove osano le aquile.
E dire che la partita aveva preso i binari pronosticati alla vigilia, con la Marcopolo a rinunciare al gioco interno e Pistoia a sguinzagliare Hardy come messia, ad annunciare nuovi confini della pallacanestro, ad oggi sconosciuti a noi umani. La mira frolivese non è delle migliori, nel primo quarto, mentre il complessivo 50% dal campo della Giorgio Tesi Group garantisce agli ospiti di andare al primo miniintervallo avanti 17-23.
Ma qualcosa di strano, o meglio non previsto, sta già avvenendo: Forlì domina a rimbalzo. Se al termine dei primi 10′ la formazione romagnola ne ha raccolti appena 2 in più dei 10 ospiti, alla sirena lunga il computo sale nettamente a 22, contro i 15 toscani. A metà del secondo quarto Pistoia prova a scrollarsi di dosso gli avversari senza riuscirci. Huff monta la guardia su Jones dando vita ad un duello che sembra giocarsi prima col cuore che sul campo. Il tutto mentre Freeman e Hardy mantengono fede alle loro statistiche che li vedono in cima alla classifica marcatori. La mira romagnola si aggiusta, quella toscana flette, ed il primo tempo si conclude con un canestro da sotto di Hardy, in risposta ad un bellissimo avvitamento di Lestini, che aveva clamorosamente portato Forlì avanti di 2.
Il 42-42 di inizio terzo quarto non può lasciare tranquilli i circa 50 tifosi pistoiesi che hanno attraversato l’Appennino. Una chanche però ancora è loro dovuta. Forlì è infatti solita concedere molto agli avversari in uscita dagli spogliatoi. Ma questa sera non è così. Il terzo quarto procede sul punto a punto fino al minuto 25, in cui una tripla di Freeman scrive il 57-53 romagnolo, col Palafiera che ruggisce come non mai. Un minuto più tardi Pistoia perde Mathis, l’unico play di ruolo dei toscani, per una sospetta distorsione al ginocchio destro, ma la squadra è brava non disunirsi. Forlì però comincia a sembrare inarrestabile e costruisce la sua vittoria in difesa, con Natali indemoniato, mentre i ragazzi di Moretti non riescono a piazzare un break decisivo, fino agli ultimi secondi di partita, quando due triple consecutive di Hardy, successivamente autore di un rimbalzo difensivo, portano le squadre in dirittura d’arrivo sull’87-87. Moretti, che forse non avrebbe dovuto abusare della zona, offrendo buon gioco all’ottima serata di vena dei frombolieri di casa, chiama time-out per orchestrare l’ultimo attacco. All’uscita dal minuto di sospensione la rimessa è affidata a Galanda, che recapita palla al solito Hardy. Questa volta però la tripla del +1 non va e a Pistoia non rimane che fare fallo su Trapani ad 1 secondo e spiccioli dalla sirena. Il bianco passaportato forlivese fa percorso netto e scrive la parola fine su una partita che Forlì vince con merito, approfittando anche di un gioco forse rivedibile da parte dei toscani.
Sala stampa
Alla domanda su come si sia trovato a ricoprire tre ruoli stasera, Huff risponde che lui pensa solo a giocare a Basket e nulla più. I ruoli, per lui, sono relativi. “Giocare contro Bobby Jones è stato come lo scorso anno. Ci siamo sempre marcati per metà stagione in allenamento. E’ bello perchè giocare contro di lui c’è sempre competizione e qusto ti esalta. Stasera eravamo spalle al muro e dovevamo essere uniti per vincere. Così è stato.”
“Vorrei ringraziare i miei giocatori” – attacca Vicinic – ” e lo staff della mia squadra, perchè non abbiamo mai perso la fiducia nel vincere questa partita. Questa sera ci mancava un giocatore, Easley, cui noi auguriamo un gran bene, ma da questa sera noi dobbiamo andare avante senza Tony. Quando in squadra c’è fiducia gli uni negli altri allora c’è sempre qualcuno che il passo in avanti e sistema questa mancanza. Questo alla fine prova che certa gente è costantemente in errore perchè dice che non possiamo giocare senza un “1”, che ci manca il “5” il “7”, il “9”, ed invece si può giocare. Se il cuore dei ragazzi è grande come quello visto stasera, si può fare tranquillamente a meno. ”
Moretti fa i complimenti a tutti i giocatori in campo, capaci di dare vita ad una partita bellissima, per pathos e per giocate. “Alla fine hanno deciso gli episodi. Siamo stati un pò sfortunati ed un pò ingenui certe volte, però, in una partita di questo genere, dove ogni risultato è possibile, rimane certo l’amarezza, ma sono soddisfatto per quello che abbiamo prodotto.”
Marcopoloshop.it Forlì – Giorgio Tesi Group Pistoia 91-87
parziali: (17-23; 25-19; 19-17; 30-28)
MVP: limita Bobby Jones, trovando il tempo di segnare pure 28punti, con un sontuoso 4/5 da 3. Questa sera Huff è stato semplicemente perfetto.
WVP: l’infortunio di Mathis gli regala l’occasione della vita, ma Saccaggi la getta letteralmente alle ortiche. Le ingenuità cui si rifesrisce Moretti in conferenza stampa, probabilmente sono proprio quelle del suo numero 15. Tutti bravi dice il coach toscano, ma Saccaggi è l’unico ad uscire da questo match con una valutazione negativa, in 18 minuti gioco. Bocciato!
Massimo Framboas