Sul “tachimetro” delle gare domenica 3 dicembre ci sarà scritto 110 e questa cifra è più che sufficiente per dimostrare, almeno in termini quantitativi, il ruolo di queste due società nella scena del basket greco. Ma oltre alla quantità conta anche la qualità perché Aris e Olympiakos non hanno mai semplicemente giocato le partite solo perchè andava fatto. No, sono stati sempre 109 sudatissimi confronti conditi anche da parecchie peculiarità!
Si sono incontrati per la prima volta nella stagione inaugurale della Serie A greca (1963-64), poi tre anni senza confronti a causa della retrocessione di Olympiakos e via di nuovo dal 1967 fino ad oggi!
1973-74: durante il match Aris – Olympiakos tenuto in gara 13 (numero temuto da tutti perchè ritenuto sfortunato) gli arbitri fermano il gioco al 35 ‘, mentre le due squadre erano pari con un punteggio di 49-49, per motivo decisamente curioso. Come scritto sul referto di gara “La gara è stata sospesa poichè il custode dello stadio alzava e abbassava ripetutamente i canestri durante l’incontro per motivi personali ignoti”. Tralaltro vale la pena segnalare che durante l’incontro l’Aris aveva presentato un reclamo, sostenendo che nel pre-riscaldamento prima dell’inizio del secondo tempo, George Kastrinakis, nel tentativo di schiacciare, si è appeso al canestro, in modo da abbassarlo a tutti gli effetti dall’altezza normale. Da quell’istante i tifosi hanno dovuto attendere una trafila di decisioni prima di sapere che la gara sarebbe stata portata a termine alla fine della stagione! Il 30 aprile del 1974 viene terminata la partita e vince l’Aris ai supplementari.
Caso vuole che dopo cinque anni, la storia si ripete, questa volta al Pireo (sede dell’Olympiakos, ndr). Nel primo turno della stagione 1978-79 l’arbitro Giorgos Proestos fischia un fallo tecnico contro la squadra di casa. I tifosi dell’Olympiakos sono indignati e alcuni di loro staccano un pezzo di materiale del soffitto dello stadio e lo gettano in campo. L’arbitro sospende definitivamente la partita e viene assegnata la vittoria all’Aris.
Il giorno dopo i giocatori dello Sporting Patissia quando entrarono nello stadio rimasero shockati perché l’intero campo era stato occupato dai tifosi dell’Olympiakos, in segno di protesta. E’ stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine per riportare tutto al suo posto.
Al termine di quella stagione l’Aris ha vinto il titolo (dopo aver atteso 49 anni, della Lega A del 1930) con un record di 24-2, l’Olympiacos è arrivato secondo con 22-4. Da ricordare che la partita del girone di ritorno ai tempi fece scalpore ed è ritenuta da molti la miglior partita di tutti tempi per l’Aris, in cui Vangelis Alexandris mise a segno 30 punti, cinque canestri e 20 a 20 tiri liberi. La partita del girone di ritorno ha avuto anche il merito di invogliare ad intraprendere la carriera cestistica all’allora giovanissimo Panagiotis Fassoulas, ragazzo di 16 anni che qualche tempo prima era stato notato ad una fermata dell’autobus dal signor Angelidis il quale cercò di reclutarlo per il suo PAOK….e vi riuscì! Quella notte Fassoulas era uno spettatore qualunque e vide in campo il suo idolo, il centro dell’Olypmpiakos, Kastrinakis, col suo numero 13 sulle spalle. Lì si convinse che lui sarebbe diventato uno così. Difatti si trasformò in uno dei giocatori più importanti della storia del basket greco, tanto da portarlo ad essere attualmente sindaco del Pireo.
Ma il numero 13 continua a tornare in questa storia. Perchè esattamente 13 anni dopo (nella stagione 1992-1993) finalmente l’Olympiakos riesce a ribaltare la striscia positiva dell’Aris e ottiene il titolo della Leaga A greca. Tralaltro si narra che, proprio durante l’ultimo scontro di quella stagione, il giocatore Roy Tarpley continuasse ad emettere “suoni” non proprio definibili da galantuomo a causa della quantità di birre bevute la notte prima del match (la cameriera dell’albergo sostiene di aver trovato decine di lattine vuote sparse per la sua camera). Ma Tarpley a parte, da allora la storia sarà tinta sempre dai colori biancorossi della società del Pireo, almeno fino all’arrivo del super-Panathinaikos nel 1998. L’Aris non vincerà più titoli ma resterà sempre quel clima da derby che ha sempre contraddistinto gli scontri tra queste due squadre!
In attesa del 110° match tra Aris e Olypmpiakos diamo un’occhiata alla classifica aggiornata alla 6° giornata:
(in neretto le squadre con una partita in meno)
SQUADRA | Punti | Diff. canestri |
Olympiakos |
11 |
89 |
Panionios |
11 |
55 |
Kavala |
10 |
26 |
PAOK |
9 |
-14 |
Ilysiakos |
9 |
7 |
Panathinaikos |
9 |
63 |
Kolossos |
9 |
16 |
Peristeri |
8 |
-32 |
Ikaros |
7 |
-71 |
AGOR |
7 |
-2 |
KAOD |
7 |
-70 |
Aris |
6 |
-21 |
Maroussi |
5 |
-46 |
Dalla terra ellenica è tutto
Alla prossima
Giorgio Tseberlidis