Non c’è nulla da dire. In questo momento la Liga ACB è la migliore d’Europa. Forse lo è da un po’, di sicuro lo conferma in questo inizio di stagione. Sportitalia ci dà la possibilità di assistere ad un paio di partite in diretta per ogni turno di campionato, non fa eccezione quello infrasettimanale valido per la 2^ giornata 2011-2012.
Il Real Madrid che fu di Ettore Messina e poi di coach Molin torna a far visita al Bilbao, dopo la cocente eliminazione nella serie di semifinale della scorsa primavera. Avanti 1-0 le merengues subirono 3 sconfitte consecutive, utili per salutare tutti e andare – anticipatamente sui programmi e le previsioni di tutti – in vacanza. Bilbao ottenne così l’accesso alle finals, poi perse, che è anche record per la squadra basca, mai apparsa a questi livelli nelle 10 stagioni precedenti.
I padroni di casa, come si dice in questi casi, riprendono da dove si erano fermati e il parziale per aprire l’incontro (14-0) è di quelli che metterebbero in ginocchio qualsiasi squadra. Figuriamoci un Madrid in ricostruzione che vede partire in quintetto, tra gli altri, il gioiello Rudy Fernandez. E’ l’ex-D’or Fischer a fare il vuoto sotto i tabelloni nel primo quarto (chiuderà con 10 punti e 7 rimbalzi) mentre la squadra della capitale spagnola fatica in attacco più di quanto non faccia nella propria metà campo. Non avendo palloni giocabili da rimbalzo difensivo o palla recuperata, gli uomini di coach Pablo Laso non riescono ad innescare il contropiede, così da trovarsi in grossissime difficoltà, senza un playmaker degno di questo nome, nell’affrontare la difesa schierata.
Bilbao sembra non poter sbagliare e nel corso dei primi 20 minuti arriva addirittura sul +19, grazie a uno strepitoso Alex Mumbru (15 punti col 60% dal campo) e a Raul Lopez, con l’ex-Utah Jazz che pur partendo dalla panchina chiuderà la gara con 11 punti in 13 minuti. In maglia Real è il solo Tomic a tener botta: la sua eleganza e la pulizia di movimenti spalle a canestro sono da clinic, e i suoi 17 punti (8/10 da due) terranno in vita il Madrid fino al 3° quarto.
E’ infatti a metà della 3^ frazione che i padroni di casa non sono capaci di azzannare la giugulare dei più quotati ospiti, permettendo al Real, con un’infinità di palle perse, un rientro in partita ormai inaspettato. I tifosi di casa (che gremiscono un palazzetto davvero bello, l’ennesimo tra quelli dove vanno in scena le gare di ACB) iniziano forse con troppo anticipo i primi festeggiamenti, ma si vedono ammutoliti da Reyes.
E’ il capitano del Real a guidare la riscossa, portando i suoi fino al -3. Laso mischia le difese: un accenno di 1-3-1 press, poi una 3-2 che diventa uomo a 10″ dal termine dell’azione d’attacco, e il gioco del bravissimo coach Katsikaris va in tilt. Proprio quando la miracolosa rimonta sembra potersi concretizzare, il Bilbao tira fuori la proverbiale “garra” in primis con l’ex-Barcellona Roger Grimau, sempre sgraziato (esecuzione dei tiri liberi tutt’ora inguardabile) ma combattente vero, e non da oggi. I punti però che servono a portare a casa la prima vittoria stagionale li mette Vasiliadis (18). Bilbao ringrazia lui e le percentuali ai liberi del Real: nel 20/32 totale spicca un devastante 5/11 di Llull che letteralmente condanna i suoi al 86-82 finale.
Bene il Barcellona, tra le altre, che mercoledì sera ha battuto in casa l’Asefa Estudiantes con un perentorio 97-51, condividendo così la testa della classifica, a punteggio pieno, con l’Assignia Manresa, Caja Laboral e Unicaja, quest’ultima vincitrice in trasferta 78-71 sul non facile parquet del Blusens Monbus.
Andrea Pontremoli