IL COMMENTO
Schio regala ai propri tifosi ed al movimento femminile italiano una vera notte da oscar battendo in maniera netta una delle favorite alla vittoria finale dell’ Euroleague come Mersin, mostrando un gioco spumeggiante ed una condizione fisica a tratti disarmante.
Va dato sicuramente atto che Mersin non sta attraversando un momento idilliaco, è stato esonerato il tecnico spagnolo Lapena al suo posto il turco Oktay, oltre ad avere tre infortunate di lusso come Howard, Anderson,Johannes, affidando comunque la squadra alla medaglia d’argento olimpica Fathoux e l’attacco a quell’immensa pivot che porta il nome di Rupert ammirata per due stagioni a Bologna.
Dikaioulakos ha sorpreso tutti facendo restare per molto anzi per troppo tempo in panchina Verona leader imprescindibile di questa squadra per la sua aggressività in entrambe le fasi del gioco, concedendo tanti minuti a Dojkic come sempre croce e delizia ma che oggi ha mostrato tutto il suo repertorio cestistico.
La partita ha visto da subito una vera e propria valanga orange che ha fatto la differenza a rimbalzo 42-24 per le venete dove ha primeggiato una Juhasz tornata a livelli monstre che ha recuperato ben 17 palle volanti annichilendo una Araujo apparsa fuori forma.
Laksa in Europa sta dimostrando una continuità che non sempre ha albeggiato dalle sue parti il primo quarto potremmo intitolarlo KItja in the zone realizza 10 punti con tripla, tiri dal mid range , penetrazioni concluse con gancio vecchio stile NBA anni 80 con Araujo e la malcapitata Bilgic impotenti davanti a questo splendore tecnico.
Oktay si è affidato molto sulla coppia francese Fathoux-Rupert, la play francese ha deliziato il pubblico con dei passaggi in upset pronti a disorientare la difesa scledense ed a liberare Rupert bravissima a farsi trovare libera nel pitturato ed a trasformare con la sua mano fatata, la tecnica del centro transalpino è qualcosa di inestimabile valore, e anche bravissima a risalire il campo dalla propria area a quella avversaria con la velocità di una piccola, con una Carleton che con i suoi step back ha messo in difficoltà una spenta Keys.
Schio ha avuto sempre un vantaggio in doppia cifra tranne quando rientrate dall’intervallo lungo la truppa orange ha avuto un brutto passaggio a vuoto che ha riportato sotto con un break di 10-2 il Mersin, frutto anche della scelta sbagliata di tenere in panca per troppo tempo una Verona in grande forma in grado di azzannare Fathoux rompendo e bloccando i rifornimenti in post a Rupert e segnando varie volte in contropiedi con una velocità boltoniana.
E’ proprio Verona che prende in mano la squadra e la fa tornare a correre essendo cosi decisiva per la vittoria finale armando la mano di Laksa che supera attaccando l’area una peperina come Yalcin vera e propria zanzara fastidiosa per una difesa scledense ,che oggi ha visto in particolar modo in Salaun più una zavorra che un vero aiuto, la francese ha giocato davvero male, tirando col 25% da tre, percentuale per la sua bravura tecnica improponibile.
La squadra veneta c’è ed in Europa potrà dire la sua proprio adesso che sembra che ogni tassello giri nel verso giusto anche Dojkic oramai fa parte del puzzle orange dovrebbe forzare di meno in determinate occasioni ed alzare la testa invece di attaccare sempre all’arma bianca ma Ivana è questa prendere o lasciare e sinceramente meglio la prima opzione.
Il Mersin mi ha deluso è vero Howard e Anderson non si regalano a nessuno, ma oggi abbiamo visto che i ricambi non sembrano all’altezza della situazione e che le rotazioni possono essere ridotte Bilgic e Atas si limitano al compitino, interessante invece Carleton grande combattente e con grande visione di gioco.
TABELLINO: FAMILA SCHIO – CBK MERSIN 83-71
LE PAGELLE
VERONA Costanza 7,5: diciotto minuti solamente e chissà perchè ma con lei in campo cambia la musica ha una grinta difensiva che mette enormemente in difficoltà Fathoux che perde 4 palloni e viene sostituita da Oktay, fa 11 punti ed è decisiva nel quarto periodo dove con i suoi assist mette Andrè da sola davanti al canestro.
SOTTANA Giorgia 6: dopo l’infortunio al piede minuti importanti per Giorgia che sembra per adesso non aver ancora fiducia nel suo tiro, 0/4 da tre la dice lunga, ma più che altro vederla attaccare il ferro superando BIlgic ma invece di concludere scaricare fuori ci fa capire che la fiducia deve ancora tornare.
DOJKIC Ivana 7: genio e sregolatezza e sempre bella quando attacca l’area caricando di falli Carleton e Araujo, stupenda con dei passaggi no look verso Juhasz che spiazzano la difesa turca ma quando si incaponisce a voler risolvere lei la gara partendo all’arma bianca è da panchinare immediatamente.
SALAUN Janelle 5: segna un canestro importante verso la fine della gara e basta, malissimo al tiro dove litiga continuamente col ferro pur prendendosi dei tiri buoni, fallosa su Carleton che risulta immarcabile per la sua versione di stasera.
LAKSA Kitija 8: un altra grande notte europea la lettone scava il solco nel primo quarto realizzando 10 punti in un amen facendo ammattire Araujo e Bilgic segnando sia in avvicinamento che da tre, 25 punti con un 85% da due ed un 66% da tre, quando attacca Fathoux anche la play francese non riesce a starle dietro.
ANDRÉ Olbis Futo 6,5: merita più minuti in Europa gioca solo 14 minuti ma il suo impatto è immenso prende 9 rimbalzi specialmente in difesa dove ripulisce l’area contro una certa Rupert, in attacco compare come un cobra sempre alle spalle di Yalcin approfittando degli assist di Verona.
KEYS Jasmine 5,5: sottotono meglio Andrè oggi, fa grande fatica a contenere Rupert che col suo movimento in allontanamento la frega sempre, sembrata stanca e statica.
JUHASZ Dorka 7,5: la regina delle plance ne prende 17 quando una palla svolazza per area e sempre sua, è tornata dominante anche in attacco dove riesce a sportellate a spostare Carleton ed appoggiare alla tabella, possiamo dire che lei è il nuovo grande acquisto di Schio per questa seconda parte di stagione.
MATTEO AVAGLIANO