Napoli, 19 Gennaio – Alla Fruit Village Arena non c’è storia, il Napoli Basket batte con tanta agevolezza la Dinamo Sassari, sugli scudi un clamoroso Erick Green autore di 24 punti.
I padroni di casa arrivavano al lunch match dopo la sconfitta contro Bologna, mentre gli ospiti erano reduci dalla sconfitta in Fiba Europe Cup a Bilbao e in campionato contro Trapani.
Michal Sokolowski, Mattia Udom e Nate Renfro non hanno preso parte alla partita. Nessun assente per la squadra di coach Giorgio Valli.
Napoli vince la terza partita stagionale, seconda nel 2025, se fino a qualche settimana fa la salvezza sembrava un miraggio, ora appare raggiungibile, visto che i partenopei sono arrivati a quota 6 punti insieme a Cremona e Pistoia. Le uniche vittorie degli azzurri sono sempre arrivate in casa (Scafati e Tortona), bisognerà vincere anche lontano dalle mura del PalaBarbuto per centrare l’obiettivo salvezza, l’ultimo successo in trasferta risale al 21 gennaio 2024 contro Brindisi.
Napoli guidata dal solito Erick Green (24 punti, 3 rimbalzi e 4 assist), sotto le plance spicca Leonardo Totè, ad un passo dalla seconda doppia doppia in maglia partenopea (17 punti e 9 rimbalzi). Adesso a coach Giorgio Valli spetterà un’altra settimana importantissima per preparare al meglio la partita contro la NutriBullet Treviso, all’andata Bowman e compagni vinsero e a fine partita fu esonerato Igor Milicic.
Napoli è tornata sul mercato a causa dell’uscita di Malik Newman, andato in Turchia al Merkezefendi, lo statunitense termina la sua breve esperienza all’ombra del Vesuvio con 5 presenze all’attivo (Brescia, Scafati, Varese, Tortona e Bologna), complice anche l’arrivo di Jacob Pullen non è riuscito ad ambientarsi, insieme alla sua scarsa attitudine di adattarsi al ruolo di ala piccola, lo spirito di sacrificio e i tanti compiti difensivi, che non gli competono, essendo uno “scorer“.
Oltre a Newman, Ben Bentil potrebbe lasciare il capoluogo campano, nei giorni scorsi l’Asvel Villeurbanne ha manifestato un interesse verso il lungo ghanese. La dirigenza è al lavoro per cercare un sostituto di Newman, ma si valuta anche l’arrivo di un centro nel caso in cui Bentil dovesse partire, circola il nome di un clamoroso ritorno di Tariq Owens, al momento l’operazione appare molto difficile. Nei prossimi giorni sapremo di più.
Sassari sta vivendo il momento più difficile della sua stagione, la sconfitta di oggi è la terza consecutiva, se considerassimo anche gli impegni europei, le sconfitte di fila diventerebbero cinque (Varese, Cholet, Trapani, Bilbao e Napoli), complice anche gli infortuni di Sokolowski e Udom, entrambi lontano dal parquet dallo scorso Novembre. A farne le spese nel post-Bilbao è stato Nenad Markovic dopo nemmeno 1 anno di gestione in terra sarda, al momento Sassari ha promosso Massimo Bulleri da assistente a capo allenatore. Il GM Federico Pasquini (ospite nella 14ª puntata al nostro web-show TriplaDoppia by All-Around.net) è alla ricerca di un nuovo allenatore, nelle ultime ore sta circolando il nome di Maurizio Buscaglia.
Cronaca:
Primo periodo, Napoli apre le danze con uno scatenato Erick Green, prima fa saltare Fobbs scrivendo i suoi primi punti di giornata e poi realizza un gioco da 4 punti facendo impazzire il pubblico partenopeo. Woldetensae piazza la tripla del +8 e costringe coach Bulleri alla prima sospensione. L’ex di gara Kaspar Treier mette 7 punti in fila, Pullen segna da 3 e il primo quarto si chiude 27 a 11 per la squadra di Valli.
Secondo periodo, Cappelletti prova a caricare gli ospiti, ma Green e Totè piazzano le triple del momentaneo massimo vantaggio a +19. Sassari risponde con Fobbs e Halilovic che riportano la Dinamo sul -11, ma da lì in poi gli azzurri vanno spesso in lunetta e chiudono il secondo quarto avanti sul 51-32.
Terzo periodo, i minuti passano ma Erick Green continua a dominare, Napoli ha il totale controllo della partita, Bentil e Totè segnano da oltre l’arco. I partenopei si portano sul massimo vantaggio a +24. Il terzo quarto si chiude sul risultato di 68-47 in favore dei padroni di casa.
Quarto periodo, l’ultimo quarto si gioca al massimo per la differenza canestri, visto che all’andata Sassari vinse con uno scarto di 18 punti, Valli rimette in campo Pullen e Green per gestire gli ultimi possessi, Treier porta i suoi sul +21 a pochi secondi dalla fine, ma nel finale succede di tutto e Matteo Tambone piazza una tripla senza senso che permette a Sassari di continuare ad avere lo scontro diretto a favore, nonostante ciò, Napoli batte Sassari per 87 a 70.
Highlights:
Sala Stampa:
Giorgio Valli: “Era una partita importante per noi, una gara da dentro o fuori e con una grande pressione, ma siamo stati bravi in settimana a lavorare bene con tutti gli effettivi. La spina dorsale di questa partita è stata certamente la difesa ed un plauso va fatto al reparto italiani che si è sacrificato tantissimo, incluso Treier che ha svolto un gran lavoro, così come tutta la squadra. È chiaro che essere andati avanti di 16 punti ha facilitato le cose ma non sarà sempre così. Bisogna prendere questo trend anche fuori casa, quando non avremo il pubblico che abbiamo avuto oggi, e che ringrazio profondamente. La strada è ancora lunghissima, ci sono altre 14 partite, ma l’idea è quella di continuare a lavorare in difesa.”
Massimo Bulleri: “Napoli ha meritato la vittoria, siamo rimasti sorprese per un approccio leggero nel primo tempo, dove l’approccio offensivo e difensivo è stato basso. Stiamo pagando un momento pieno di situazioni non congeniali, anche se non giustifica la prestazione vista in campo, un’aspetto positivo di questa giornata sono le triple di Tambone che hanno permesso di salvare la differenza canestri”.
Napoli – Sassari 87-70
Parziali: (27-11, 24-21, 17-15, 19-23)
Pagelle:
Kevin Pangos 6+: non una delle sue miglior partite a livello realizzativo, ma è ben presente a rimbalzo (8) e non sbaglia mai una scelta. Gestore!
Giovanni De Nicolao 6,5: parte in quintetto per indirizzare al meglio la partita in fase difensiva e lo fa alla grande, mostra la sua solita “cazzimma” e grande amore verso questi colori. A fine partita saranno 2 punti, 3 rimbalzi e 6 assist.
Erick Green 8: è lui l’MVP del match, in ogni momento di partita da la sensazione di essere immarcabile, parte molto bene nel primo quarto realizzando un gioco da 4 punti. Come già detto varie volte, avere un giocatore del genere in squadra è un lusso, impossibile non salvarsi con lui. Termina la sua partita con 24 punti. Fenomeno!
Jacob Pullen 6,5: non il solito Pullen, ma nonostante ciò mette a referto 10 punti in 22 minuti. Nelle ultime partite Napoli aveva dato l’impressione di essere “Pullendipendente”, ma per fortuna non è così, Napoli vince lo stesso anche senza una prestazione da Mvp del suo unico idolo georgiano, ogni riferimento a Khvicha Kvaratskhelia è puramente casuale.
Tomas Woldetensae 7-: saluta Newman e Napoli ritrova finalmente Tomas Woldetensae, nelle precedenti apparizioni era apparso in difficoltà, ma oggi difende forte e in attacco piazza anche una tripla e termina la sua partita con 8 punti. In ripresa!
Tomislav Zubcic 6-: non è ancora il Zubcic dello scorso anno, escludendo la partita con Varese il lungo croato sta facendo tanta fatica nella sua seconda esperienza all’ombra del Vesuvio. Esce molto presto dal ritmo della partita per problemi di falli, prende il suo solito fallo tecnico giornaliero (una delle poche cose che non cambia mai). Termina la partita con 6 punti all’attivo. Da apprezzare il suo taglio di capelli da classico napoletano, ormai è un cittadino acquisito di questa città.
Ben Bentil 6,5: rumors di mercato e problemi al ginocchio? No problem per il lungo ghanese, in 17 minuti piazza una tripla, un tiro da dentro l’area e un 2/2 in lunetta. Un lusso avere lui in panchina anche se non è al meglio dal punto di vista fisico.
Leonardo Totè 7,5: ottima partita del centro ex Pesaro, domina in area (4/6) e fuori dal perimetro piazzando un inaspettato 2/2 da 3 punti, inusuale la scelta del tiro da oltre l’arco per il pivot italiano, ma non esita mai, se gli lasciano spazio, lui tira. Chiude con 17 punti e 9 rimbalzi in 27 minuti. Dominante!
Kaspar Treier 7-: molto bene anche l’estone, ottimo apporto alla gara e i minuti arrivano. Termina la sua partita con 10 punti e 3 rimbalzi.
Le pagelle della Dinamo Sassari by Giovanni Olmeo:
Alessandro Cappelletti 5: uno dei pochi a crederci sempre, anche se predica costantemente nel deserto. Poi si stanca e decide di fare tutto da solo, andandosi a schiantare spesso su Totè o Bentil, non proprio una grande idea.
Justin Bibbins 4: tornato in campo dopo il problema fisico che l’ha fermato prima della gara di Trapani, si vede che è meno esplosivo. Non riesce mai a dare il cambio di marcia che serve ad una squadra moribonda.
Miralem Halilovic 4: uno della sua esperienza dovrebbe usare la testa e invece spesso la lascia sopra l’asciugamano in panchina. Si carica in fretta di falli e più volte viene ridicolizzato da Totè nel pitturato e soprattutto a rimbalzo, certamente non il centro più pugnace del campionato. Incapace nel leggere i mismatch, non sfrutta mai il gioco spalle a canestro quando gli capita un avversario più basso. O viene servito in movimento oppure diventa inutile offensivamente, come l’infortunato Renfro.
Brian Fobbs 4: Green lo buca come un tarlo ogni volta che vuole. Sembra impegnarsi di più nel discutere con Bulleri che nel piegare le gambe e contenere il rivale. Attacca il ferro per la prima volta allo scadere del primo tempo, poi più nulla. Un Fobbs così non servirebbe neanche in A2.
Matteo Tambone 5.5: giornataccia anche per il neo papà Tambone. In difesa non riesce a contenere l’urto di un Green implacabile e spesso è costretto a mettere pezze dove non deve, per esempio sotto il ferro contro Bentil e Totè. Ha però il merito di segnare la grande tripla allo scadere che salva il vantaggio della Dinamo nel doppio confronto: l’unica cosa a cui la Dinamo di oggi poteva ambire.
Giovanni Veronesi 3: la sbornia delle grandi prestazioni e del posto guadagnato in quintetto, dopo lo stop di Sokolowski, è ormai terminata. Non difende e quando ci prova si carica di falli che spesso portano anche al canestro dell’avversario. Da tre si è ormai adeguato alle percentuali glaciali dei compagni, chiudendo ancora una volta con una virgola.
Eimantas Bendzius 3: il lungo stop dell’anno scorso sta portando il conto al lituano. Partito in quarta ad inizio stagione, è da due mese che si trascina per il campo. Emblematica la tripla aperta che termina a mezzo metro dal ferro. Per avere il capitano in queste condizioni tanto vale lasciarlo riposare per qualche turno.
Luca Vincini 5: fatica tremendamente a contenere la verve di Bentil e soprattutto di Totè. Lui ci prova a creare qualche grattacapo alla difesa campana là sotto, ma si limita a dare un paio di pugnetti come un ragazzino che si avvicina alla boxe per la prima volta.
Erten Gazi 5.5: anche lui reduce dall’infortunio subito a Trapani è uno dei pochi a dare un minimo di imprevedibilità ad un attacco sassarese osceno. In difesa ci prova, ma da solo può veramente poco. Suo malgrado sta diventando il parafulmine dei tanti tifosi che al suo posto avrebbero voluto un lungo decente, neanche forte, ma qualcosa di meglio rispetto a Renfro e Halilovic.
Giuseppe Armini
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