Atene, 05 dicembre 2023 – Sconfitta netta in terra greca per la Dinamo Sassari, quasi indolore, contro un’AEK Atene con molto più talento ed energia. Per una della grandi candidate a mettere le mani sulla coppa della BCL è bastato il minimo sforzo per infliggere un trentello ai sardi, apparsi fin da subito con le pile scariche e poco mordente.
A 48 ore dall’exploit casalingo contro l’Olimpia Milano era impensabile ritrovare la stessa Dinamo pugnace anche in Grecia, in una sfida quasi inutile contro la capolista. Infatti anche in caso di vittoria contro i gialloneri il passaggio del turno sarebbe passato comunque dall’ultimo turno: al PalaSerradimigni contro i polacchi dello Stettino.
Nonostante l’unica vittoria in cinque gare, in Germania con il Ludwigsburg, il passaggio al play-in è ancora possibile, anche in caso di vittoria, domani sera, dei polacchi contro la squadra teutonica. Il Banco, infatti, in caso di vittoria dei King, sarebbe costretto a vincere e ribaltare anche il -8 subito all’andata, altrimenti con le due squadre appaiate all’ultimo posto con una sola vittoria all’attivo, basterà semplicemente portare a casa i due punti in un PalaSerradimigni certamente incandescente.
Nella serataccia greca in tanti hanno pagato dazio dopo questo tour de force, gli unici a salvarsi i più in forma di questo periodo come Alessandro Cappelletti, 17 punti e uno strabiliante 5/5 da tre, e Stephane Gombauld, 12 punti e 7 rimbalzi, che ha provato ad arginare lo strapotere dei lunghi avversari, piazzando 3 stoppate e 4 rubate.
A fasi alterne Breein Tyree, 17 punti e 5 assist, con però 6 palle perse che hanno evidenziato le difficoltà della Dinamo di reggere l’impatto di una corazzata come l’AEK Atene. Per i sassarersi, ancora orfani di Diop e Whittaker, quest’ultimo a referto ma non entrato, sono state letali le palle perse, ben 20, concedendo agli avversari oltre 30 punti in contropiede. Un’enormità!
La gara ha avuto bene poco da dire fin da subito, con i padroni di casa con il sangue agli occhi, memori forse della gara dell’andata in cui hanno seriamente rischiato di cadere per la prima volta dopo aver ricorso per 39 minuti. Sugli scudi l’ex di serata, poco amato nella sua parentesi sarda, Justin Tillman (17 punti), sentimento certamente ricambiato dallo stesso americano, e l’ex milanese Mindaugas Kuzminskas (21 punti) che fanno volare i gialloneri sul 31-18 dopo la prima frazione.
L’energia messa sul parquet dei padroni di casa è straripante, con il Banco che perde palloni a profusione e sprofonda fino al -19. Solamente l’infallibile Cappelletti riesce a tenere i suoi in vita, con un parziale di 7-0 che illude la squadra di coach Piero Bucchi.
Uno scatenato Kuzminskas spazza via le incertezze e in amen l’AEK vola sul +24, solamente un Tyree ritrovato al tiro permette a Sassari di chiudere il primo tempo sul 55-35.
Nella ripresa, a sorpresa, c’è un ritorno di fiamma dei biancoblu, grazie a 5 punti consecutivi di Tyree che ricuciono lo svantaggio sul -14. Ma i gialloneri non sbagliano letteralmente mai da oltre l’arco, piazzando un 10/17 che abbatterebbe anche la squadra più in fiducia.
Di fatto è la parola fine al match, con i padroni di casa sempre a comandare agevolmente fino all’81-59 con cui si chiude il terzo periodo.
L’ultimo quarto è un lento ed inesorabile garbage time in cui i sardi sprofondano anche sul -33. Bucchi svuota la panchina, concedendo anche al diciottenne Riccardo Pisano la soddisfazione dei suoi primi punti europei. La sirena suona sul 110-79.
Ora Sassari ha, come già detto, il destino europeo nelle proprie mani, ma prima della fatidica sfida casalinga contro Stettino del 20 dicembre passeranno altre due settimane altrettanto importanti per la stagione biancoblu.
Domenica pomeriggio è attesa, infatti, alla difficile trasferta con la capolista Germani Brescia; per poi ospitare la settimana successiva il fanalino di coda Happycasa Brindisi, in balia delle onde dopo un pessimo avvio di stagione, ma soprattutto per questo ancora più insidiosa.
Due settimane in cui la Dinamo Sassari è attesa al salto di qualità per tornare sulla retta via, tracciata ad inizio della stagione come dichiarato dalla stessa società, cioè una squadra capace di ambire su entrambi fronti, oppure ricadere negli atavici errori palesati in questi due mesi e ridimensionare le iniziali ambizioni.
AEK Atene – Dinamo Banco di Sardegna Sassari 110-79
Parziali: 31-18; 24-17; 26-24; 29-20.
Progressione: 31-18; 55-35; 81-59; 110-79.
Sala Stampa
Alessandro Cappelletti, Piero Bucchi, Ben McLemore e Joan Plaza
Le parole di coach Piero Bucchi:
Complimenti all’Aek che ha giocato una grande partita di qualità, fisicità e intensità. Noi per poterci giocare questo tipo di partite dobbiamo essere al massimo, non vuole essere una scusante, dispiace perdere così, ma dopo lo sforzo con Milano era dura pareggiare questo divario che c’è in questo momento. Resettiamo, ritorniamo in palestra, recuperiamo energie, giocatori e ci prepariamo per Brescia.
Le Pagelle
Dinamo Banco di Sardegna Sassari
Alessandro Cappelletti 6.5: la gara contro Milano sembra averlo sbloccato. Si riscopre un cecchino infallibile, piazzando un 5/5 da oltre l’arco per un giocatore che fino a domenica scorsa rasentava appena il 20% in LBA. Anche nel playmaking sta migliorando sempre di più, smazzando 6 assist, anche se perde 3 palloni frutto della grande aggressività greca.
Riccardo Pisano s.v.: entra in pieno garbage time, ma fa in tempo a segnare una tripla contro un’AEK che continua a difendere forte.
Kaspar Treier 5: esce a pezzi dallo scontro contro il colosso Mfiondu Kabengele, troppi più muscoli e centimetri rispetto all’estone. Treier sarà il primo a tifare per un pronto rientro di Diop, tornando finalmente al suo ruolo naturale.
Breein Tyree 6: segna 21 punti, sparando tutto quello che gli capita. Ha mostrato segni di frustrazione a causa delle tante palle perse, ben 6, ma nonostante tutto è riuscito a confezionare 5 assist. Durante la partita continua ad avere momenti di completo blackout, in cui va a schiantarsi contro la difesa avversaria senza nessuna logica, ma la cosa positiva è che durano sempre di meno rispetto alle gare precedenti.
Filip Kruslin 5: avvilito dall’ennesima serataccia al tiro, solamente 1/6 al tiro. La Dinamo si potrà dire definitivamente guarita quando ritroverà la vena realizzativa del proprio numero 6.
Tommaso Raspino 5.5: mette la solita energia, soprattutto in difesa. Commette qualche errore di troppo con un paio di perse che scatenano il contropiede greco.
Luca Gandini s.v.: messo dentro per dare energia, forse avrebbe meritato qualche minuto in più per preservare un po’ Gombauld, ma nei pochi scampoli di partita che gioca si fa notare per una stoppatona su Kuzminskas, muovendo appena due muscoli. Califfo assoluto.
Stefano Gentile 5: certamente il più stanco dopo le fatiche di 48 ore prima. Svuotato di qualsiasi energia già dal suo ingresso in campo, se ne accorge anche Bucchi che lo tiene dentro appena 16′.
Stephane Gombauld 6.5: fa a cazzotti con tutti i corazzieri greci, senza uscirne con le ossa rotte. Quando ancora c’è una partita tutta la Dinamo si aggrappa al suo centro francese. Chiude con 12 punti, 7 rimbalzi, 3 stoppate e 4 palle rubate.
Alfonzo McKinnie 5: nuovo passo indietro per l’ex Golden State. In attacco è a dir poco ondivago, con un 3/10 al tiro, mentre in difesa lascia tappeti rossi a Kuzminskas e soci.
Vasilis Charalampopoulos 5: Ulisse torna ad Itaca, ma nessuno lo riconosce, o meglio nessuno se ne accorge. Impreciso al tiro, viene messo in difficoltà dal maggior agonismo degli avversari.
Giovanni Olmeo