San Juan (PUR), 6 luglio 2024 – Termina brutalmente l’avventura dell’Italbasket maschile in proiezione Olimpiadi Parigi 2024 con un pesantissimo, e purtroppo previsto, -24 dalla Bestia Nera chiamata Lituania che vince 64-88 nella semifinale del mini-torneo in corso a San Juan di Porto Rico assestando così un brutto colpo ai sogni di gloria della vigilia.
Ma aldilà di tutto, la disfatta di oggi conferma per il nostro basket che la partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo di 3 anni fa (svoltesi nel 2021 per il covid), fosse la classica eccezione che conferma la regola, quella cioè che ci vede regolarmente assenti alla manifestazione olimpica!
Sì perchè la Lituania, che avremmo comunque dovuto battere magari in finale se non si fosse perso vs Porto Rico, squadra super esperta e solidissima malgrado l’assenza di Jonas Valanciunas ci ha messo poco più di 20′ di gioco per archiviare la pratica e qualificarsi alla finale di domani disputando una gara di una rara intensa agonistica, quasi perfetta in attacco tirando 29/63 dal campo e con un ottimo 12/30 da tre.
Non solo, perchè i baltici offrono prima di tutto un’interpretazione magistrale del gioco offensivo in tantissime fasi del match, procurandosi ad esempio molti canestri aperti e tiri comodi piedi a terra grazie a delle spaziature efficacissime e, in secondo piano, mettendo in piedi un apparato difensivo ai limiti del regolamento ma che risulta estremamente indigesto all’attacco Azzurro, in verità anche oggi spuntato come non mai.
Questa è, in estrema sintesi, il succo della gara che doveva riscattare il KO subito da Porto Rico due giorni fa ma che invece ci rimanda a casa riportandoci alla cruda realtà del ns movimento asfittico a livello senior ed in evidente crisi tecnica, nonostante proprio oggi siamo andate in campo delle bellissime versioni vincenti sia dell’U20F all’Europeo FIBA iniziato proprio in Lituania che l’Italbasket U17M che, sempre domani, proverà a restare in partita il più possibile contro Team USA nella finale del Mondiale di categoria ad Istanbul.
Si torna a casa in modo anche mesto perchè purtroppo i timori della vigilia han trovato piena conferma sulla struttura dei limiti che in questa fase patisce l’Italbasket, con un Danilo Gallinari in più ma priva di un faro offensivo come Simone Fontecchio, giocatore ormai di livello elevato ed in grado di procurarsi punti in modo differente dal Gallo, giocatore dalla classe sempre cristallina ma che ha evidenziato tutti i suoi limiti quando la difesa lituana lo ha raddoppiato in post basso, impedendogli quasi fisicamente di giocare.
Eppoi mettiamoci anche un Marius Grigonis stellare, prova da MVP con 23 p.ti (6/10 da tre) per il neo-campione d’Europa con il Pana, anche fortunato in almeno due tiri entrati a fil di sirena dei 24″ ed in modo quasi circense ma semmai quei tiri non sono altro che la superiorità che arride spesso a chi merita di più.
Cosa dire della gara? L’Italbasket era partita bene, 5 punti di Polonara ed il solito Melli davano problemi alla Lituania che però si riorganizza presto con un 11-0 interrotto dalla schiacciata di Polonara, primo segnale che la serata sarebbe complessa, e non poco, break che l’Italbasket non riuscirà più a ricucire. Pippo Ricci entrava molto bene dalla panca, era sua la tripla del 21-25 che chiudeva la prima frazione.
Secondo periodo, Lituania ancora a scappare ed Italbasket con le polveri bagnate, ecco il +10 (25-35) al 14′ di gioco. Comunque l’orgoglio e la voglia tenevano nel match gli Azzurri che arrivavano sul -2 (36-38) dopo la tripla di Petrucelli, Ma proprio sul finire la Lituania ripartiva in fuga, -9 punti al 20′ (38-47).
Terzo periodo, l’inizio era terribile con un parziale della Lituania da 12-2 lituano che metteva 16 punti di distanza tra le formazioni (40-59) al 25′. Gallinari e Mannion ci provavano chiudendo 5 minuti di bianco realizzativo Italbasket ma era troppo poco per pensare di rientrare, al 30′ si andava sul 53-68.
Quarto periodo, il canestro di Pajola dava il momentaneo -13 (60-73) ma la Lituania martellava ancora fino al +20 con i liberi di Jokubaitis (64-84): titoli di cosa, si torna a casa mestamente sul finale 64-88.
Sala Stampa
Gianmarco Pozzecco
“Complimenti alla Lituania. Hanno giocato meglio di noi. Sono molto orgoglioso dei miei giocatori, che anche stasera hanno messo in campo tutto quello che avevano. Ci abbiamo provato fino alla fine anche se negli ultimi 5 minuti non avevamo più energie. Abbiamo fatto un buon lavoro su Sabonis ma loro hanno tirato meglio di noi da tre. Il divario a rimbalzo è l’emblema del divario che c’è tra noi e loro a livello fisico. Peccato non aver avuto più tempo per preparare la competizione ma questa non è una scusa. Abbiamo dato tutto quello che avevamo”.
Nik Melli
“Orgoglioso dei miei compagni di squadra. Questo come sempre è un torneo molto complicato e abbiamo provato a dare tutto fin dalla prima partita. La Lituania questa sera ha meritato. Ci dispiace non essere riusciti ad andare avanti ma non abbiamo rimpianti per l’impegno profuso”.
Parziali: 21-25; 17-22; 15-21; 11-20.
Progressione: 21-25; 38-47; 53-68; 64-88.
Le pagelle Italbasket by Cristiano Garbin
#0 Marco Spissu 4: non entra mai in partita, e delle sue triple l’Italbasket ha sempre avuto estremo bisogno. Ma questo lo sapevano anche i lituani…
#7 Stefano Tonut 5: non bastano i 7 assist perchè poi commette tanti, troppi errori anche su tiri e situazioni non troppo complicate; poi la brutta tendenza a buttarsi dentro a corpo morto cercando il fallo al posto che essere in controllo ed usare floater o scaricare al compagno….
#9 Nicolò Melli 5: una delle partite di Nick in cui ha inciso meno, specie in difesa. In questo sistema difensivo risaltano meno le sue doti rispetto a quello di Messina. In attacco invece bene sui tagli a canestro, molto meno qualche iniziativa fuori dal seminato.
#1 Nico Mannion 4,5: molto male. A livello di letture è ancora un U17, le sbaglia sistematicamente e non sempre il suo talento atletico riesce a salvarlo. Ma ha 22 anni e tempo per migliorare.
#5 Awudu Abass 4: 8’58” in campo, 8’58” di troppo. Un disastro unico e continuo sia come scelte, sia come esecuzione ed anche nei suoi punti di forza come difesa e reattività. Vista la sua prossima destinazione, mi sa che è stata l’ultima in azzurro.
#8 Danilo Gallinari 6: Pozzecco non so perché si è convinto si sia reincarnato in Ghiaccione Chiacig, ed ordina a tutti di rifornirlo continuamente di palloni spalle a canestro. La Lituania ha preparato perfettamente la situazione ma niente, game plan rispettato fino alla morte…Da stretch 4 avrebbe fatto più male, tirando da 3 ed attaccando i close out. Fondamentalmente Poz lo voleva usare come creatore di gioco, io come finalizzatore. Poz ha avuto torto, anzi tortissimo.
#17 Giampaolo Ricci 6,5: l’essenza e la fotografia del basket italiano d’oggidì. Non si tira indietro di fronte a nulla, mette qualche tiro non di talento ma di convinzione, gioca d’astuzia. Ma se gli altri sono più alti, più grossi, più talentuosi, più fortunati e più protetti dagli arbitri…C’è poco da fare.
#33 Achille Polonara 6: un buon inizio dove fa valere la sua agilità, poi si spegne e subisce nei pochi minuti in campo la fisicità lituana.
#54 Alessandro Pajola 6: potrei scrivere le stesse cose di Ricci, solo che lui da fuori nemmeno ci prova e così facendo fa il gioco degli avversari. Rispetto a Belgrado, è sembrato timido e poco sicuro di sè.
#77 John Petrucelli 6: mette due belle triple ma anche lui non incide in difesa ed anzi commette un sanguinoso fallo che regala 3 liberi ai lituani.
Poz 4: premessa: quando un uomo con la pistola incontra uno col fucile, l’uomo con la pistola è un uomo morto. Però dico io, Poz ha responsabilità sia per aver ristretto le munizioni da portare con la convocazione di un Caruso mai usato. Tessitori o Biligha sarebbero stati decisamente più utili. Stasera poi ha deciso di usare Gallinari come fosse Nikola Pekovic, non cambiando mai lo spartito anche quando era chiaro che la Lituania l’aveva preparata benissimo…..poi tante altre piccole cosucce concorrono a questo 4 che forse è troppo duro, ma che mi piacerebbe facesse capire a tutti che essere amico dei giocatori ed un gran motivatore non basta.
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto