Manilia (PHI), 10 settembre 2023 – E così è successo! La Germania della palla a spicchi, quella che da quasi più di 30 anni investe e crede in questo fantastico sport, sale con pieno merito sul tetto del mondo essendo partita a fari spenti e, per la prima volta nella sua storia e nella storia della pallacanestro planetaria, batte la Serbia in finale per 83-77 stabilendo un percorso netto, scevro di sconfitte, degno di una squadra in missione e ricca di tutto quanto occorra oggi per giocare al meglio in questa disciplina sportiva.
Una Germania incredibilmente ricca di talento, chili e centimetri
Dennis Schroeder è stato nominato MVP del match di finale e del Mondiale, griffando oggi una prestazione che l’incostante talento di origini africane ha chiuso con ben 28 punti, compreso il canestro e i due tiri liberi decisivi nella volata conclusiva in cui la Serbia ha tentato il tutto per tutto. Ed è proprio lui il simbolo di questa squadra, il giocatore tutto estro e sregolatezza e che ha già girovagato per ben sette franchigie in NBA (l’ultima sarà Toronto), e che grazie al suo atletismo ed al suo talento ha costruito in questi anni le basi affinchè la Germania possa oggi orgogliosamente aver raggiunto questo storico traguardo
E come non farsi venire in mente, a questo punto, la storica frase di Gary Lineker anche se riferita al calcio? “Nel calcio ventidue uomini rincorrono un pallone per 90 minuti, e alla fine la Germania vince”. Già, perchè questa vittoria potrebbe a questo punto spingere i teutonici magari ad intensificare i loro sforzi, gli investimenti ed altro affinchè la pallacanestro entri del tutto nei loro cuori! E se così sarà, saranno dolori per tutti!
Del resto la Bundesliga è già un campionato in grande crescita con strutture adeguate, proventi in crescita, comunicazione valida ad ogni livello, quindi perchè stupirsi di un successo che aveva fatto intravedere i primi germogli a Tokyo 2020, sebbene sconfitta dall’Italbasket e poi sonoramente ai quarti di finale e lo scorso anno, all’Europeo ’22 conquistando un bronzo ancora più meritato di questo e piegata in semifinale solo dalla Spagna futura vincente?
Un roster assemblato con pazienza e costanza in questi anni da parte di coach Gordie Herbert, dicevamo stra-ricca di chili e centimetri nei vari Bonga, Theis, Thiemann ma anche di talento in gente come i fratelli Wagner (incredibile Franz oggi…), o come la coppia milanese Voigtmann (anche lui, imperioso oggi, per numeri oggettivi il migliore dei suoi con 12 p.ti pesantissimi e 7 rimbalzi), o Maodo Lo insieme a quell’incredibile tiratore che è diventato Andreas Obst.
E la partita??
La Germania l’ha vinta allo stesso modo di come ha portato a casa le altre vittorie in questa FIBA World Cup 2023. Come vs i presunti marziani di Team USA, oggi sculacciati dai “cugini” canadesi nella finale 3° e 4° posto e quindi giù anche dal podio, ha difeso in modo incredibile dopo un primo tempo molto bello, in cui la Serbia aveva fatto vedere la bellezza del suo attacco e la qualità delle sue bocche da fuoco impattando al 20‘ sul 47-47.
Al rientro in campo, Schroder e compagni aumentavano intensità e qualità difensiva mettendo in serie difficoltà la circolazione di palla della Serbia che, rifugiandosi in Milutinov vicino al ferro ma senza dargli pallone in movimento o con vantaggio, vedeva il centrone schiantarsi sui raddoppi tedeschi collezionando uno 0/4 che ha di fatto dava il “LA” alla fuga per la vittoria germanica guidata da un incredibile Franz Wagner e dal solito Dennis Schroder: il parziale da 22-10 scavava il solco dimostrandosi squadra compatta, a rotazioni ridotte ma efficacissima.
Ma anche una Serbia in difficoltà e sorpresa da questa lucida, furia tedesca trovava nell’ex Varese di qualche anno fa, Aleksa Avramovic, le risorse nervose e mentali per provare a rientrare nel match, mancando clamorosamente il tiro di un’incredibile parità nei possessi finali. I suoi 21 p.ti avranno il classico sapore della beffa per la Serbia, arresasi in finale per la prima volta in un Mondiale dopo essere stata sul podio a Madrid 9 anni fa.
Concludendo, è iniziata un’era? Non lo sappiamo o quantomeno non lo si può certo stabilire adesso. Sicuramente la Germania del basket ha fatto, ripetiamo, passi incredibili e da quanto ammirato in queste otto vittorie ha tutto per continuare a vincere in futuro, a partire addirittura dalle Olimpiadi di Parigi 2024. Perciò è probabile, molto direi che la Germania nelle prossime competizioni internazionali maschili sarà una protagonista da battere.
Semmai, questa sera ed a questo punto la domanda da farsi è se qualcuno che oggi tiene il boccino delle decisioni in mano alle ns latitudini e nel nostro basket, dopo aver visto l’evoluzione greca, turca e soprattutto spagnola oltre che francese (lasciando stare quella argentina…), non crede sia giunto il caso di lavorare alacremente e seriamente in modo definitivo per il rilancio del basket nel ns paese, un rilancio duraturo che possa un domani portare l’Italbasket, al maschile ed al femminile, sul tetto del mondo.
Sogno troppo?
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto