Dopo 5 travagliate stagioni di serie A, passate a barcamenarsi tra problemi e ricerca di sponsor, a cui si sono aggiunte le difficoltà derivanti dalla pandemia, quando finalmente è arrivata la stabilità, per la Pallacanestro Trieste l’avventura si è conclusa con un’infausta retrocessione. Società e tifosi hanno a lungo accarezzato l’idea di un ripescaggio e a tal proposito attendono la riunione del Consiglio Federale della FIP di venerdì 14 luglio.
Il primo passo è la scelta di Michael Arcieri in qualità di General Manager
Il primo passo per il futuro della Pallacanestro Trieste è stato trovare un GM competente, pronto a mettersi in gioco sia in A che in A2 e Michael Arcieri ha accettato la sfida.
Arcieri è nato a New York il 27 ottobre 1964 da genitori italo-americani e ha alle spalle una lunga esperienza di franchigie NBA (dai Nets, passando per Dallas, Orlando fino ai New York Knicks). Lo scorso anno arriva la chiamata di Luis Scola e la prima esperienza come GM in un club europeo: la Openjobmetis Varese. Conclude la stagione portandosi a casa anche il premio come miglior dirigente LBA.
Le parole del presidente Richard De Meo. “La comprovata competenza di Michael Arcieri nella pallacanestro italiana si combina con la sua esperienza, il suo curriculum in NBA e con la volontà di costruire e realizzare una nuova visione per la Pallacanestro Trieste. La profonda conoscenza tecnica del basket di Mike è completata dalle sue competenze di leadership strategica e di business, che lo rendono il candidato ideale per questa importante fase della società e della squadra”
Il secondo passo è il mancato rinnovo di Marco Legovich
Dopo 8 anni Marco Legovich non siederà più sulla panchina giuliana.
Il commento di Richard De Meo. “Ringraziamo Marco per il suo lavoro, la sua passione e la sua dedizione, oltre che per la disponibilità dimostrata in queste settimane in cui ha atteso una nostra decisione che, seppur sofferta, è maturata nell’ambito del nuovo progetto sportivo.
La scelta che come società abbiamo compiuto oggi è molto difficile per tutti noi di Pallacanestro Trieste, ma è necessaria, e deriva dal fatto che siamo consapevoli di dover affrontare in Serie A2 una sfida particolarmente complessa. La rinascita della Pallacanestro Trieste deve procedere attraverso questo passaggio, e richiede in questa fase un head coach che possa contare su una lunga esperienza in panchina”. Se da un lato questa è la decisione giusta, dall’altro vorrei ringraziare Marco a titolo personale. È stato estremamente accogliente all’arrivo del CSG e ho apprezzato i miei rapporti con lui; persino adesso, mostra di essere disposto a dare tutto per il successo del club. È una persona speciale e ha un futuro molto luminoso.
Marco Legovich ha affidato ai social le parole di commiato. “Ieri non si è chiuso un semplice capitolo, ma l’ultimo di un libro durato 8 anni. 8 anni di vita, di notti insonni e di sogni ad occhi aperti.
Ti ho dato tutto me stesso, con tutti i miei limiti, i miei errori, la mia voglia di accompagnarti in giro per l’Italia e di farti vivere più successi e gioie possibili. La nostra gente li merita tutti. Mi hai dato l’opportunità di vivere momenti ed esperienze impagabili a partire dalla promozione in serie A, fino a tutte le serie Playoff che si sono succedute negli anni, facendomi innamorare ad ogni partita di quei 40’ casalinghi e di Te, ogni volta di più. Il legame tra la Squadra e la nostra gente resterà un qualcosa di difficilmente spiegabile a parole. Il sentirsi parte di un qualcosa di più grande, sentirsi invincibili, sentirsi amati, sentirsi un Figlio di Trieste.
Il penultimo capitolo, quello del 6 maggio, è sempre presente dentro di me. E’ una cicatrice che resterà indelebile nel mio cuore e purtroppo nella tua storia, cosa che mai avrei voluto, lo sai. E’ un “crimine” verso la nostra amata pallacanestro cittadina, di cui mi sento responsabile, ma ne farò tesoro, te lo prometto. Ti chiedo solo un pò di altro tempo.
Lungo questo viaggio, mi hai messo a dura prova, ogni anno di più, quasi come a sfidarmi, nel farmi crescere, nel non accontentarmi mai, nello spingermi a dare ogni giorno di più avendo cura per le persone che mi hanno accompagnato passo dopo passo.
Grazie per le persone che mi hai fatto incontrare, hanno cambiato la mia vita. Ogni scelta, ogni rapporto consolidato nel tempo mi ha reso una persona più consapevole e migliore. Grazie ad Eugenio, per avermi accolto e aiutato come un figlio, grazie a Mario per aver rischiato e aver avuto coraggio e alla nuova proprietà per non avermi fatto mancare mai il supporto, grazie a Gianluca per aver creduto in me dandomi la possibilità di farlo diventare un lavoro e un ultimo grazie alla mia scuola del Don Bosco, perché ricordarsi e tenersi strette le proprie origini è riconoscenza e storia di cui andare fieri”
Il nuovo coach sarà americano: Jamion Christian
Dopo l’addio di Legovich si sono susseguiti vari rumors sul suo successore, anche qualche nome femminile, poi oggi è arrivato il nome definitivo: Jamion Christian.
Il nuovo coach triestino è originario della Virginia e viene dall’ambiente NCAA. Il classe 1982 è uno dei migliori giovani allenatori del basket universitario americano e conta un’esperienza di 16 anni in panchina, di cui 10 come capo allenatore. Si distingue per la sua difesa in stile “mayhem”, una tecnica veloce, incentrata sulla pressione aggressiva e sul trapping. Una difesa progettata per indurre palle perse agli avversari e diverse rubate; possessi extra che il coach vuole trasformare in punti predicando la protezione della palla e una costruzione intelligente del tiro da 3 punti.
Sarà una sfida per lui inserirsi in un ambiente diverso e confrontarsi con un’altra tipologia di giocatori.
Le parole di Arcieri. “Siamo entusiasti di annunciare Jamion Christian come capo allenatore della Pallacanestro Trieste. Porta a Trieste 16 anni di esperienza come coach, di cui 10 come head coach e 6 come vice, protagonista in competizioni ai massimi livelli, con una profonda passione e una comprovata capacità di insegnare il gioco e di sviluppare e ispirare i suoi giocatori e il suo staff. La sua integrità, la sua personalità coinvolgente, la sua capacità di comunicare, la sua fame di imparare e migliorare ogni giorno e la sua sete di vittoria lo rendono la persona ideale per portare la Pallacanestro Trieste verso un brillante futuro. Voglio dare a lui e alla sua famiglia il più caloroso benvenuto nella nostra famiglia cestistica e a Trieste”
Le dichiarazioni di De Meo. “La scelta di Jamion Christian risponde agli obiettivi della società e al gioco che ha in mente per Trieste il nostro General Manager. Si tratta di una scelta coraggiosa, rivoluzionaria, capace di dare sostanza a quello che è il nostro motto: una rinascita della Pallacanestro Trieste che passa attraverso la sfida e la volontà di fare al meglio. È una scelta che sono certo i nostri tifosi ameranno in breve tempo, perché Jamion promette di portare a Trieste il suo eccezionale stile”.
La squadra
Si sta trattando il rinnovo dei giocatori italiani. Michele Ruzzier è molto ambito anche in serie A. Alessandro Lever è già stato ufficializzato alla Gevi Napoli. Quello di Francesco Candussi, invece è un nome che suscita interesse. Il lungo friulano ha già vestito i colori alabardati e ha militato diverse stagioni in A2 tra Mantova e Verona, chiudendo lo scorso campionato alla Fortitudo Bologna.