Bologna, 11 luglio 2023 – Mi viene da vomitare. E’ la prima sensazione avuta alla notizia che il più grande artista visto in maglia Virtus negli ultimi 20 anni tornava a Belgrado. Si sapeva da tempo che probabilmente Teodosic non sarebbe rimasto, ma una flebile speranza covava sempre nel mio animo ed oggi un pezzetto di quell’anima se ne va con lui.
Non starò qui a cercare parole che non trovo, perchè non hanno senso, non ha senso parlare di titoli, non ha senso parlare di numeri, non ha senso parlare di punti, ha solo senso parlare di tristezza, di arte rinnegata, di fine della fantasia al potere. Milos, dopo l’addio del Chacho, era l’unico grande artista rimasto nel nostro derelitto, grigio e omologato campionato ed oggi siamo tutti un po’ più poveri.
Non lo rimpiango perchè con lui la Virtus si è rimessa sulla carta geografica del basket che conta, lo rimpiango già perchè andare al palazzo, sapendo che non ci sarà lui a regalarti un’ invenzione del tutto impossibile, avrà un sapore acre e amaro.
Ora basta, scusate lo sfogo e Sa srećom Milos.