Torino, 16 Febbraio 2023 – Al Pala Alpitour seconda giornata dei Quarti di Finale della Frecciarossa Final Eight 2023 con il Quarto di Finale delle ore 18 tra la n°2 del tabellone, la Virtus Segafredo Bologna e la n°7, l’Umana Reyer Venezia, a incrociarsi.
Un proverbio della cultura popolare italiana dice che “Non c’è due senza tre…” ma in questo caso, la Virtus bianconera dice: Stavolta NO! Dopo aver perso contro la Reyer Venezia per due edizioni consecutive nelle Final Eight 2020 e 2021 ai Quarti di Finale, la Virtus Bologna stavolta non ci sta ed accede alla semifinale di Coppa Italia.
Nessun Upset stavolta come ha fatto Brescia con l’Olimpia Milano, la Virtus Bologna di coach Sergio Scariolo dimostra tutto il suo valore durante la partita guidata da un super MVP del match Marco Belinelli (21 punti, 6/7 dall’arco), da Milos Teodosic, silenzioso ma quanto mai opportuno nel guidare i bianconeri con quel 7-0 di break a inizio secondo tempo, da Daniel Hackett, netto vincitore alla fine sugli esterni oro-granata contro Marco Spissu, e di Tornike Shengelia, 19 punti.
Venezia ha spadellato nel tiro dall’arco (6/31, 19%) e ai tiri liberi (8/15, 53%), è stata tradita da molti suoi interpreti – su tutti le pessime serate di Jayson Granger e Marco Spissu -. Si salvano solo Jordan Parks e Mitchell Watt, gli unici in doppia cifra. Retto solo il primo tempo dall’Umana Reyer, e quando la Virtus Bologna ha alzato l’intensità sulle due metà campo, non c’è stato nulla da fare per gli oro-granata che ha dovuto soccombere a Belinelli&soci.
CRONACA
E’ un primo quarto fondamentalmente molto equilibrato: Hackett sfrutta bene i cm su Spissu e guida la Virtus a un buon inizio, 16-13 dopo 6′, ma la Reyer con Willis prima, Watt poi, e sfruttando benissimo i rimbalzi offensivi regge bene alle VuNere guidate da buone assistenze di Teodosic; è Venezia comunque con i subentrati De Nicolao e Bramos a chiudere avanti i primi 10′ sul 20-22.
Secondo periodo di gioco: Venezia sbaglia sì troppe triple (2/11 dopo 12′), ma è difensivamente che non concede nulla alla Virtus Bologna, Tessitori porta il 20-26 dopo 12′, time-out di Scariolo. Belinelli sblocca con la tripla le VuNere (23-26 al 14′), ma Venezia non si sblocca dall’arco nonostante tiri ben costruiti e non prende il largo, la concretezza di Belinelli per la tripla del 26-28 fa chiamare time-out a coach Neven Spahija, 26-28 dopo 16′. Ray segna la tripla del 26-31, Venezia tocca il +6 con il libero di Granger concretizzato dopo il tecnico sanzionato a coach Scariolo per proteste, la tripla di Willis fa toccare il massimo vantaggio di +8 all’Umana Reyer, è 27-35 dopo 17′, time-out Scariolo. Piccola reazione della Virtus con Shengelia e Weems che mettono un 4-0 di break, Spahija chiama time-out sul 32-36 al 18′. La difesa Virtus Bologna è ottima all’interno dell’area, Venezia sbanda al tiro dall’arco e così la coppia di liberi di Hackett chiude il primo tempo sul 34-36 in favore dell’Umana Reyer Venezia che tira 4/17 dai 6,75.
Secondo tempo dell’incontro che comincia con un uomo solo al comando, Milos Teodosic, sette punti consecutivi del serbo e Virtus Bologna che si porta sul 41-36 al 22′, time-out Reyer Venezia. Gli oro-granata continuano a litigare con il ferro, Hackett e Weems portano le VuNere sul +8 al 24′ (45-37), Bramose con la tripla rinvitalizza Venezia davanti che però subisce una Virtus cresciuta molto in attacco con Jordan Mickey e Toko Shengelia sugli scudi, portando il +9 bianconero (55-46) prima del canestro di Ray che chiude il terzo periodo, è 55-48 dopo tre quarti di match.
Ultimo quarto di gioco: arriva il +10 per la Virtus grazie al 2+1 di Pajola, Watt e Parks cercando di metterci una pezza dentro l’area (60-54 a 7’35” dalla fine), ma Lundberg e soprattutto super Belinelli con le triple rispondono più che presenti portando la Virtus Bologna sul +13, 69-56 a 5’45” dal termine, time-out di un furioso coach Neven Spahija. Belinelli è infuocato, sua la tripla del +14 a 4’30” dalla fine per il 74-60, Parks e Watt riducono le distanze con Shengelia a commettere antisportivo, è 76-63 a 3’07” dalla sirena finale. La tripla di Hackett per il 79-65 a 1’40” chiude il match, è semifinale Virtus Bologna, Reyer Venezia a casa. Il finale recita 82-68 in favore delle VuNere.
GLI HIGHLIGHTS DEL MATCH
Virtus Segafredo Bologna vs Umana Reyer Venezia 82-68
Parziali: 20-22; 14-14; 21-12; 27-20.
Progressione: 20-22; 34-36; 55-48; 82-68.
Le Pagellle
Niccolò Mannion 5: come i minuti che gioca, non imbrocca una decisione neanche per sbaglio e giustamente il secondo tempo se lo vede da spettatore non pagante.
Marco Belinelli 8: nella patria del buon vino Marco tira fuori dalla botte tutti gli aromi di un Barolo d’annata, infermabile.
Alessandro Pajola 6+: dopo un primo tempo da eterno indeciso, nel secondo tempo entra in campo con ben altro piglio, lo sforzo difensivo non manca mai.
Mouhammadou Jaiteh 4,5: vaga confuso e infelice per il campo, non capisce quando gli passano la palla, però prende ben 4 rimbalzi, insufficiente.
Iffe Lundberg 5,5: anche lui è protagonista di un primo tempo da tregenda, nel secondo si accoda al n° 44 e riesce a rendersi utile con la bomba che probabilmente chiude il match
Tornike Shengelia 7,5: quando è connesso è come uno scienziato, stasera è una di quelle sere, dopo aver sofferto nel primo tempo Willis, domina la scena nel secondo disponendo dell’avversario di turno a piacimento
Daniel Hackett 7,5: è il più in palla fin dall’avvio, annulla Spissu e segna a piacimento, altro giovinotto che tira fuori l’esperienza al momento giusto
Jordan Mickey 5: come al solito si scorda di prendere il caffè ed entra in campo in ciabatte e camicia da notte. Ha un sussulto a cavallo di terzo e quarto periodo, ma è probabilmente un riflesso da fase REM
Gora Camara 6,5: in sette minuti è il miglior rimbalzista virtussino, si sarebbe meritato qualche minuto in più viste le scintillanti prestazioni dei colleghi lunghi.
Kyle Weems 6,5: le cifre non lo premiamo, ma quando serve c’è sempre e, tanto per cambiare, il +/- recita +20
Milos Teodosic 8-: dopo essersi levato di dosso un po’ di polvere impone il suo marchio alla gara con un inizio di terzo quarto che spezza psicologicaamente Venezia, genius at work
Awudu Abass 4: non ha il ritmo partita, ed in partite dentro-fuori te lo anno pagare, sembra impacciato, lui più che la polvere ha la ruggine di due anni da grattare via. Un grandissimo in bocca al lupo.
Marco Spissu 4: soffre i falli commessi e il duello iniziale con Hackett, va fuori fase completamente, in difesa, lasciamo stare… Spadella di fatto, e l’unica tripla che segna la mette quando i buoi sono scappati dal recinto da un’ora abbondante.
Amedeo Tessitori 5,5: buoni minuti concretizzando sotto-canestro nel primo tempo, nel secondo tempo va in completa difficoltà.
Jordan Parks 7: tanti rimbalzi offensivi in mezzo a qualche svolazzo con i falli commessi a farlo soffrire un po’ nel primo tempo. Nella ripresa è l’unica nota positiva di Venezia.
Kendrick Ray 6: cose buone alternate a meno buone nel suo esordio in maglia Reyer, un esordio sufficiente, avrebbe dovuto osare di più, ecco.
Michael Bramos 5,5: quando segna la tripla del 45-40 sbloccando dal campo la Reyer, pare giocare una partita di orgoglio offensivo. Pare… perchè se si sbatte in difesa, il greco del Michigan davanti viene molto fermato dalla difesa bianconera.
Riccardo Moraschini NE
Andrea De Nicolao 6: primo tempo di buona regia e buone difese, alla fine sono 5 assist e con lui in regia si vede la miglior versione di Venezia. Ma come il resto della truppa, nel secondo tempo è notte fonda dietro..
Jayson Granger 4,5: 2/6 al tiro, ma quel che non fa davanti, dietro lo fa pure peggio, riproponendo un TelePass autostradale. Non illudano i 6 falli subiti, nelle scelte e nei possessi fa solo fatica.
Matteo Chillo 6: discreta difesa per “Normalito” nei suoi minuti in campo, non sfigura affatto. Davanti, invece, sorvoliamo.
Jeff Brooks NE
Derek Willlis 5: buon inizio per l’ex Badalona che però alterna le % con le triple, una cosa buona a un’altra più evidente sbagliata. Non ci siamo proprio.
Mitchell Watt 6: efficace sotto-canestro quanto basta nel primo tempo, poi cerca con le schiacciate di farsi forza e di prendere ritmo, i compagni non lo aiutano ad eccezione di Parks.
Post-partita
Sergio Scariolo (Head-coach Virtus Segafredo Bologna)
“Sono molto soddisfatto di aver passato questo quarto di finale che ci preoccupava molto e si è notato nel primo tempo. Noi eravamo abbastanza nervosi, abbastanza in tensione mentre loro hanno giocato molto bene nel primo tempo: bravi nella circolazione di palla, nel prendere rimbalzi e hanno attaccato bene i nostri momenti di aggressività difensiva su Granger. Nell’intervallo abbiamo solo cercato di calmarci un pochino, di avere una tranquillità che ci permettesse di essere un po’ più rilassati in attacco e molto più fisici in difesa. Il nostro salto di qualità è arrivato proprio lì quando abbiamo iniziato il terzo quarto con un altro piglio – diciamo da squadra di Eurolega – scavando con un break quei nove/dieci punti che poi siamo riusciti a mantenere. I giocatori sono già entrati in ritmo Coppa Italia perciò non ci sono scuse per non farsi trovare pronti e archiviamo in fretta, perché qui non abbiamo fatto che un passo e ora dobbiamo farne un altro complicato qualsiasi sia la squadra che uscirà dall’altra semifinale. Dobbiamo recuperare le energie a causa del peso della stagione giocando anche la durissima Eurolega che davvero logora, però l’orgoglio, la competitività e la classe devono venir fuori e speriamo vengano fuori anche tra due giorni”
Neven Spahija (Head-coach Umana Reyer Venezia)
““Per prima cosa voglio congratularmi con coach Scariolo e la sua squadra. Hanno giocato meglio di noi, soprattutto nel secondo tempo. Noi nel primo tempo abbiamo giocato una buona difesa sbagliando quasi tutti i tiri aperti, nel secondo abbiamo sbagliato tutti i tiri, non difendendo. Volevamo impostare la partita con un ritmo alto, ma senza giocare con fretta. Ci aspetta un lungo percorso per migliorare, credo nei miei giocatori: lavorano duramente da quando sono arrivato qui. Ora dobbiamo restare uniti e pensare positivo per continuare. È molto semplice: la Virtus è stata una squadra migliore di noi stasera. Nel secondo tempo hanno avuto le idee ben chiare su come limitarci, mettendo grande pressione sui nostri playmaker. Abbiamo iniziato molto male il terzo quarto e non siamo riusciti a trovare un quintetto per reagire, in difesa e in attacco. Di media tiriamo di squadra col 41% da tre, stasera con il 19%, con una brutta percentuale anche ai liberi. Con queste percentuali è molto difficile competere contro una squadra forte come la Virtus Bologna.
Per arrivare alla mia filosofia di pallacanestro ci sono molte cose da cambiare, voglio giocare con il “pace” e voglio che i miei giocatori tirino da tre in transizione, ma dobbiamo giocare meglio in difesa, decisamente meglio. Contro Pesaro l’abbiamo dimostrato, certo, Pesaro e Bologna non sono allo stesso livello, ma dobbiamo difendere con la stessa intensità. La difesa in questo momento è la mia priorità”.”