Se la GeVi Basket Napoli si è mossa in queste ore sul Mercato LBA 2022-23 portando in Italia Thomas Wimbush e la Reyer Venezia ufficializza Neven Sphaija, le altre squadre direttamente coinvolte nella lotta per non retrocedere, e son ben sei racchiuse in sole due gare vinte o perse, si muovono a loro volta per provare a mettere a posto quello che si potrebbe migliorare.
E’ di poche ore fa infatti l’ufficializzazione, da parte dell’ultima in classifica come l’UnaHotels Pallacanestro Reggiana, a sua volta fino al 30 giugno 2023, del centro statunitense Marcus Lee.
Dunque dopo gli ingaggi (e gli addii) di diversi giocatori stranieri come Kassius Robertson, D.J. Funderburk, Sacar Anim, Nate Reuvers, R.J. Nembhard, Beka Burjanadze e James Senglin, arriva adesso Marcus Lee, pivot di 208 cm., classe ’94 nella speranza che possa portare luce nel buio di questa assurda stagione in casa UnaHotels Reggio Emilia.
Non più giovanissimo, Marcus Lee sbarca nel vecchio continente firmando in LBA con la Vanoli Cremona e per lui ci sono 7,4 p.ti/gara, 7.4 rimbalzi e 1,6 stoppate di media in 21’ di utilizzo: niente male!
In effetti Marcus Lee si caratterizza per essere un atleta con caratteristiche indispensabili nel basket di oggi, cioè con buonissimo livello di atletismo, dotato di grande verticalità in attacco ed elevata capacità di prendere rimbalzi oltre proteggere il ferro in difesa.
E come spesso accade, i suoi numeri muovono appettiti contro i quali è difficile competere: Marcus Lee si trasferisce nella prima lega turca allo Yalovaspor, dove disputa tutta la stagione 2021-22 con numeri in crescita 10,3 p.ti/gara e 6.3 rimbalzi di media in 30 partite.
In questa stagione invece inizia in Spagna a Manresa con 10 partite tra ACB e BCL, per poi proseguire la sua annata in Australia a Melbourne terminando pochi giorni fa il campionato con 8,8 p.ti/gara, 7,5 rimbalzi e 1.6 stoppate a partita, con il 69% dal campo.
Adesso il ritorno in LBA sperando che Marcus Lee per Reggio Emilia sia finalmente quel giocatore che possa aiutarla ad evitare una retrocessione che ad oggi sembra inevitabile.