Bologna, 12 gennaio 2023 – Essendo questo un sito che parla di Pallacanestro e non di cronaca nera non parlerò della partita, solo i voti.
MVP Matej Boltauzer, Carlos Peruga, Milos Koljensic: senza avere le phisique du role riescono ad incidere sulla gara dalla primo quarto con invenzioni meravigliose come i tre secondi di Bako o le immaginifiche scelte nel finale, unici a fermare Milos Teodosic in questo scorcio di stagione.
Evidentemente l’Olympiacos contro le squadre italiane trova sempre i protagonisti che meno ti aspetti, come le prove dei Signori Lottermoser, Latisevs e Peerandi hanno dimostrato durante la gara del turno #17 al Pireo.
Sala stampa
Highlights
Virtus Segafredo Bologna vs Olympiacos Pireo 83-85
Parziali: 22-22; 16-20; 15-21; 30-22
Pagelle:
Marco Belinelli n.e.
Alessandro Pajola 7,5: sta iniziando a mettere su anche un tiro affidabile, oltre a tutto il resto e pian piano sta crescendo anche la condizione: imprescindibile.
Ismael Bako 7+: non usa gli appoggi, ma schiaccia, si oppone a Fall e non demerita, in crescita.
Mouhammadou Jaiteh 5: lui non schiaccia, ma appoggia, male. Messo fuori partita dai falli, stasera non si può fargliene una colpa.
Iffe Lundberg 6,5: non tira molto, ma mette tutti i tiri difficili, ha la palla dell’aggancio nel finale in penetrazione, ma 12 tiri liberi avuti in meno sono parsi un numero equo ai protagonisti del match.
Tornike Shengelia 7: dopo un primo tempo difficilissimo nella ripresa trova le sue zone, i suoi tiri ed i suoi assist, speriamo sia un viatico per la sua ripresa.
Daniel Hackett 5: anche lui messo subito fuori partita dai falli non aveva certamente brillato, con la sua condizione fisica così approssimativa non riesce a dare ritmo alla manovra bolognese.
Jordan Mickey 5,5: in ripresa rispetto alla gara con lo Zalgiris ha sulla coscienza l’ultimo tiro che non tocca neanche il ferro in emergenza, vero, ma così è troppo.
Kyle Weems n.e.:
Semi Ojeleye 7,5: sbaglia una tripla comodissima nel finale, ma per il resto è il solito utile, solido giocatore. Protagonista involontario del capolavoro degli MVP del match, non riesce a mettere la sua firma sulla partita anche perchè col 2+1 e la stoppata nel finale se la sarebbe meritata.
Milos Teodosic 4: non capisce dove si trova, vuole ergersi lui a protagonista quando le luci della ribalta vengono prese dagli MVP e quando lo fa notare viene giustamente escluso dalla partita, se non capisce che il senso unico era il vero protagonista della partita che colpa ne hanno gli arbitri?
Isaia Cordinier 6,5: un buon rientro, si fa prendere la mano in un paio di occasioni, sarei curioso di vederlo schierato per una volta nel suo ruolo di guardia, comunque i suoi garretti sono tornati.
Thomas Walkup 6,5: il solito mastino, questa sera si cimenta anche nel coadiuvare i 3 MVP nella gestione della gara.
Isaiah Canaan 4,5: alla prima partita insufficiente contro la Virtus dai tempi di Kazan.
Michalis Lountzis 4: mette una bomba, alla fine importante, ma in regia è molto lacunoso.
Giannoulis Larentzakis 4: probabilmente per la prima volta in carriera gli fischiano il quadruplo dei falli a favore rispetto a quelli commessi, ma preso dallo sgomento prova a lasciare uno spiraglio alla Virtus prima prendendosi una stoppata da Ojeleye e poi facendo 0/2 dalla lunetta.
Gerge Papas n.e.
Moustapha Fall 5,5: dietro è un totem imponente, in attacco gioca da centro boa, meno presente del solito è abilissimo a smistare i palloni, ma l’ 1/4 ai liberi pesa.
Sasha Vezenkov 7,5: un rebus insolubile per le difese di tutta Europa, si conferma questa sera, mette un paio di canestri a centro area da stropicciarsi gli occhi.
Kostas Papanikolaou 7,5: il protagonista dell’allungo pireota mette una bomba di una difficoltà mostruosa nel finale, killer silenzioso e correttissimo, lascia intonsa la casella dei falli commessi.
Joel Bolomboy 6: non si prende neanche un tiro, ma la sua fisicità si fa sentire, e la mobilità sopperisce alla minor stazza rispetto a Fall.
Alec Peters 5,5: molto meno incisivo di altre volte, non prende iniziative, timido.
Tarik Black s.v.: un cameo di pochi attimi.
Shaquielle Mckissi 8,5: è l’uomo che con le sue penetrazioni, spesso accompagnate da canestro e fallo, spezza in due la difesa bolognese, a differenza del solito, infallibile dalla lunetta.
tromba