Napoli, 8 gennaio 2023 – Canti di sirene in quel del PalaBarbuto. Stavolta non d’allarme, dopo l’ultima prestazione nel Derby con Scafati ed il cambio in panchina con l’esonero di Buscaglia. Oggi è il canto della mitologica Partenope a mietere vittime illustri. La Gevi Napoli batte l’Olimpia Milano in questa 14ª giornata di LBA. Sì, pare surreale. La penultima in classifica che vince e convince sulla prima della classe? In questo bailamme societario e gestionale? La risposta è sempre quella: sì.
Solo che va anche contata l’eccessiva rilassatezza degli uomini di coach Messina, cui prova a dar spazio alla panchina, non ottenendone risposta adeguata. Melli e Davies, imprescindibili torri-baluardo del frontcourt meneghino non possono sempre cavare fuori dalle secche i compagni.
Analisi (dura) del Match.
Come spesso capita, scatta la molla nelle squadre che cambiano il coach. Stavolta non è nemmeno un cambio, visto che si tratta della promozione di Cesare Pancotto, esperto e navigato allenatore di tante situazioni critiche. Non è solo svuotamento mentale però oggi. C’è sì tanta grinta da parte di Michineau ed i suoi compagni della Gevi Napoli, ma l’Olimpia Milano non è scesa per nulla sul parquet con quella intenzione di “comandare” la LBA. Al ché lo stesso giocatore originario della Guadalupe indirizza il match, nel primo tempo, costringe ad uno 0/8 da tre punti gli avversari (!!!) in 20 minuti e chiama a rapporto il suo fido compagno Howard ed il suo scudiero Uglietti per ammortizzare la fuga milanese nel secondo tempo e raggiungere il supplementare decisivo.
Tutto ciò di fronte a quella che dovrebbe essere l’elìte cestistica italiana. Cosa ampiamente NON dimostrata oggi. Si ha voglia a chiedere minuti e spazio, poi quando lo si ha si performa così!?! I soli Melli e Davies non possono fare tutto. Tonut ha avuto spazio oggi, che risposte ha dato? qualche punto e tanta indecisione difensiva. TLC? mi va bene che segni e ci metti energia, ma non si può anche perdere palloni da “pannolino”, ormai reiterando gli errori, anche a canestro (è il terzo che a 1 cm da canestro sbagli, Timoteo! Eddai! ndr). Hall sta diventando caso da Federica Sciarelli misto Carlo Lucarelli: non è solo sparizione ma anche furto d’identità, perché non si vuole credere sia lo stesso della scorsa stagione. E gli altri? ovvio che prendono pochi minuti, se in quelli usati non rendono. Salvo un minimo Baldasso oggi perché infortunatosi alla mano dopo poco. Così non va, coach Messina e staff. Così non si vedrà oltre il naso della RS italiana, forse la finale Scudetto. Oltre c’è tanto da cesellare, affinché si abbia “l’immagine e somiglianza” cercata nel team, a partire dalla mentalità.
Gevi Napoli Basket – Olimpia EA7 Milano 87-81 dts
(tabellini all’interno)
Manca solo una partita alla fine di questo girone d’andata di LBA: la Gevi Napoli raggiunge un quartetto del nordest italico, composto da Trieste, Treviso e Verona, a 10 punti e si stacca da Reggio Emilia, ora candidata alla discesa di categoria, mentre l’Olimpia resta in testa a parimerito con la Virtus BO, causa sconfitta degli stessi felsinei in Monferrato contro la Bertram Derthona, in quel di sabato sera. Si poteva sigillare la matematica prima posizione, invece che complicare tutto, anche in vista del doppio turno Eurolega. Le difficoltà possono rinforzare, non solo atterrare. Serve reagire, con la testa e col cuore!
SALA STAMPA
Coach Ettore Messina:
Coach Cesare Pancotto:
PAGELLE
Gevi Napoli Basket
ZERINI 5: di solito si trasforma da mattatore contro Milano. Oggi invece non imbrocca. Capita.
HOWARD 8: si sveglia nel momento più importante, nel finale. Giova anche dei 3 tiri liberi del pareggio.
MICHINEAU 8,5: il vero trascinatore di questa squadra. Joe Young dovrà concorrere per la leadership.
DELLOSTO 7: gran bella partita per il giovane scuola Reggiana. Tripla importante nel primo tempo.
UGLIETTI 8: altro artefice della vittoria Partenopea nello straordinario finale. Lui è quello che ha fatto il “lavoro sporco”, quello che ha supportato difensivamente i due compagni cui sopra.
WILLIAMS 7,5: ha patito tanto Davies, ma non s’è tirato indietro dalla tonnara del pitturato. Bravo.
STEWART 6: sufficiente il suo match, forse non così sufficiente da meritarsi la conferma.
ZANOTTI 4: nella lotta, è quello che si estranea presto. Coach Pancotto lo panchina per evitargli sonore umiliazioni.
DAVIS 6: non segna come ci ha abituato, ma mette spesso corpo e gioco silente nel match.
Olimpia EA7 Milano
DAVIES 7: altra gran partita per il centro neoarrivato. Però i due liberi sbagliati alla fine pesano molto.
THOMAS 6: non malvagio nel suo momento, ma nemmeno importante.
LUWAWU-CABARROT 5: vanifica un match decente con le sue solite mosse da “pannolino”, come la persa sulla rimessa decisiva (complice anche il coach che gliela ridà in mano ogni volta, ndr) e l’errore da 1 cm.
MITROU-LONG 5,5: tenta di far giocare la squadra, sprinta ma la carenza al tiro dalla lunga lo rimanda.
TONUT 5,5: ok davanti, cavalca il suo cavallo della penetrazione al ferro, ma dietro?! Dov’è Steve?
MELLI 7,5: se l’Olimpia recupera e va in fuga, va tantissimo a lui. Quando potrà riposare? chiedo ai compagni, non per un amico.
RICCI 5: apatico anche nei pochi minuti, sfortunato nella tripla tolta dagli arbitri per un fallo fischiato inesistente, da ignoranza del regolamento.
BILIGHA 5,5: sembra non una brutta partita, ma invece spesso lontano da canestro e poco deciso dietro.
HALL 4: chi è salito sul pullman oggi? dai, non ditemi che era davvero Devon… non ci credo.
BALDASSO s.v.: purtroppo ingiudicabile, causa frattura della mano. Povero Tommy.
ALVITI 5,5: qualcosa si rivede, ma santo ragazzo, son mesi che lavori ai movimenti. Eddai!
VOIGTMANN 6: non mi sento di dargli una insufficienza, avendoci messo impegno nella sua staticità.
Luciano Lucio Pizzi
@Lubos10