Trento, 4 dicembre 2022 – Nel #BigMatch d’alta classifica, con vista sulle Final Eight di Coppa Italia 2023 di Torino, la Dolomiti Energia Trentino batte la Carpegna Prosciutto Pesaro per 79-75 ottenendo così il classico doppio risultato in un colpo solo: consolidando cioè la quinta piazza in classifica sempre in ottica Coppa Italia e soprattutto superando gli stessi marchigiani, fino a ieri a pari punteggio con l’Aquila bianconera.
Molte assenze, troppe, da ambo le parti ma…
E’ stata una sorta di Mission Impossible per la Carpegna Prosciutto Pesaro provare a vincere oggi questa gara così delicata, costretta a rinunciare già da tempo a Matteo Tambone (e prontamente rimpiazzato da Jon Axel Gudmunsson), ma da stamane sia a Dejan Kravic (borsite al gomito), che a Leonardo Totè (attacco influenzale), acciacchi che han costretto coach Jasmin Repesa a recarsi alla BLM Group Arena con una rotazione praticamente ridotta all’osso ma…Pur sempre ammirando il debutto stagionale d’El Cabeza, al secolo Carlos Delfino, fino ad oggi fuori dal campo per un fastidioso malanno alla schiena.
Anche la Dolomiti Energia Trentino lamentava però al via assenze importanti causa influenza dopo aver esultato per la prima vittoria vs il Gran Canaria in 7DAYS Eurocup: prima di tutto nella figura dell’ottimo Matteo Spagnolo ammirato vs la Reyer la settimana scorsa ed in coppa ed il Luca Conti di quest’inizio stagione, giocatore estremamente efficace in fase difensiva e finalmente anche sostanziale in attacco nello scacchiere di Lele Molin.
Ma nonostante queste assenze pesanti per entrambe le squadre, lo spettacolo non è mancato. Innanzitutto perchè Pesaro, ad esempio, ha dimostrato proprio oggi, senza due lunghi importanti nel proprio roster, di essere arrivata ad un record di 5 vinte e 4 perse non a caso, frutto di una ricerca costante di un bel gioco fatto di ottime spaziature, con la costante ricerca della miglior soluzione possibile e comandando per larghissimi tratti la partita. A questo va aggiunta una difesa molto ben organizzata nonostante la doppia assenza di Kravic e Totè, difesa che spesso ha costretto la Trento di oggi a cercare soluzioni individuali: basti pensare ai soli 11 assist serviti dai padroni di casa.
Forray ed Udom la portano a casa!
La mano di coach Jasmin Repesa in questa Pesaro è dunque molto evidente come è evidente che ci sia la crescita tecnica di giocatori come Davide Moretti (finale del match a parte…), e Vassilis Charalampopoulos, quest’ultimo vero e proprio UFO piombato lo scorso anno in LBA prima alla Reyer e dopo alla Fortitudo e senza che qualcuno ne avesse compreso le sue vere doti tecniche. Aggiungiamoci poi il solito, buonissimo Muhammad-Ali Abdur-Rahkman ed un Kwan Cheatham che oggi ha giocato a fare l’operaio quando invece avrebbe dovuto farlo un Valerio Mazzola, solido come la roccia ed ecco un controllo abbastanza marcato per quasi tre quarti di gara che ha messo in gravi ambasce la Dolomiti Energia Trentino.
Infatti, dopo un primo periodo in cui la Carpegna Prosciutto Pesaro era riuscita a scappare avanti anche di 9 p.ti (10-19 al 7′), con la prima tripla al debutto stagionale di Carlitos Delfino, Trento ci metteva un pò a realizzare che nonostante le assenze sotto i ferri che avrebbero potuto limitarne il gioco, Pesaro andava una meraviglia in attacco e difendeva molto bene, spingendo ad esempio Darion Atkins a segnare solo da fuori, chiudendo in affanno al 10′ sul 18-24.
Ad inizio secondo periodo poi, quando Valerio Mazzola metteva dentro il massimo solco tra le due squadre (20-31 al 12‘), dopo il logico time-out finalmente la Dolomiti Energia Trentino iniziava a metterla da fuori in particolar modo con il redivivo Drew Crawford che riportava a contatto il match (33-35). Altro logico tempo chiamato da Pesaro e, a conferma che questa squadra oggi ha una sua identità, contro-parziale da 0-4 interrotto però da un floppin’ fischiato a Davide Moretti e primi segnali di una grande energia di Mattia Udom, fino a quel momento quasi assente dal match: al 20′ si andava sul 38-39.
Al rientro in campo dall’intervallo lungo, primo vantaggio nella gara di Trento (41-39), sempre per mano di Drew Crawford ma era il solito Abdur-Rahkman a rimettere luce tra le due imbarcazioni (43-49). Altro time-out di Lele Molin ed ecco l’inizio del Toto e Mattia’s Show: primi punti a referto in modo autoritario, anche sporco ma fondamentali a causa dell’ottima difesa che Pesaro montava al proprio ferro da parte del Capitano ed unica, ma importantissima, tripla di Mattia Udom più gioco da tre punti del Flacca, 55-58 al 30′ ma sempre con la sensazione che fosse la Carpegna Prosciutto a menare le danze e Trento al seguito!
Quarto periodo in stile supplementare!
Era proprio il nativo di Bagni di Ripoli ad impattare la gara sul 60-60 ad inizio quarto periodo e dopo Il Flacca a dare a Trento il massimo vantaggio sul 63-60. Ma la Pesaro di oggi, questa Pesaro non mollava un centimetro: dopo che di nuovo Udom aveva piazzato il 65-62 erano Kwan Cheatham e Davide Moretti a riportare avanti i marchigiani e quando Valerio Mazzola sparava una tripla senza ritmo ma efficacissima (67-71), chi reagiva al -4? Mattia Udom, coadiuvato da Drew Crawford e nuova parità sul 71-71. E dopo un giro in lunetta sia per Il Moro che per Il Flacca (73-73), chi sparava un’altra tripla senza senso ad 80″ dalla fine? Toto Forray, a cancellare le incertezze offensive di Trento. Ma non era finita qui: dopo che Davide Moretti aveva segnato un canestro importantissimo del -2 (76-75), chi faceva commettere sempre al pesarese sfondo e relativa protesta plateale con tecnico (ed espulsione), contro a 18″ dalla fine? Sempre Il Capitano, Toto Forray, il quale dalla lunetta fissava il +4 finale (79-75), con il quale si chiudeva il match.
Brevi considerazioni finali..
Per una Dolomiti Energia Trentino in difficoltà offensive (anche il 5/24 da tre la dice tutta), con poca fluidità oggi la certezza di aver rivisto il Toto Forray che nelle ultime due stagioni sembrava essersi appannato e la crescita di Mattia Udom, anche lui ad oggi abbastanza opaco e con il solito Diego Flaccadori di qualità e sostanza più Drew Crawford che, insieme al solito Darion Atkins, fanno cinque uomini in doppia cifra. Purtroppo alle loro spalle il vuoto…Ma ne parleremo nelle pagelle.
Pesaro torna a casa con il classico sapore acre di chi sa di aver perso una grande occasione. Le magate di Toto Forray e l’energia di Mattia Udom hanno messo a soqquadro l’ottimo game plan di Repesa. Attenzione però, la sconfitta fa male sempre ma bisogna considerare le condizioni che ne hanno favorito l’esecuzione ed oggi la Carpegna Prosciutto Pesaro ha dimostrato che non sarà una meteora se gioca con questa lucidità e sapienza. Magari un pò più di freddezza, vero Davide Moretti?
Sala Stampa
Jasmin Repesa
“Abbiamo sbagliato troppo per poter vincere stasera. Abbiamo avuto una percentuale di tiro inferiore rispetto alla media; so che cambiare di molto il sistema di gioco a un giorno dalla partita non è facile data la mancanza dei nostri due lunghi ma questo non può essere un alibi. Abbiamo sofferto tantissimo sotto i tabelloni, abbiamo perso tantissimi palloni, le nostre aperture potevano senza dubbio essere più efficaci. Siamo stati in vantaggio a lungo ma alla fine torniamo a casa senza punti”
Lele Molin
“È stata una partita sofferta, sapevamo che lo sarebbe stata dopo qualche giorno difficile in avvicinamento tra defezioni e incertezze: non abbiamo giocato una bella partita, ma abbiamo mostrato carattere. E nel momento in cui c’era da rimanere aggrappati e farci trovare pronti abbiamo trovato risorse da giocatori che in queste situazioni sanno esaltarsi, come Toto e Mattia Udom. Sono stati determinanti con il loro carattere nel rubare alcuni palloni e catturare preziosi rimbalzi d’attacco. Pesaro è una squadra agguerrita, indipendentemente dalle assenze, e preparata, siamo stati bravi a rimanere pazienti e rimanere lì. I ragazzi sono stati davvero bravi. Dispiace essere sempre in emergenza, ma oggi siamo andati sopra a ogni problema.”
Dolomiti Energia Trentino – Carpegna Prosciutto Pesaro 79-75
Parziali: 18-24; 20-15; 17-19; 24-17.
Progressione: 18-24; 38-39; 55-58; 79-75.
Le pagelle
Dolomiti Energia Trentino
Toto Forray 9: è ancora lui che trascina la squadra, come vs Scafati, quando le cose sembrano andare per il peggio perchè anche oggi i bianconeri partono con le marce basse. La sua sagacia, la sua destrezza e la sua freddezza consegnano, insieme alla sua astuzia, una vittoria ad una Trento non proprio brillantissima. Non la vince da solo, sia chiaro, ma i suoi punti e le sue intuizioni specie nel finale valgono ampiamente il titolo di MVP. Per lui 16 p.ti, 5 rimbalzi, 3 assist e 2 recuperi al netto di una persa che gli valgono un 23 di valutazione che è tutto dire.
Diego Flaccadori 8,5: il suo primo tempo non è da tramandare ai posteri, diversi errori al tiro (0/4 da tre), e una difesa sia su Moretti che su Gudmunsson che non esalta granchè ma è sempre uno dei migliori in termini di valutazione finale perchè il suo ritmo gara, le sue inizativa sono sempre troppo importanti per Trento, anche e soprattutto in assenza di Spagnolo. I numeri sono sempre eccellenti: 16 p.ti, 7 assist, 6 rimbalzi con 2 perse, una recuperata ed anche una stoppata! Mezzo punto in meno di Forray perchè oggi Toto fa il Toto!
Mattia James Udom 9-: dopo 4′ di gioco ha già due falli sul groppone e deve accomodarsi al pino. Però nella parte finale del primo tempo si segnala per la sua energia, portando la Dolomiti Energia Trentino sul -1 al 20′ di gioco (38-39) e sfiorando addirittura allo scadere il meritato sorpasso. La sua energia non è in discussione, è che a volte fa casino…Ad esempio, segna nel terzo periodo una tripla fantastica e subito dopo fallo su Moretti che annulla, con il libero aggiuntivo, l’effetto della sua bomba! Però oggi da continutià nei momenti in cui Trento fa veramente, veramente fatica a trovare soluzioni aperte o tiri facili. Doppia doppia per lui da 14 p.ti e 12 rimbalzi con però 3 perse. E…Se continuasse così?
Andrew Crawford 7,5: il suo inizio è molle come un budino ma quando rientra in campo, finalmente scuote spesso la retina della Carpegna Prosciutto Pesaro con 8 p.ti che nel secondo periodo riavvicina Trento sul 33-35 dopo essere sprofondata al -11 (20-31 al 12′). Nel secondo tempo continua, sembra a volte essere tornato quello di Cremona, peccato per il 3/9 da due ma alla fine dice 15 p.ti e 4 rimbalzi.
Maximilian Ladurner 5: la sua prima azione offensiva è una stoppata infertagli da Charalampopoulos in 3′ di gioco, poi si siede in panca e non si vede più in campo.
Andrejs Grazulis 5-: solito lavoro sporco, utilissimo, vicino agli anelli e duello fisico con Mazzola e Charalampopoulos degno di nota. Infatti raccoglie 7 rimbalzi ma a segno non ci va quasi mai, solo due punti in 25′ di gioco, troppo poco per lui.
Darion Atkins 7,5: nel primo periodo è lui, quasi solo lui di fatto l’attacco della Dolomiti Energia Trentino ma, attenzione, segna spesso solo da fuori con il suo buonissimo jumper, raramente andando a far battaglia contro gli avversari biancorosso perchè i lunghi pesaresi fanno molto bene il proprio lavoro. Resta comunque un BTP,
Trent Lockett 4: come al solito s’appiccica prima a Abdur-Rahkman e dopo a Delfino ma non ottiene i risultati per cui coach Molin lo ha messo sul campo. Oltretutto commette il 4° fallo al 26′ di gioco quando Pesaro ha ripreso a spingere sull’accelleratore e, soprattutto, non la mette mai dentro. Prova da dimenticare.
Richard Morina, Serigne Mourtada Gaye e Lorenzo Zangheri n.e.
Carpegna Prosciutto Pesaro
Muhammad-Ali Abdur-Rahkman 7+: la difesa di Trento è costantemente allertata su di lui, ad oggi MVP della LBA e lui non forza, cercando di mettere in ritmo i compagni e la sua prima frazione è perloppiù dedita alla difesa anche se qualche sprazzo delle sue qualità offensive le fa balenare. Nel secondo tempo si mette al lavoro ma oggi non ruba l’occhio come in passato e comunque ne mette 18 più 2 rimbalzi. Ne perde però 3 di possessi anche se rifila una stoppata e sbaglia qualche tiro di troppo nel finale. Una prova meno scintillante del solito ma sempre di alto livello.
Riccardo Visconti 4: primo passaggio non rilevante, cerca di mettersi in ritmo con un tiro ma non va come avrebbe sperato. Solo 6′ di gioco ed un rimbalzo offensivo, per il resto niente altro da segnalare. Forza Ricky, arriverà il tuo momento.
Davide Moretti 6,5: parte come playmaker designato e parte bene perchè Trento, onestamente un pò sottotono ad inizio gara, non morde come dovrebbe. Purtroppo si fa sanzionae per floppin’ un tecnico che al 18′ lo spedisce in panca con tre falli. Poi nel secondo tempo si carica letteralmente la squadra sulle spalle, glaciale in lunetta ed in entrata. Sarebbe il migliore dei suoi (18 di valutazione), se non cadesse nella “trappola” che Toto Forray gli piazza alla fine, facendolo ammattire (con espulsione) su di un presunto sfondo. Una prova da 20 p.ti, 2 rimbalzi ed 1 assist è sempre d’applausi ma deve imparare a dominare i nervi, eh!?!? Ma la crescita c’è ed è imperiosa!
Valerio Mazzola 7,5: viste le assenze di Kravic e Totè deve caricarsi sulle spalle molti minuti in più ed il suo primo tempo è a dir poco eccellente, in virtù soprattutto della sua bidimensionalità. Segna addirittura il canestro del massimo vantaggio di Pesaro al 12′ sul +11 (20-31) e si fa apprezzare per come faccia girare al largo dal proprio ferro Darion Atkins. Poi ne piazza un’altra di tripla, senza ritmo, dando corpo al sogno di Pesaro di portare la gara a casa. Per lui 11 p.ti, 4 rimbalzi e 2 recuperi ma tanta, tanta qualità difensiva che non si conta!
Jon Axel Gudmundsson 6: entra per dar fiato al Moro in regia ma non convince più di tanto. Ad inizio secondo periodo s’accende con un “and one” che però non finalizza e ripiomba nel grigiore come realizzatore (1/7 dal campo…), però prende 7 rimbalzi e serve 4 assist più due recuperi. Può solo che migliorare, con Repesa se po ‘ffa!
Vasilis Charalampopoulos 7: sempre molto efficace l’ex-F e Reyer della scorsa stagione che sta facendo vedere molta sostanza e qualità delle quali era accreditato. Non esagera in attacco e difende molto bene su chiunque gli capiti a tiro. Solido come la roccia, non scatena l’effetto “wow” ma credo che a Repesa piaccia da matti! Chiude con 7 p.ti, 5 rimbalzi, 1 assist e rifila anche 2 stoppate!!
Kwan Cheatham 7: il suo inizio è silente ma efficacissimo perchè preferisce mettersi a sgomitare vicino ai ferri insieme a Mazzola e Charalampopoulos viste la doppia di assenza di Kravic e Totè. Ma quando alza la mano mette dentro la tripla che chiude il primo periodo sul 18-24. Ecco, segna poco oggi (3/12 dal campo), appena 8 p.ti finali ma raccoglie ben 9 rimbalzi e serve 4 assist con, però, 4 perse. Altro giocatore che Gelsomino Repesa porterebbe dovunque con sè.
Carlos Delfino 6,5: El Cabeza bagna il suo esordio stagionale con una tripla dopo pochissimi secondi il suo ingresso in campo! Fa vedere delle cose di una bellezza disarmante ma, nei possessi finali, quando serve metterla dentro, purtroppo sbaglia…Il fiato insomma manca ma appena ci sarà…Chiude con 8 p.ti, 3 rimbalzi ed 1 assist.
Umberto Stazzonelli e Pietro Sablich n.e.
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto