Forlì, 1 dicembre 2022 – Non capita spesso di leggere interviste come questa esclusiva All-Around.net, a tu per tu con Andrea Balestri, responsabile marketing di Unieuro Pallacanestro Forlì 2.015. Fra gli asset fondamentali, il marketing, con tutte le sue sfaccettature, ricopre senza dubbio un ruolo determinante nella crescita di una società, specie se ambiziosa e, ancor più, se attiva su una piazza storica, esigente e competente, come quella di Forlì. Marketing, ma anche sponsoring e ticketing, sono ambiti gestionali chiave, che la Pallacanestro Forlì 2.015 gestisce con professionalità e competenza da anni. Tanto che i vertici della A2, da questo punto di vista, cominciano a stare stretti alla società di viale Corridoni. Di questo, e delle ambizioni biancorosse, abbiamo parlato con Andrea Balestri, responsabile marketing di Unieuro Pallacanestro Forlì 2.015, che ringraziamo per la disponibilità.
Andrea Balestri, quanto conta per lei il gioco di squadra fuori dal campo, quello che di fatto gioca il campionato lontano dal parquet?
“A mio avviso i partner, come mi piace chiamare gli sponsor, e i tifosi, sono per noi i due motori principali. Per questo, qualche anno fa abbiamo ideato “Sesto uomo”, iniziativa con la quale tutte le domeniche in cui giochiamo in casa, coinvolgiamo nella presentazione della squadra, un partner ed un tifoso, che scendono in campo con la squadra e si scambiano il cinque con tutti. Questo vuole essere un momento premiante per i partner e i tifosi, da un lato, ma allo stesso tempo vuole far sentire alla squadra la vicinanza delle persone e, al tempo stesso, l’importanza che queste rivestono al difuori del campo.”
Si sente un po’ il coach della squadra che gioca fuori dal campo?
Il coach, o se vogliamo, il capitano, è sempre la Pallacanestro Forlì 2.015, non solamente io. Con me ci sono fotografi, video maker, responsabile della comunicazione. Il nostro compito è quello di fare squadra con i nostri partner. Cerchiamo di rendere fruibili i rapporti amicali e commerciali fra di loro, con l’obiettivo di offrire opportunità di business, in modo da non relegare il tutto ad una banale sponsorizzazione.
Ecco, proprio in quest’ottica, pochi giorni fa avete vissuto un forte momento di aggregazione presso Elfi SpA, con uno special guest veramente d’eccezione come Dan Peterson
Sì, quello che abbiamo sempre cercato di fare è, come detto, di non vendere solamente un banalissimo giro led o un logo sul sito. Noi vogliamo utilizzare al meglio il nostro prodotto, Pallacanestro Forlì 2.015, partendo dalla passione dei nostri partner per la pallacanestro. Quest’anno abbiamo ideato “Casa Partner”. Si tratta di 6 appuntamenti, quello di settimana scorsa era il secondo, in cui, a turno, 6 aziende fra le più grandi che ci sostengono, ospitano tutti i partner per raccontarsi. A condire il tutto, personaggi importanti. Nel caso di Elfi, Dan Peterson. A chiusura del ciclo di incontri, organizzeremo un evento di matching, nel quale tutti nostri partner avranno la possibilità, su agenda programmata e condivisa, di incontrare 10 partner selezionati, con una durata di 15 minuti ad incontro, e fare così rete, approfondendo i rapporti commerciali.
Come stanno rispondendo le aziende alle vostre sollecitazioni?
Sono contentissimo del coinvolgimento delle aziende. I partner credono in questo progetto, che non è il B2B, ma la Pallacanestro Forlì 2.015 in toto, ivi inclusa ovviamente la Fondazione, nata per dare fondamenta solide e quindi credibilità al progetto. Complice l’atteso ritorno del pubblico nei palazzetti, quest’anno abbiamo continuato a crescere sia come numero di partner, sia sull’investito. Sono molto fortunato perché sono circondato da tanta gente che ha passione ed entusiasmo verso questo sport e questa società.
A proposito di ritorno del pubblico alla Unieuro Arena, avete da poco lanciato una nuova iniziativa con il tiro da metà campo durante la pausa lunga
Fare intrattenimento oggi è importante. Basta guardare in NBA, dove la spettacolarizzazione dell’evento partita è ai massimi livelli e all’interno degli impianti troviamo ristoranti, musei ecc. Noi, per quanto possiamo fare, con i tempi dettati dal match, dobbiamo costruire attorno alla partita degli eventi collaterali. Oggi abbiamo il tiro da metà campo, per il quale di media, ogni domenica, riceviamo una cinquantina di iscrizioni. A breve riporteremo i più piccoli in campo, chiamandoli al tiro dalla lunetta.
Infine, come giudica il pubblico della Unieuro Arena, quantitativamente e qualitativamente?
Oggi siamo contentissimi sia dell’affluenza che del supporto concreto di tutti i tifosi. La nuova curva poi trasmette tanta energia sia agli spettatori che ai ragazzi in campo e ci sostiene non solamente quando si vince, ma ha dimostrato di starci vicino anche nei momenti di difficoltà. E questo non è scontato. Tornando all’affluenza, siamo sì contenti, ma altrettanto consapevoli di essere ancora abbastanza lontani dai numeri del 2019. Cambiare le abitudini della gente non è banale, ci vuole tempo. Il Covid lo ha fatto molto bene e noi dobbiamo essere bravi a tornare sui i livelli di affluenza pre-pandemia. Come ha detto il presidente Nicosanti, dobbiamo riempire il palazzo. Siamo sulla strada giusta e all’orizzonte ci sono due partite clou come la Fortitudo Bologna e Rimini.
In chiusura?
In chiusura voglio ringraziare i partner, perché ci hanno sostenuto e continuano a sostenerci e siamo fortunati, perché costruiamo qualche cosa e vediamo che questo, grazie a loro, funziona. Il B2B, con “Casa Partner”, l’intrattenimento, con “Shoot the passion”, ci stanno regalando tante soddisfazioni grazie a partner e tifosi. Ringrazio i tifosi per l’energia che danno al palazzetto e la partecipazione della Città. Pensiamo anche solo agli 800 presenti alla presentazione ufficiale della squadra a settembre e alle 100 presenze in Elfi. Grazie davvero a tutti.
Frambo