Assago (MI), 5 settembre 2022 – La rassegna continentale si sa, è colma di stelle del firmamento cestistico, volte non solo alla vetrina dello Scouting, ma anche alla conquista dell’ambito titolo Europeo. Non ne è esente nemmeno questo FIBA EuroBasket 2022, con le qualificazioni alle Finals di Berlino dislocate in 4 paesi per 4 gironi da 6 squadre. Ogni città ha la sua “Star”: penso a Colonia con la Francia di Gobert, la Slovenia di Doncic, la Lituania di Valanciunas e Sabonis; a Tbilisi con la Turchia di Larkin e Osman o la Spagna dei fratelli Hernangomez; a Praga vediamo Jokic con la Serbia e via dicendo…
Ma non tutto brilla dall’alto: questi tornei son validi anche per notare gioiellini ai più sconosciuti o quasi. Alla ribalta son saliti per esempio Alperen Sengun, in forza agli Houston Rockets, oppure Rokas Jokubaitis, da anni nel giro EuroLeague prima a Kaunas e poi a Barcellona. L’occhio dello Scouting però vuole di più, avaro di talento. E le occasioni o i talenti non mancano. Andiamo a vederne qualcuno:
Kerr KRIISA.
In forza all’Estonia, squadra del girone C, quello italiano. E’ un classe 2001, “arruolato” in una delle storiche compagini NCAA. gli Arizona Wildcats, nota fucina di talenti universitari. Il ragazzo di Tartu è già un giramondo, essendo partito giovanissimo per le terre di Enrico il Santo a Bamberg, cui lo ha girato in prestito a Baunach, succursale formativa del Brose Basket. L’anno successivo ritorna a ridosso del Mar Baltico ma non a casa, bensì nell’altra tra le massime scuole di basket europee: lo Zalgiris Kaunas. Nella seconda città lituana, vide addirittura il debutto tra le stelle in EuroLeague, prima di essere girato in prestito alla seconda squadra dei biancoverdi e successivamente a Prienai, per avere minuti in LKL, il campionato lituano.
Ormai “maturo” è ora di pensare al College: tante le offerte per l’astro nascente, ma quando si presentano certe occasioni, non si può avere ripensamenti. La chiamata di Arizona vale oro, per la carriera di un cestista, soprattutto quando il tuo nome ricorda uno che ha fatto la storia li. Il padre di Kerr, Valmo, ha chiamato così il figlio in onore di Steve Kerr, suo idolo d’infanzia.
Si presenta a questo torneo da “sophomore” universitario con medie di 9.7 pt, 2,5 rb e 4,7 ast a partita. Medie in crescita invece per la rassegna, con 11,3 pt e 6 ast ad allacciata di scarpe che ne fanno il leader in regia per i Baltici.
Giocatore talentuosissimo e rapido, non disdegna la corsa e la lotta con i cambi più grossi. Ottima visione di gioco, discreto tiro dalla lunga, a cui potrebbe aggiungere qualche precisione in più. Stretto il 36% per un giocatore come lui.
Karlo MATKOVIC
Coetaneo del su citato Kriisa, il Croato di origine Bosniaca, è salito alla ribalta in questi FIBA EuroBasket 2022. Cresciuto nelle giovanili del Cedevita Zagabria, si fece notare giovanissimo prima al Jordan Brand Classic, nel 2017, e poi al Basketball Without Borders, rappresentando la nazione di nascita. Originario di Livno, Bosnia Occidentale, ma trasferitosi giovane a Zagabria, ha debuttato nel senior team nel 2018, prima di essere ceduto in prestito in Serbia, prima all’OKK Belgrado e poi al Mega Bemax, sempre di Belgrado, “nave scuola” per molti talenti, come Bitadze, Luwawu-Cabarrot, Simonovic ed il neo Heat Nikola Jovic. Come quest’ultimo, viene scelto da Utah e girato a New Orleans al recente Draft 2022, alla 52ª.
Agli odierni Europei, ha una media dal campo dell’80%, che gli stan valendo un minutaggio sempre in crescita. Nella vittoria contro l’Estonia ha registrato un 8/8 dal campo, importanti al fine del risultato finale.
Ala forte che può occupare lo slot di Centro, anzi forse più centro che ala, è un giocatore molto dinamico, dai piedi veloci, utile su tanti cambi difensivi. Dotato di grande verticalità, risulta un finalizzatore da Pick ‘N’ Roll ed un protettore del ferro, soprattutto in aiuto. Manca però di un fondamentale necessario per le nuove ali forti: il tiro da 3.
Aleksander BALCEROWSKI
Classe 2000, quindi prossimo ai 22 anni (il 19 novembre, ndr), 218cm d’altezza, ha sviluppato tutta la sua tecnica nelle ambite Canarie, trasferendosi giovanissimo all’Herbalife Gran Canaria, precisamente a 13 anni. Da li, tutta la trafila giovanile nel regno spagnolo. Sale in prima squadra nel 2017 per sporadiche apparizioni, forte della formazione sportiva spagnola. Si elegge al Draft 2021, al cui ritira la candidatura nello stesso anno, dopo aver firmato il prestito alla Mega Bemax Belgrado, che appare tappa obbligatoria per il passaggio oltreatlantico, come fosse la Ellis Island europea. Di ritorno dall’esperienza slava, si appresta ad affrontare da titolare la stagione prossima, ruotando con l’altra “torre” Khalifa Diop.
In comune, i due centri hanno il fatto di aver vinto il Rising Star Trophy della 7DAYS EuroCup. “Olek” nel 2021, Khalifa nel 2022. In questa rassegna continentale del FIBA EuroBasket 2022, il giovane lungo ha prodotto medie da all around player, cui spicca l’average ranking: ben 17 di media, la migliore per distacco dei polacchi. Aggiunge al palmares personale anche il fatto che è stato il giocatore più giovane dei FIBA World Cup 2019, i mondiali cinesi.
Centrone alto, che darebbe da pensare al classico Pivottone d’area, statico ma presente. Invece è un lungo che quasi rende meglio sulla corsa o a partire dai 5 metri per giocarsela al ferro. Da migliorare, anche se la base è ottima, il tiro dalla lunga distanza, requisito ormai caratterizzante del basket odierno.
Issuf SANON
Vero, non è un U21, perchè è un classe 1999, ma meritava una menzione ad hoc. Nativo di Donetsk, città salita alla ribalta per noti tristi faccende geopolitiche dal 2014, è originario del Burkina Faso da parte di padre, che rimase in Ucraina dopo gli studi. Precoce nell’approccio al Basket: già a 7 anni imprese la volontà di seguire il fratello, anch’esso giocatore. Da lì un crescendo che lo portò alla Dnipro, con cui si fece notare dagli scout dell’allora Olimpija Ljubljana nel biennio speso nella seconda unità della compagine Ucraina. Si elegge al Draft2018, viene scelto alla 44 dagli Wizard di Washington e poi firma un quadriennale con gli sloveni, con cui smuove i tabellini partita su partita.
Ma i numeri non son bastati, vista anche l’imminente fusione con il Cedevita Zagabria. Al che Issuf rescinde dopo solo una stagione, tornando a difendere i colori della squadra che lo ha lanciato. Eletto in primo quintetto del Dnipro, vi passa 3 stagioni in riva alla Dnepr. Tenta subito un’altra esperienza estera, stavolta in Lituania al Siauliai. Ma il richiamo di casa e l’investimento forte dei nuovi campioni UKR, lo riportano al Prometey, di Kamianske. A questi europei, risulta decisivo per la vittoria sui padroni di casa dell’Italia con 17 punti messi a referto. Nel totale ha una media di 12.3 pt a gara col 48.2% dal campo, causa un 2/16 nella gara di debutto contro la modesta Gran Bretagna.
Combo-Guard esplosiva, con mani raffinate al tiro ed una ondivaga gestione dei ritmi della squadra. Molto meglio da Shooting che da Point Guard, ha in dote una potenza di gambe molto interessante. Ora i diritti NBA son in possesso dei New York Knicks, chissà se potrà davvero volare oltre oceano a dimostrare quel che sa fare.
Se saran Rose…
Crescono tanto i giocatori europei, volti alla TV ad imitare e raggiungere le stelle NBA. E la base non manca, con solidi spunti da storiche scuole cestistiche come la Croazia, ma anche di nazioni alla ribalta come l’Ucraina, che da Lischuk in poi ha dato alla luce cestisti come Mykhailiuk e Len. Tanti ambiscono alla volta celeste, sempre più dal vecchio continente la possono raggiungere.
L’augurio è esteso a tutti i giocatori di questa rassegna, con la speranza che possano far decollare la loro carriera, per arrivare lassù, dove già brillano le stelle. Il cielo ha spazio per tutti, nessuno escluso. E con un sestante buono, si raggiungono mete inaspettate, come le stelle del firmamento cestistico.
Luciano Lucio Pizzi
@Lubos10