Sono ore calde in casa Olimpia Milano per quel che riguarda il mercato: prima la firma di Baldasso per sostituire Moraschini, poi le continue voci per un lungo da inserire in rotazione stante l’infortunio a Mitoglou. Iniziamo con l’ingaggio a sorpresa di Tommaso Baldasso.
Perché Messina ha scelto il play ex Virtus Roma? Beh, in primis per la facilità nel liberarlo. La Fortitudo sta vivendo momenti difficili, c’è fermento in società che si ripercuote sulla dirigenza e sulla squadra. I risultati stentano ad arrivare e quindi si è più portati ad operare sul mercato
Ovvio che l’agente chimico che ha scatenato la reazione (cioè la risoluzione contrattuale), sia stato un corposo buy out gentilmente offerto da Milano (si dice intorno ai 100 mila euro), con il quale la squadra felsinea conta di ingaggiare almeno un altro giocatore se non due. Naturale pensare a Luca Vitali, ingabbiato a Brescia da un contrattone, oppure ad un piccolo straniero che aiuti Durham in regia stante la perdurante assenza di Fantinelli.
Baldasso a Milano potrà offrire da subito qualche minuto di riposo ai vari Rodriguez e Delaney in LBA giocando principalmente da portatore di palla oppure alternandosi coi vari Grant ed Hall mentre in Eurolega tendo ad escludere una sua presenza.
Cercherà di sfruttare il suo tiro mortifero per aiutare la squadra e spaccare le partite: se nelle sue esperienze precedenti per questioni tattiche spesso e volentieri forzava tiri e situazioni sapendo di poterlo fare, qui deve cambiare radicalmente approccio. Userà molto di più il suo tiro in situazioni di scarico, e dovrà essere bravo a capire quando potrà prendersi la licenza di sparare e quando no.
Ma il salto di qualità lo dovrà fare in difesa, suo punto debole. Dovrebbe già sapere che se non performa in quel settore, potrebbe anche fare la fine che fece Moretti lo scorso anno. Poi c’è l’aspetto mentale perché se a Roma e a Bologna poteva concedersi pause, a Milano non sono ammesse. Un altro step che Tommaso dovrà affrontare.
Tirando le somme, il suo ingaggio non mi entusiasma al 100%, però bisogna essere consapevoli che a metà novembre prendere un piccolo italiano che stia bene in campo non è affatto facile.
Capitolo lungo: giorni infuocati si stanno vivendo, quindi facciamo un sunto. Nei piani originari vi era la volontà di annunciare insieme a Baldasso anche l’ingaggio di Tarik Black, centro visto al Maccabi due stagioni orsono che però non ha passato le visite mediche. Quindi ci si è orientati su un profilo di alto lignaggio perlomeno come pedigree.
Jahlil Okafor è stato il prescelto con le sue mani morbide e i suoi 211 cm. per dare un aiuto ad Hines e a Tarczewski sotto canestro. Raggiunto l’accordo tra le parti, bisognava liberarlo dalla firma che l’ex scelta n.3 al draft aveva apposto poco tempo fa con una squadra cinese. Sul contratto la clausola d’uscita era prevista tra due mesi, ciò ha fatto saltare tutto l’accordo con l’Olimpia Milano non disposta ad aspettare così tanto.
Ora si ritorna sul mercato, e la ricerca non è facile. Innanzitutto non è nemmeno chiaro che tipo di profilo la società voglia. Se un 4 per sopperire all’assenza di Mitoglou, un 4-5 intercambiabile o addirittura un 5 puro per potenziare il reparto scalzando dalle rotazioni Tarczewski. Poi non è nemmeno chiaro la tempistica: dopo le vicende dei giorni scorsi si potrebbe optare per aspettare ancora.
Sono già usciti nomi di giocatori free agent che già sono ben conosciuti come ad esempio Bismarck Biyombo, Marquese Chriss o Noah Vonleh oppure giocatori come Ilyasova o Johnny O’Bryant, già noti dalle nostre parti per motivi diversi. Potrebbero interessare all’Olimpia Milano ma la loro militanza (a volte anche lunga) nelle squadre NBA fa si che siano noti anche ai meno appassionati.
In questo pezzo allora voglio farvi conoscere dei giocatori meno mainstream, che sicuramente hanno pretese diverse (e che generano aspettative minori con tutti i vantaggi che ne consegue), rispetto a quelli menzionati sopra. Magari dagli uffici del Forum potrebbero prendere nota…
Li ho divisi tra chi gioca in GLeague e chi in Nba (o è appena stato tagliato) ma il confine è sottile. Oggi sei di qui, domani di là; oppure di qua, inteso come al di qua dell’oceano.
G Leaguers
1 – DJ Wilson – ala forte di 208 centimetri di 25 anni, fa della difesa il suo pezzo forte. Aggressivo come raramente si vede in un USA, classico giocatore che fa tanto lavoro sporco. In attacco si limita a tirare da tre punti e pur avendo una discreta partenza frontale nelle squadre Nba in cui ha militato non aveva la licenza per metterla in mostra; doveva solo fare blocchi per le star e giocare pick’n’roll o pick’n’pop sapendo già di ricevere palla una volta ogni 100 azioni.
2 – Micah Potter – anche lui ala grande di 208 cm., discreto atletismo e mobilità senza essere necessariamente Kevin Garnett, buona mano dalla lunga, ottimi istinti per i rimbalzi. Ha tutto quel che serve per sostituire il greco, tranne un ingrediente che Messina facile ritenga fondamentale: l’esperienza in Eurolega. Quasi mai Ettore si è affidato a giocatori senza esperienza e quando è successo son volati gli stracci, Shelvin Mack esempio lampante ma non unico.
NBAers
3 – Nathan Knight – il nome che a me piace di più. Sophomore, scelto da Atlanta ha già cambiato squadra anche se nemmeno ai TWolves sembra trovare lo spazio che meriterebbe. Parliamo di un 210 cm con braccia lunghissime, mancino, istinti da 4 puro in attacco, in difesa si aggrappa alla sua dote migliore: stoppare. Si integrerebbe bene sia con Melli che con Hines a mio parere (ma anche con Mitoglou quando torna). Rispetto alla media dei suoi coetanei americani, considerato il ruolo, ha un intelligenza superiore ed anche una buona combattività. Il suo best case scenario sarebbe quello di diventare un Anthony Randolph meno talentuoso ma più concreto.
4 – Jordan Bell – 26 anni, classico lungo atipico, se vogliamo per caratteristiche somiglia abbastanza ad Hines. Rimbalzista, difensore (per gli standard Nba), piedi veloci, non chiedetegli di avere dei movimenti in attacco perché potreste rimanere delusi. Si era parlato di lui come possibile sostituto di Udoh alla Virtus ed ora si continua a fare il suo nome. Io lo faccio più per questi rumors che per reale convinzione che a Messina piaccia e lo ritenga utile alla causa. Credo infatti che il coach milanese cerchi un lungo con caratteristiche diverse.
Poi ci sono i free agent e chi entriamo nella categoria rischio/ scommessa. Si va dal ripudiato NBA per le sue frasi contro gli ebrei Meyers Leonard, all’ex varesino Norvel Pelle (che gioca in GLeague a sprazzi), all’ex stella NBA e Bayern Monaco Greg Monroe, al saltatore Freddie Gillespie recentemente tagliato dai Raptors così come Harry Giles, spesato dai Clippers per far posto ad Hartenstein (lui si che era da prendere al volo in tempi non sospetti, lo scrissi in un mio pezzo di qualche tempo fa).
Tutte soluzioni che a mio parere convincono poco lo staff tecnico. Poi c’è l’Europa, dove free agent non ce ne sono ma si potrebbe sondare la disponibilità previo sempre buy out, un pò sulla falsariga dell’operazione Baldasso.
In giro per l’Europa in squadre non di prima fascia ci sono giocatori conosciutissimi tipo Vince Hunter o Ben Lammers fino ad arrivare all’ex brindisino Derek Willis. Ma anche un po’ meno conosciuti come ad esempio Angel Delgado, compagno di Goudelock a Bilbao o l’ex Olympiacos Ellis, di stanza in Turchia al Turk Telecom.
Vedremo un pò che strada si deciderà di intraprendere per rendere sempre più competitiva la squadra. La base è buona come dimostrato da questo inizio, molte valutazioni poi sono cambiate rispetto ad agosto anche da parte mia, quindi giusto dare fiducia a chi ha costruita una squadra che per ora è imbattuta in Italia e sul podio in Europa.
Cristiano Garbin
@garbo75