Il match clou di questa ventiduesima giornata ha visto di fronte una incerottata Happy Casa Brindisi che si è presentata senza il lungodegente Herrison ed anche gli infortunati dell’ultimo momento Krubally e Zanelli ed una Virtus Segafredo Bologna al completo.
Entrambe le squadre reduci dai successi europei contro il Pinar Karsiyaka e JL Bourg en Bresse le due squadre scese al PalaPentassuglia hanno dato vita ad una partita tirata e vinta meritatamente dagli uomini di coach Frank Vitucci.
Il match è stato sempre equilibrato e l’unico momento di difficoltà per i biancoblù di casa è stato verso la fine del secondo quarto, nell’unico sprazzo di un Marco Belinelli per il resto deleterio.
Questa gara ha dato l’idea di come una squadra, anche con delle assenze, avesse un suo piano partita e di come, attenendosi ad esso, sia riuscita ad interpretarla in modo vincente, mentre dall’altra parte si è vista una compagine che sembrava appena ritrovatasi per il precampionato.
Le analisi della sconfitta in casa Segafredo potrebbero andare dalla mancanza di giochi veri e propri a minutaggi che sembrano concessi in base al cronometro o a decisioni presi a priori, indipendentemente dall’andamento del match.
I singoli, in uno sport di squadra, se avulsi da un contesto, non possono mai avere ragione di squadre vere, soprattutto in partite di alta classifica.
Tutto questo per ribadire il valore del lavoro svolto dal team di un sottovalutato Franck Vitucci e dalla competenza di Simone Giofrè, che ha costruito una squadra vera, nonostante le partenze estive.
Sala stampa
Coach Djordjevic nel dopo gara
Le parole in sala stampa del vice allenatore Alberto Morea.
“Ringrazio Frank perché ancora una volta dimostra di essere una grandissima persona prima che un grande allenatore. Abbiamo vinto una battaglia fisica e tecnica riuscendo a mantenere sotto controllo il rapporto tra assist e palle perse. La Virtus ha provato a toglierci la possibilità di correre a campo aperto ma siamo riusciti a raggiungere alcuni dei nostri obiettivi giocando anche a metà campo a un ritmo a noi non congeniale. I piccoli aggiustamenti tattici in partita sono risultati vincenti. Il merito più grande va ai nostri ragazzi autori di prestazione maiuscola contro un grande avversario quale rimane la Virtus Bologna di coach Djordjevic.”
Parziali: 24-23; 43-48; 63-63; 91-85
Pagelle
Bostic 8,5: MVP, fa ammattire la difesa bolognese, falloso nel tiro da due, ma mortifero dall’arco ed infallibile dalla linea del tiro libero.
Visconti 6,5: inizio difficile, ma si riprende in tempo, e si guadagna tutti i minuti in campo, importante nel quarto quarto.
Gaspardo 6,5: sballato al tiro, rimedia in difesa andando sulle piste delle guardie avversarie e levando loro le abituali conclusioni.
Thompson 7,5: anima della squadra, con le sue scorribande spezza in due la difesa virtussina ed oltre a segnare a piacimento smazza anche 6 assist.
Udom 7: mira non centratissima combatte sotto le plance andando ad un rimbalzo dalla doppia doppia.
Bell 6: dà minuti di intensità e si fa notare per il lavoro sporco, come la stoppata a Gamble.
Perkins 7,5: ingaggia una battaglia contro i lunghi avversari uscendone spesso vincente, una spina nel fianco per tutta la partita. Mezzo voto in meno per la sciocchezza su Gamble che poteva rimettere in discussione tutta la partita.
Willis 7: mister utilità, non c’è bisogno dei suoi punti, e lui non tira, equilibra tutto il gioco brindisino e difende come un ossesso su chiunque capiti dalle sue parti.
Tessitori 6: inizia discretamente con 4 punti e 2 rimbalzi in cinque minuti, e poi scompare.
Belinelli 4: sbaglia tutto quello che si può sbagliare, forza ogni conclusione fermando troppo la palla, mentre in difesa almeno uno palleggio bisognerebbe tenerlo, però gioca gli ultimi minuti.
Pajola 6,5: ancora un po’ in ritardo di condizione dà un senso al gioco bolognese, muove la palla e si muove senza palla, ma il finale lo guarda dalla panchina.
Alibegovic 5,5: prende 5 rimbalzi in nove minuti, ma sbaglia troppo in attacco.
Markovic 4: sembra quello di inizio stagione, non riesce a gestire il ritmo della gara, forza passaggi senza senso, e difensivamente si fa notare per i falli dell’ultimo quarto, però è in campo nel finale…
Ricci 6: sopperisce alla scarsa mira da fuori con buone soluzioni sotto canestro, prende anche 9 rimbalzi, ma il suo tiro dall’arco servirebbe come l’ossigeno.
Adams n.e.: non si hanno notizie di infortuni. In effetti la sua velocità ed il suo 1vs non avrebbero fatto comodo stasera.
Hunter 5,5: soli 10 minuti in campo, dopo un primo tempo che aveva mostrato le sue note doti è scomparso nel secondo giocando in tutto dieci minuti.
Weems 6: il suo lo fa, sempre, mette canestri e non tiene la palla in mano più dello stretto necessario, a differenza del resto dei compagni
Teodosic 4,5: inizia bene la partita, limita anche le palle perse, ma nell’ ultimo quarto imposta un inutile e scentrato tiro al bersaglio che non ha un senso, (14 tiri da 3 contro 8 da 2 ) e si fa fischiare un altro tecnico nel finale.
Gamble 7: è l’ultimo ad arrendersi, ingaggia un duello rusticano con Perkins e mette i liberi anche con discrete percentuali. Se la Virtus ha perso stasera non è certo per colpa sua.
Abass 6,5: entra ed in pochi minuti mette nove punti e dà l’idea che possa essere una serata di quelle buone, ma è un’impressione che evidentemente lo staff tecnico non ha visto che nel secondo tempo gioca solo scampoli di gara.
tromba