Desio (MB), 28 febbraio 2021 – Una vittoria importantissima per l’Acqua S.Bernardo Cantù che alla ripresa del campionato, dopo la sosta per Coppa Italia ed Italbasket, supera in casa la Dè Longhi Treviso per 83-76.
Ma non è stato per niente facile per l’Acqua S.Bernardo Cantù targata Piero Bucchi superare una Dè Longhi Treviso che, come al solito, ha tirato dal campo un ottimo 7/11 nel primo tempo, salvo poi sciogliersi come neve al sole nella seconda frazione di gioco.
Non è ormai un caso isolato (anzi), che i trevigiani di Max Menetti vedano le madonne al rientro in campo dopo la pausa lunga, capaci ad esempio di collezionare nei secondi 20′ di gioco un clamoroso 0/13 dalla lunga prima che Nikola Akele spezzasse l’incantesimo nel quarto periodo.
Attenzione però, perchè l’Acqua S.Bernardo Cantù l’ha preparata bene, bene, bene questa gara, ad esempio ben sapendo che vs Christian Mekowulu, muscoli e centimetri di Treviso sotto canestro, doveva servire qualcosa di speciale per arginarne la strapotenza atletica.
Ed ecco allora la conferma di Jordan Bayehe come centro titolare al posto di Sha’Markus Kennedy, perchè il camerunense cresciuto nella Stella Azzurra si è quasi completamente annullato sul centro nigeriano di nascita per tutto il match, difendendo allo spasimo sul pick’n’roll centrale e concedendogli appena 3 tiri da due ed uno dalla lunga!
Pertanto, scommettendo che alla fine la Dè Longhi Treviso non avrebbe tirato per sempre con il 63% da tre, l’Acqua S.Bernardo Cantù ha tessuto con pazienza la sua tela di ragno, intrappolando nelle sue trame il duo polacco Mikal Sokolowski-David Logan (quest’ultimo di passaporto…), eccellenti nel primo tempo, scomparsi nel secondo e lasciando così alle scorribande del solo DeWayne Russell il peso intero dell’attacco, non potendo disporre nemmeno di Trent Lockett, ultimo arrivato.
Un Piero Bucchi quindi che sta rivitalizzando Cantù, esaltando l’esperienza del trio Jamie Smith-Maarten Leunen-Frank Gaines con quest’ultimo che, nonostante difenda poco, sovente risolva i problemi in attacco con le sue percussioni ed i suoi tiri da fuori. Ma senza tralasciare le nuove leve le quali, quando entrano in campo, portano il loro contributo sebbene non più come prima, Donte Thomas su tutti, seguito a ruota da Sha’Markus Kennedy. Encomio per Gabriele Procida, in netta crescita dopo l’Azzurro, un pò in calo Andrea Pecchia che comunque, nel 2° tempo, si è scrollato di dosso una certa apatia che lo attanaglia in questa stagione.
Con questa preziosa vittoria, l’Acqua S.Bernardo Cantù si toglie da dosso il peso dell’ultimo posto in classifica lasciandolo all’Openjobmetis Varese, KO a Bologna sponda Virtus ieri sera.
Per la Dè Longhi Treviso invece la solita prova double-face, ottima nel primo tempo, nefasta nel secondo, su cui Max Menetti dovrà lavorare. La classifica non langue ma se si sognano i Playoffs, occorre ben altro!
Sala Stampa
Acqua S.Bernardo Cantù – Dè Longhi Treviso 83-76
Parziali: 17-26; 26-22; 23-12; 17-16.
Progressivi: 17-26; 43-48; 66-60; 83-76.
Le pagelle
Acqua S.Bernardo Cantù
Frank Gaines 8: el fucilero, che viaggia a quasi 20 p.ti/gara, inizia con le marce basse, ovviamente a disagio quando c’è da piegare le gambe in difesa. Bucchi lo richiama in panca, poi rientra a metà 2° periodo e si mette al lavoro, facendo la staffetta con Jhonson, 12 p.ti al 20′. Ovviamente mette l’ultima bomba delle tre triple che consentono a Cantù di andare avanti per la prima volta nel match ad inizio 3° periodo (52-50 al 32′). Poi chiude la pratica, 22 p.ti per lui con 6 rimbalzi e 2 assist. Acquisto essenziale.
Donte Thomas 6: parte dalla panca e soffre questa situazione. Quando entra fa subito una buona cosa, poi si perde qualche fase in difesa. Distratto, si applica poco però, nei 20′ circa in cui sta in campo, combatte però con chiunque gli arrivi nei paraggi. Tre punti per lui.
Jamie Smith 7,5: se Cantù soffre sarà perchè Jamie non va come dovrebbe. Macchinoso, soffre all’inizio la difesa di Russell che è decisamente più fresco ed agile di lui e fatica a far girare la palla a dovere. Ma appena gli prende le misura, come un serpente, colpisce da fuori e mette in ritmo la squadra dall’alto della sua esperienza. Per lui 14 p.ti e 6 assist ma, in particolar modo, una grande leadership.
Sha’Markus Kennedy 6,5: declassato a centro di complemento per Jordan Baheye, il rookie di Tuscaloosa quando entra a match iniziato non incanta in difesa, il suo pezzo forte. Poi si fa apprezzare per almeno due azioni fronte a canestro nel terzo periodo decisivo per Cantù, il suo atletismo serve, eccome!
Gabriele Procida 7: il neo-azzurro è in fiducia, oltre che avere le carte in regola per diventare, forse anche subito, un’ala con i controfiocchi. Bucchi non lo promuove in startin’ five forse per non perdersi un Pecchia invece in un momento di scarsa fiducia ma, oggi come oggi, Gabriele è un passo avanti al compagno di reparto, anche in difesa. Otto punti per lui, nel difficilissimo primo tempo per Cantù, e 2 rimbalzi.
Maarten Leunen 7,5: la classe c’è, cristallina e netta, purtroppo ci sono anche le primavere che pesano vs Akele e quel satanasso polacco con il cognome impronunciabile. Ma lui aspetta che la gara arrivi a lui. Dirige, passa la palla, porta blocchi e spara qualche tripla mentre in difesa si mette nei pressi del ferro e si fa valere. Irrinunciabile, 6 punti ma 8 rimbalzi.
Jaaziel Johnson 7: il vice-Gaines fa il suo. Quando entra si mette a lavoro e dona punti preziosi a Cantù per restare a contatto nei confronti di una Treviso che scappa a +11 (10-21 al 7′). Niente di particolarmente acuto da segnalare, svolge il suo compito, stop, 9 punti e 2 rimbalzi.
Jordan Bayehe 7: promosso a centro titolare, anche per la rotazione che esclude Bigby-Williams, l’ex-Stella Azzurra oggi fatica ad ingranare, specie in attacco perchè si dedica in difesa, per contenere quell’armadio semovente che è Mekowulu. E ci riesce molto bene, eccome. Lotta come non mai, porta a casa anche 6 punti, 6 rimbalzi e 4 assist, cosa chiedere di più da un centro?
Andrea Pecchia 6,5: non è per niente in un momento positivo, lo si vede quando non cerca nemmeno di attaccare il ferro partendo da quasi il gomito, come vistogli fare tante e tante volte in A2, facendo pesare le sue braccia ed il suo atletismo. Poi, nel secondo tempo, si desta dal torpore ma litigando da tre, per il momento insomma si muove meglio vicino al ferro: 9 punti, 7 rimbalzi e 4 assist.
Biram Baparapè s.v. : entra e gioca troppo poco.
Dé Longhi Treviso
DeWayne Russell 7,5: accellera, decellera, se Treviso gira è anche merito suo. Poi si spegne e nel primo tempo, tutto sommato, si nota poco. Al rientro in campo, quando Cantù rivede la luce, lui reagisce in prima istanza e tiene letteralmente a galla i suoi in attacco perchè, fino al 27′, per Treviso segna solo lui! Molto bene per lui il secondo tempo, chiude con 14 p.ti, 4 p.ti e 4 assist ma ci vuole più costanza di rendimento.
David Logan 6,5: il professore, polacco di passaporto, è sempre lui, appena gli lasci una decina di centimetri in difesa, lui ti punisce. Nove punti in un amen nel primo periodo per lui, chiudendo con 14 al 20′. Purtroppo, al rientro in campo, fa cilecca clamorosamente e s’incacchia, beccando anche un tecnico a causa di un blocco di Baheye che lo scaraventa a terra (forse non errando). La solita solfa, se di triple ferisci, di tripla perisci! Per lui 14 p.ti e 2 assist.
Giovanni Vildera 6: appena entra va dentro l’area due volte, la prima fa una fesseria, la seconda la mette dentro. Poi un tap-in, ottimo, e subito dopo un assist al bacio per Sokolowski…Benissimo. Poi anche lui si esclissa, come i compagni, quando Cantù rimonta il match. Quattro punti e 6 rimbalzi.
Matteo Imbrò 5,5: la notizia è che sbaglia un libero la prima volta che si approccia in lunetta, poi l’altro lo mette. Ovviamente, nel mezzo c’è anche una tripla dal parcheggio, una delle sue fronte a canestro ma non incide per niente, almeno per come dovrebbe fare uno esperto come lui.
Lorenzo Piccin s,v.: entra a fine primo periodo, poi viene confermato ad inizio secondo per accollarsi a Procida. Niente da segnalare.
Matteo Chillo 6: mette dentro un canestro difficilissimo, sempre affidabile poi spalle a canestro. Ma oggi rende anche in attacco perchè è pulito ed essenziale, senza strafare. Anche lui si perde nel secondo tempo di una Treviso che soffre molto di più di quanto si potesse credere. Chiude con 6 punti e 2 assist.
Christian Mekowulu 6: non gioca un gran primo tempo anche se incontra un Baheye che gli rende almeno 10 kg. di muscoli e che però gli rende la serata un inferno, chiudendogli spazio e tempi in attacco, specialmente sul pick’n’roll. Ma che abbia talento si vede, 4/4 dal campo. Male i soli 2 rimbalzi.
Michal Sokolowski 7,5: primo tempo da incorniciare, 18 p.ti all’attivo. Il polacco vero è una vera e propria iradiddio se gli lasci spazio per tirare ma, attenzione, anche quando si avvicina al ferro si fa valere! Al rientro in campo però pare che il feeling con il match sia sparito. Evapora, e con lui tutta la Dè Longhi che si perde dietro alla sua ricerca della tripla che non entra più, come per Logan. Comunque, al 40′ scrive 20 punti, 9 rimbalzi e 4 assist, prendere appunti per il prossimo anno a chi volesse un’ala tosta ed affidabile.
Nicola Akele 6+: inizio timido, senza quel mordente che lo ha spesso contraddistinto. Nel secondo tempo almeno si mette a lavorare molto bene a rimbalzo offensivo e lotta molto, molto bene anche in difesa, peccato che non faccia canestro mai. Anzi, lo fa da fuori il primo, tamponando l’emorragia quando Cantù è al max vantaggio al 31′ (68-60). Poi mette una tripla, chiude con soli 5 punti ma ben 10 rimbalzi, quando inizierà ad essere costante nel mettere punti a referto ne riparliamo.
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto