Prosegue senza soste, quasi a marce di adeguamento forzate, l’iter di cambiamento in seno al roster della Fortitudo Bologna, secondo molti addetti ai lavori (ed anche secondo Noi di All-Around.net), costruito con qualche lacuna di troppo fin da questa estate.
Dopo la “necessità” di Marco Cusin, l’arrivo di Wesley Saunders e quello di Dario Hunt, ecco ufficializzato un altro transfugo dalle macerie della Virtus Roma, l’ex-capitano Tommaso Baldasso.
Torinese DOC classe ’98, playmaker di 192 cm. dalle chiare doti di tiro dalla lunga ma anche di buonissima difesa e visione di gioco offensiva, Tommaso Baldasso corona un sogno che, da ragazzino, lo vedeva un domani indossare proprio la storica casacca della Fortitudo Bologna.
Proprio lo stesso Tommaso Baldasso ha confessato in queste ore di essere cresciuto cestisticamente identificandosi in Gary ‘Baron’ Schull, simpatizzando quindi fin da bambino proprio per la Fortitudo Bologna di cui il Barone ha rappresentato la più grande Leggenda.
Ecco quindi il motivo della sua scelta del numero 13 sulle spalle in questi suoi primi anni da professionista, cosa che non potrà fare in Fortitudo, dal momento che il numero 13 resterà, per sempre, quello del Barone.
La carriera di Tommaso Baldasso è molto facile da descrivere, sia per la sua giovane età e sia perchè ha vestito solo tre maglie.
Cresciuto cestisticamente infatti nelle giovanili dell’Auxilium Torino prima di trasferirsi, nel 2009, alla PMS Moncalieri per proseguire il suo percorso nel settore giovanile, nel biennio 2014-16 Tommaso Baldasso ha esordito nella prima squadra della PMS, mostrando da subito un’importante personalità e costanti progressi.
Nell’estate 2016 Tommaso Baldasso ha risposto alla grande chiamata da parte di un club prestigioso come la Virtus Roma, club nel quale ha militato fino a poche settimane fa, prima del ritiro da parte del sodalizio capitolino dalla LBA.
Da playmaker di complemento nelle prime due stagioni, in quella successiva in A2 girone Ovest, Tommaso Baldasso è stato uno dei protagonisti della promozione in LBA del club capitolino, concretizzatasi nell’aprile del 2019.
Nella stagione scorsa penalizzata dallo stop causa covid, Tommaso Baldasso ha debuttato in LBA mantenendo una media di 6,7 p.ti7gara, 3 rimbalzi ed 1,7 assist nelle 21 partite disputate.
Nella stagione in corso invece, con i galloni da capitano della Virtus Roma, Tommaso Baldasso ha mantenuto una media di 15,3 p.ti/gara, 5,7 rimbalzi e 6,1 assist per partita, prima del ritiro del club dal campionato di LBA, sfiorando anche una storica, tripla doppia nel match tra Virtus Roma e Reyer Venezia negatagli dopo aver verificato i numeri del match.
Secondo alcuni maligni, numeri importanti ma dettati dalla nonchalance con cui Tommaso Baldasso è entrato in campo in questi mesi, ben consapevole del destino che da lì a breve avrebbe indirizzato la Virtus Roma al ritiro dal campionato e quindi senza grosso peso sulle spalle.
Il suo rapporto con l’Italbasket lo ha visto protagonista nella trafila delle Nazionali giovanili (U15M, U16M, U18M con bronzo europeo ed U20M), ricevendo un mese fa la prima convocazione dell’Italbasket senior, con la quale ha esordito il 30 novembre, a Tallinn, nel match vinto dagli Azzurri sulla Russia e valido per le qualificazioni ad Eurobasket 2022.
Cosa dire, infine, della scelta tecnica di Tommaso Baldasso nel roster di questa Fortitudo Bologna ora nelle mani di Luca Dalmonte?
I numeri sono dalla parte del neo-arrivato e contrari a Gherardo Sabatini, sebbene l’ex-playmaker dell’Urania Milano della scorsa stagione proprio ieri vs la Reyer Venezia abbia sciorinato una gara di livello.
Sì, perchè di Matteo Fantinelli in panca per Tommaso Baldasso lo pensano in pochi, quindi il nuovo arrivato dovrà scavalcare nelle gerarchie il play titolare.
Lo vedremo, Luca Dalmonte sta dando dimostrazione in questo periodo di dare fiducia a tutti, anche a due italiani fino a ieri in difficoltà come Leonardo Totè e Mattia Palumbo e che adesso, con le recenti prestazioni, stanno legittimando il loro arrivo in Fortitudo Bologna.