Si interrompe a 250 chilometri da Madrid la storica striscia di otto vittorie consecutive della Happy Casa Brindisi. A Burgos, gli uomini di Frank Vitucci arrivano scarichi dopo un viaggio lungo quasi 24 ore e cedono di schianto nella seconda uscita del girone H di FIBA Basketball Champions League. La Brindisi di oggi è stata la versione “calimero” della squadra meravigliosa che ha compiuto l’impresa contro il Darussafaka 7 giorni fa.
L’inizio di partita esalta gli attacchi delle due squadre come da previsioni, alla luce dei quasi 90 punti di media realizzati da entrambe. Brindisi approccia sull’asse Harrison-Perkins, con quest’ultimo a mettere in severa difficoltà Dejan Kravic in post basso.
Tuttavia, dall’altra parte gli esterni di Vitucci faticano tremendamente a contenere il primo passo dei piccoli avversari. Brindisi concede, così, il cuore dell’area con facilità e Burgos passa subito all’incasso. Le entrate stilose di Jasiel Rivero e il floater di Kravic portano i padroni di casa sul 11-5 dopo 4 minuti.
Gli spagnoli provano a scappare, ma James Bell riporta sotto i suoi con 8 punti, nei primi 7 minuti, per il 19-18. L’assenza di Derek Willis vicino a canestro si fa sentire. La tecnica di Rivero e la mira da lontano del suo sostituto Horton (ex Germani Brescia) sono un rebus e nemmeno l’esperimento del doppio centro funziona. Krubally e Perkins sembrano faticare a condividere gli angusti spazi del pitturato, eseguendo movimenti speculari.
La caparbietà della banda Vitucci viene misurata anche dal fatto che riesce a restare attaccata nonostante D’Angelo Harrison segni il suo primo canestro dal campo solamente al 12′. La sua entrata di potenza, con fallo subito, vale il 33-30 in un inizio di secondo quarto in cui regna la confusione e le incredibili percentuali dei primi 10 minuti si sporcano.
Dura poco, però. Burgos continua a imperversare entro i 6,75. Thompson fuori partita (primo canestro dopo 17 minuti di gioco) e il terzo fallo di Zanelli i campanelli d’allarme. Alex Renfroe e Thaddus McFadden ne approfittano per affettare la difesa pugliese con le loro zingarate.
Dopo 15 minuti, Burgos ha messo insieme 20 dei suoi 35 punti nel pitturato, anche grazie alla perfetta esecuzione dei giochi a due e a tre, leggendo con attenzione i tempi con i quali Brindisi porta gli aiuti. Il problema è che i ragazzi di Joan Penarroya trovano il canestro con continuità anche dall’arco (6/14 all’intervallo) e il massimo vantaggio al 18′ sul 49-37.
Non per questo gli ospiti mollano la presa. Ancora una volta Harrison è il salvagente cui aggrapparsi nel momento di difficoltà. Il numero 7 accumula viaggi in lunetta (10/10) e propizia il parziale di 8-0 che consente a Brindisi di rientrare negli spogliatoi con un -4 (49-45). Ossigeno e dose di ottimismo in vista del secondo tempo.
Ripresa che vede le squadre con le polveri bagnate in avvio. Nessun punto a tabellone nei primi due minuti di gioco e parziale del terzo periodo sul 4-4 dopo cinque.
Il pick and roll tra Omar Cook e Dejan Kravic rimette in moto la macchina Burgos, che allunga in maniera prorompente sul 66-51 proprio grazie alle loro giocate. Nuovo massimo vantaggio casalingo cui Brindisi non riesce a trovare risposta. Palla troppo ferma su un lato e attacco che si vede costretto a forzare negli ultimi secondi dell’azione.
Ci pensa Darius Thompson ad arrestare la siccità offensiva con un jumper dalla media, prima che la sirena consegni il 68-54 a tabellone.
Una tripla di Raphael Gaspardo inaugura il periodo conclusivo. Jordan Sakho sale al proscenio e risponde realizzando 5 punti consecutivi, inframezzati dal break brindisino firmato Perkins-Krubally.
Illusione effimera. L’area pugliese torna essere Roma dopo la breccia di Porta Pia. La difesa 1vs1 è pressochè inesistente e gli aiuti sulle penetrazioni totalmente inefficaci. McFadden va a nozze e continua a crivellare di colpi il canestro. Poi ci pensa Omar Cook a chiudere definitivamente la contesa, con le due triple con cui Burgos dilaga sul +22. Parziale di 12-0 letale e che rende gli ultimi due minuti una passerella utile a fissare il punteggio finale sul 93-71.
Un passivo che potrebbe rivelarsi assai pesante nell’ottica differenza canestri. Per ora, resta l’assoluto equilibrio nel girone con quattro squadre appaiate dopo due giornate. Tutte con una vittoria e una sconfitta all’attivo.
Hereda San Pablo Burgos-Happy Casa Brindisi 93-71
Parziali: 28-25, 49-45, 68-54, 93-71
Francesco Sacco
@sacco941