Una tripla allo scadere del “Lobito” Fernandez sancisce la vittoria dell’Allianz Trieste sul Banco di Sardegna Dinamo Sassari per 83 – 82, al termine di un match veramente al cardiopalmo. Tra l’altro è la seconda volta che in questo campionato la formazione giuliana ha la meglio sui sardi, battuti anche al PalaSerradimigni ed anche allora fu una sorpresa.
Due punti fortemente voluti, per la compagine di Eugenio Dalmasson, che in quest’occasione sceglie di re-inserire Justice nei dodici, al posto di Cooke: l’Allianz parte con Fernandez, Cavaliero, Jones, Peric e Mitchell: Sassari sceglie il classico quintetto con Spissu, Vitali, Pierre, Evans e Bilan.
Trieste parte bene, riuscendo a mettere subito in ritmo Peric e Fernandez; Mitchell opera una buona difesa su Bilan (4/8 al tiro, 7/9 in lunetta, 10 rimbalzi, 6 falli subiti) e sfrutta un assist di Cavaliero (11 – 7), inducendo Pozzecco a chiamare time out a 6’27” dalla prima sirena. Dopo la sospensione, Sassari risponde con un perentorio 0 – 7 firmato da Vitali, ma a questo punto emerge Dequan Jones: l’ala americana mette dentro 9 punti di fila, con uno spettacolare alley hoop e una tripla che fa saltare l’Allianz Dome. Allianz avanti di tre, ma nel finale di quarto rispondono gli isolani con una bomba di Spissu e quattro punti di un Evans molto vivace, che porta il punteggio sul 20 – 24.
Ad inizio secondo quarto, Jerrells si prende la scena con cinque punti di fila e un libero di Evans porta Sassari sul +10 (20 – 30). L’Allianz non molla di un centimetro e, con una bomba di Hickman e una schiacciata di Da Ros torna sul 29 – 33: il Banco di Sardegna, però, ha tantissime frecce nella propria faretra e la coppia Jerrells – Pierre dà il +12 agli isolani, prima di una sfuriata di Mitchell (4/6 dal campo, 3/4 ai liberi, 8 rimbalzi) che piazza una bomba e schiaccia al volo. I liberi di Bilan chiudono la seconda frazione sul 34 – 44 per gli ospiti, che poi ripartono nel terzo periodo portandosi sul massimo vantaggio di sedici lunghezze: è il momento più difficile per l’Allianz, che subisce una bomba di Vitali e non riesce ad arginare la fisicità di Bilan, bravissimo a rimbalzo offensivo. Le bombe di Cavaliero e Fernandez sono come ossigeno per i triestini, ma Pierre e Gentile rintuzzano la rimonta biancorossa: Jones segna da vicino e poi, sulla sirena del trentesimo, si esibisce in una sonante schiacciata che vale il meno undici (53 – 64).
Nell’ultimo periodo succede di tutto: per ogni volta che l’Allianz cerca di avvicinarsi, il Banco di Sardegna risponde con qualche arma diversa. Jerrells continua ad essere micidiale, mentre Pierre sciorina tutto il suo repertorio offensivo fra ganci, appoggi e tiri dalla lunga. Il canadese fissa il +10 (64 – 74), ma a questo punto emerge il grande cuore biancorosso: due bombe di Fernandez e un canestro di Washington, insieme a una palla recuperata fondamentale dello stesso “Lobito”, infiammano l’Allianz Dome ed aggiornano il punteggio sul 74 – 75. Nello stillicidio di tiri liberi, Evans, Pierre (3/3 da due, 1/7 nelle bombe, 4/6 in lunetta, 11 rimbalzi) e Gentile sono infallibili: 78 – 81 e time out per coach Dalmasson, poi Fernandez mette due personali a 12” dalla fine. Fallo immediato su Spissu, che però indovina solamente un tiro dalla lunetta: mancano dieci secondi, il tempo sufficiente per Juan Fernandez (2/5 da due, 5/9 da tre, 4/4 ai liberi, 4 falli subiti, 3 assist). L’argentino non esita e si prende la responsabilità della bomba finale: la parabola del “Lobito” finisce la sua corsa in fondo alla retina.
Allianz Pallacanestro Trieste – Banco di Sardegna Dinamo Sassari : 83-82 (20-24;34-44;53-64)
Sala Stampa
Il commento a caldo di coach Gianmarco Pozzecco in sala stampa: “È la seconda partita che perdiamo con un tiro rocambolesco, ma non dovevamo arrivare a quel momento. Se dai l’opportunità alla squadra avversaria di rientrare in partita ti esponi a un rischio del genere. Abbiamo battuto tutti i record della sfiga perdendo due partite di fila all’ultimo tiro così, al di là di questo voglio fare i complimenti a Trieste che ha giocato una partita vera, di grande energia fino alla fine, maschia. Faccio i complimenti a Eugenio e tutti i ragazzi, sono contento per voi. Voglio anche ringraziare il pubblico di Trieste per l’affettuosa accoglienza che mi riserva sempre, per me ha grande valore.
Questi ragazzi hanno un grande senso di responsabilità rispetto a tutto quello che succede in campo, sono intelligenti, ci tengono e quando facciamo errori in attacco lo subiamo e questo si riflette poi in difesa. Capita ancora di più quando la squadra avversaria rincorre e accelera. Abbiamo pagato l’aggressività di Trieste che ha usufruito del nostro smarrimento dopo gli errori in attacco, ne siamo dispiaciuti e poi sbagliamo anche in difesa concedendo transizioni offensive all’avversario. Commettere fallo sistematico? No, non tornerei indietro, ci sono due filosofie una spinge per il fallo sistematico, una corrente più europea, sperando nell’errore dell’avversario. Oggi Trieste è stata bravissima a cronometro fermo. Da allenatore sono più dispiaciuto per i miei ragazzi perché li ho visti affranti e non mi è piaciuto come abbiamo giocato gli ultimi tre minuti, una squadra così esperta come la nostra non può concedersi errori così”.