Niš (SRB), 28 giugno 2019 – Nel 2° match del girone C del FIBA EuroBasket Women’s 2019 l’Italbasket Rosa scaraventa a terra il secchio pieno, colmo del latte munto ieri, dopo aver battuto la bestia nera turca all’esordio nella manifestazione, arrendendosi mestamente all’Ungheria, alla “debole” Ungheria per 51-59.
Un brusco risveglio quindi dopo il sogno della vittoria che ieri ci avrebbe proiettato, battendo appunto le Magiare oggi, al primo posto del girone C e giocandosi poi domenica l’ultima gara del gruppo vs la Slovenia con la massima serenità. Invece siamo quì stasera a raccontarvi di una squadra che buca letteralmente la partita in attacco: 27% da due, 22% da tre (vs però il 20% delle ungheresi), 71% dalla lunetta. Una prova che non serve commentare perchè nessuna squadra al mondo, mai, riuscirebbe a vincere una sola gara che una con queste percentuali al tiro. E diciamo che ci possa stare che si possa bucare un match ad una manifestazione. Ma l’amarezza sale profonda quando si osservano alcuni dettagli della suddetta sfida.
In particolar modo perchè l’Italbasket Rosa di Marco Crespi esegue anche abbastanza bene i propri piani offensivi, allargando molto bene il campo e trovando molto spesso tiri molto, molto aperti e decidendo di non andare sotto il ferro a cercar guai vs i 208 cm della Bernadette Hatar. Una scelta, quest’ultima, che purtroppo alla fine condanna l’Italbasket Rosa perchè tirando così male e non provandoci neanche a sovraccaricare di falli il centrone avversario (diciamo nel tentativo di metterle pressione e di segnare qualche punto più vicino al ferro?), ha di fatto consegnato la gara ad un’Ungheria non apparsa imbattibile (anzi), in grado a sua volta di non segnare addirittura dal campo per quasi 9′ di gioco tra la metà del secondo e del terzo periodo!?!? Semmai fa male, molto male, aver tirato almeno 20 volte più delle avversarie, segno evidente che si è lottato come leonesse, sbattendosi tanto anche in difesa ma che la mira ha fatto cilecca.
Questo perchè va comunque dato merito alla fase “spalle a canestro” dell’Italbasket Rosa che almeno in questo fondamentale di gioco ha fatto bene a parte un paio, al massimo tre distrazioni gravi che comunque sono fisiologiche in una partita. Semmai pesano i giochi da tre punti che hanno pesato come un macigno concessi alle ungheresi, specialmente nel quarto periodo, frutto di uno scoramento evidente, dovuto probabilmente alle scarsissime percentuali al tiro. Complessivamente le ragazze di Marco Crespi non hanno sfigurato a rimbalzo, lottando contro i chili (soprattutto), ed i centimetri delle magiare: aiuti, recuperi, autentiche lotte con una summa finale di 40-46 per l’Ungheria.
Sin quì l’aspra sintesi del perchè non si sia portata a casa la gara potenzialmente più facile del girone C a questi Europei, senza però dimenticare che ieri l’Ungheria abbia punito la Slovenia al suo debutto (88-84). Per il resto solo rammarico perchè tutto girava a favore delle Azzurre anche emotivamente parlando, avendo battuto la Bestia Nera Turchia ed avendo saputo che l’infortunio occorso ieri a Francesca Dotto fosse irrisorio, consentendo alla piccola play di giocare regolarmente oggi, non sono bastate per vedere più volte il cuoio finire nel cotone magiaro.
Infine, un piccolo commento sulle singole. Prima di tutto sulla Ceci Zanda. La nostra fuoriclasse oggi ha letteralmente bucato la prova, numeri per lei impietosi al tiro: 3/17 al tiro che chiaramente indica le sue difficoltà in attacco. Occorre che la nostra migliore giocatrice ritrovi la via del canestro perduto ma siamo francamente un pò preoccupati, alcuni tiri della Zanda sono andati addirittura lontano dal ferro…Forse ha risentito del troppo minutaggio di ieri? Ci consoliamo invece con la Sabrina Cinili, non la Cinili spumeggiante della fase di preparazione, oggi 3/10 e 12 p.ti per lei (100% dalla lunetta), ma è un inizio che speriamo possa essere seguito anche da Elisa Penna, desolatamente a zero punti (0/6), come Francesca Dotto (-16 di valutazione…), e la guerriera Martina Crippa. Le altre buone notizie arrivano da Giorgia Sottana che è la Top Scorer con 16 p.ti (5/15 al tiro), da un’efficacissima Nicole Romeo con 7 p.ti ma tanta energia (coach Marco Crespi, diamo più minuti alla Nicole?), ed una Lorela Cubaj che fa a sportellate con le lunghe avversarie, fa 4 punti ma raccatta anche 10 rimbalzi: brava! Olbis Andre non sfoggia una prova da tramandare, 4 falli, 2 p.ti e 4 rimbalzi, spesso in affanno.
Sala Stampa
Marco Crespi
“Congratulazioni all’Ungheria che ha giocato una partita molto solida. Abbiamo sbagliato tanti tiri, è vero, ma credo che in una partita a basso punteggio e così equilibrata e nella quale facevamo fatica a fare canestro la differenza l’abbiano fatta i 7 giochi da tre punti che la nostra difesa ha concesso. Ci hanno creduto più di noi e questo mi fa male. Non sono come certi allenatori che dicono che abbiamo preso buoni tiri ma li abbiamo sbagliati, tanto per scaricare la responsabilità sulle giocatrici. Il giorno di riposo ci farà bene perché credo che sia giusto, se si vuole fare un salto di qualità, sentire il fastidio dentro. Il fastidio dentro, se ti dà veramente fastidio, mette le basi per la personalità”.
Parziali: 11-18; 15-7; 7-14; 18-20
Fabrizio Noto/FRED