Mestre (VE), 27 maggio 2019 – Una vera e propria battaglia questa #Gara5 dei quarti di finale dei Playoff 2019. Alla fine l’elimination game è appannaggio della Reyer Venezia forse in una delle sue più riuscite versioni, che batte la Dolomiti Energia Trentino per 87-62 in modo inequivocabile e vince la Serie per 3-2 qualificandosi – per la quinta stagione consecutiva – alle semifinali Scudetto. Ora se la vedrà da giovedì 30 maggio con la Vanoli Cremona di Meo Sacchetti per una Serie di semifinale che si preannuncia al calor bianco ma questa volta senza il vantaggio del fattore campo.
Avremo tempo per parlarne, intanto questa sera l’Umana Reyer Venezia di coach Walter De Raffaele indossa uno dei suoi abiti migliori per la circostanza imponendo il suo ritmo alla gara nel secondo periodo e, soprattutto, difendendo quasi come se non ci fosse un domani, interpretando al meglio lo spirito di questa #Gara5. Sin dal primo possesso la Reyer Venezia ha dato fuoco alle polveri senza neanche pronunciare “dracarys”, annichilendo quasi fisicamente una Dolomiti Energia Trentino che di energico questa sera ha avuto ben poco: appannata, lenta, succube in ogni uno vs uno al cospetto di avversari a tratti apparsi quasi straripanti nella loro possanza fisico-atletica: come giudicare, ad esempio, i cinque tiri da tre da parte dei bianconeri che si sono tramutati in veri e propri airball, senza cioè neanche toccare il ferro nei primi 20′ di gioco? A fine gara coach Maurizio Buscaglia porrà l’accento proprio su questa lunga rincorsa per i Playoff che questa volta non ha dato quella porzione d’adrenalina che serviva, a dire il vero forse questa Trento non era paragonabile a quella dello scorso anno ad esempio, senza Dominique Sutton e senza Devon Shields e quindi senza la capacità di far male agli avversari che è decisamente calata quest’anno, notabile anche ad occhio nudo questa sera.
Le due squadre hanno strutture ed identità tecniche differenti: completa in ogni suo reparto la Reyer Venezia, con due centri solidi come Casper Vidmar e Mitchell Watt, con quest’ultimo agile e scattante a differenza dello sloveno; meno completa sotto canestro la Dolomiti Energia Trentino ma più reattiva, più ginnica e forse anche più talentuosa in fase di playmakin’ con gente come Aaron Craft e Toto Forray, con la capacità di partire da lontano o di costruire quasi dal nulla qualsiasi azione – o tiro buono – per attaccare il ferro.
Bene, questa sera da parte bianconera non si è quasi mai visto il loro repertorio, se non a gara quasi finita. In una sorta di commedia delle parti, si è rivisto in questa #Gara5 lo stesso copione sciorinato in #Gara2 (a differenza di una #Gara1 unica gara realmente equilibrata nella Serie): Reyer Venezia padrona del campo con Trento a provarci ma senza riuscirci a rientrare nel match, invertendo completamente l’inerzia e la logica di #Gara3 e #Gara4 disputate alla BLM Arena e che aveva premiato le Aquile di Maurizio Buscaglia, guarda caso, più vive che mai.
Reyer Venezia dunque che si prende la rivincita dello scorso anno e Dolomiti Energia Trentino adesso, dopo due Playoff esaltanti, fuori al primo turno e forse anche a doversi interrogare su quale futuro intraprendere, magari se continuare con Maurizio Buscaglia oppure no; se tenere ancora il duo italiano, in verità deludente in questa serie, Davide Pascolo e Diego Flaccadori oppure no; se puntare ancora una volta alla 7Days EuroCup o cercare ancora un anno di consolidamento prima di chiedere addirittura una wild card all’Euroleague oppure no.
La gara, come accennato prima, vedeva molti contatti in campo sin da subito, con l’Umana Reyer che partiva meglio (5-0 in 1’30” firmato da Watt e Mazzola da 3), anche se consumava il bonus dopo soli 2’10”. Trento impattava a quota 5, poi una schiacciata di Watt e la tripla di Stone davano agli orogranata il 10-7 al 6’. Dal 12-9 di Watt al 7’30”, Hogue trovava due canestri per il primo vantaggio ospite (12-13 all’8’30”), anche se Daye e De Nicolao riuscivano a mandare l’Umana Reyer avanti al primo intervallo sul 16-14.
Secondo periodo, gli orogranata alzavano il livello difensivo, per di più senza spendere falli. Trento invece subiva un antisportivo fischiato a Jovanovic per una gomitata a Cerella che agevolava il parziale firmato da Vidmar, Bramos e De Nicolao per il 22-14 al 12’30”. Hogue sbloccava Trento, ma Vidmar era un vero e proprio fattore a rimbalzo offensivo e il parziale dell’Umana Reyer continuava fino al 13-2 con le triple di Daye e Haynes intervallate dal libero di Stone: subito dopo metà quarto gara sul 29-16. Il canestro di Craft non cambiava l’inerzia: Bramos, Daye e ancora il greco (da tre e in contropiede, davano il +20 (38-18) al 18’. Di nuovo Bramos dava il 40-19 al 19′ e poi, nell’ultimo minuto, la Dolomiti riusciva a limare parzialmente fino al 40-24.
Terzo periodo, il break trentino prosegue in avvio di secondo tempo: con Forray e Gomes, la Dolomiti si avvicinava sul 40-28 al 22’, ma Bramos (da 3) ed Haynes (un libero e una tripla) controbattevano con un parziale di 7-0 per il 47-28 al 24’. L’elastico andava avanti: Gomes e Hogue per Trento e 47-33 a metà periodo, Haynes e Bramos per l’Umana Reyer e 51-33 al 26’30”. Confusione in campo, ma gli orogranata riuscivano a mantenere la testa sulla partita e, con Daye (su assist di Watt), De Nicolao e Bramos tornavano a +21: 57-36 al 28’30”, con Vidmar che aggiornava il massimo margine (59-36) con la schiacciata al 29’30”. Era infine Marble a chiudere il periodo sul 59-39 ma sul +20 la gara era virtualmente chiusa.
Quarto periodo, Gomes infilava da 3 in avvio di ultimo quarto, ma ancora una schiacciata di Vidmar (su assist di Daye), più una tripla dello stesso Daye permettevano all’Umana Reyer di tornare a +22 (64-42 al 31’). Trento cercava di metterla sul fisico, provando poi a metterla anche in bagarre, ma l’inerzia non cambiava: dal 68-49 con la nuova tripla di Gomes al 33’30”, l’Umana Reyer infilava un 6-0 firmato Watt-Haynes-Daye ed è 74-49 a metà quarto. Reyer Venezia ormai in ritmo, in particolare con Haynes che metteva altre tre triple chiudendo i conti al 38’ sull’83-54. C’era ancora tempo per vedere in campo il baby Casarin e, in pieno garbage time, la Dolomiti riduceva il parziale fino all’87-62 finale.
Sala Stampa
Walter De Raffaele
Maurizio Buscaglia
«Parto da questa #Gara5 e posso dire solo che Venezia ha giocato molto bene, meglio di noi: ha condotto per tutta la partita e alzato il livello rispetto a quello messo in campo nella serie, hanno sfoderato una difesa vera, intensa, tosta, bella. Complimenti a loro. Noi abbiamo giocato una serie a tutta, provando e riuscendo a dare un senso alla nostra lunghissima rincorsa per strappare un posto playoff dopo una stagione difficile. Abbiamo portato Venezia a #Gara5, ci è mancato l’ultimo passo in più per questa “bella” in trasferta ma possiamo guardare con orgoglio al percorso che ci ha portati fino a qui. Il peso del fattore campo? Chi è terzo gioca in casa contro la sesta, la regola è questa. Noi in questi mesi abbiamo vinto su campi difficili partite importanti, anche qui al Taliercio, ma non siamo riusciti a farlo in questi playoff».
Umana Reyer Venezia – Dolomiti Energia Trentino 87-62
Parziali: 16-14; 24-10; 19-15; 28-23
Fabrizio Noto/FRED