Trieste, 25 maggio 2019 – Riscrive la storia la Vanoli Cremona migliore di sempre sbancando questa sera il PalaRubini di Trieste per 78-81 in #Gara4 dei quarti di finale dei Playoff Scudetto 2019. Una prestazione maiuscola da parte dei ragazzi di Meo Sacchetti che vale la prima semifinale scudetto della storia per il club lombardo perchè, dopo un inizio equilibrato, sbanda clamorosamente sotto i colpi di un’Alma Trieste quasi perfetta in attacco ma poi, mantenendo una lucidità eccellente e soprattutto aggrappandosi all’MVP della LBA e del match, al secolo un Andrew Crawford da 33 p.ti, 6 rimbalzi e 3 assist, risale la china possesso dopo possesso salvo poi sferrare il colpo del KO nel quarto periodo dai liberi per mano dell’altro protagonista di serata, Makong Mathiang, che colleziona l’ennesima doppia doppia in stagione 16 p.ti e 10 rimbalzi.
L’Alma Trieste esce comunque dal campo tra gli applausi dei tanti tifosi presenti anche questa sera al PalaRubini. Privi di Zoran Dragic dall’avvio per un guaio fisico, coach Eugenio Dalmasson schierava a sorpresa Capitan Antonio Caronica nello startin’ five per incollarsi proprio a Drew Craford ed in effetti la mossa del coach giuliano coglieva un pò impreparata la Vanoli Cremona. Ma aldilà delle alchimie difensive, l’Alma Trieste riusciva a produrre un basket decisamente spettacolare, con Chris Wright finalmente in auge dopo tre gare così così. Giuliani che scappavano avanti e Vanoli Cremona come un segugio che segue la preda ad inseguire. Al 5′ era proprio Antonio Caronica che dava il 15-12 per Trieste con la Vanoli che non aveva il solito apporto da Travis Diener mentre Justin Knox in area dominava in attacco, procurandosi liberi a iosa. Atletismo e reattività a livelli iperbolici consegnavano però il finale del primo periodo ai padroni di casa che chiudevano sul 29-21, un +8 assolutamente rispecchiante l’andamento della gara con Juan Fernandez a matare da fuori la Vanoli Cremona.
Secondo periodo e la gara non diminutiva d’intensità, anzi. L’Alma Trieste premeva ancora di più sul gas, ancora Juan Fernandez da tre come Daniele Cavaliero che, come ai bei tempi, la metteva dentro anche con la benda agli occhi mentre i biancoazzurri si aggrappavano a Giampaolo Ricci ed al duo Andrew Crawford–Wesley Saunders per restare a galla (37-29). Era poi il momento di William Mosley per Trieste che, coadiuvato da Chris Wright, consegnava addirittura il +12 ai giuliani (43-31 al 15′), amplificato a +13 dopo un bella tripla di Jamarr Sanders (46-33 al 16′): pubblico di casa in trionfo ed inerzia completamente nelle mani dei biancorossi. Però, proprio questa situazione quasi paradisiaca di controllo del match tirava un brutto scherzo all’Alma Trieste che smetteva piano piano di eseguire i propri giochi alla perfezione come aveva fatto prima, limitandosi a tirare solo da tre ma non trovando più il bersaglio. Nel mentre la Vanoli Cremona riordinava le idee dopo la bufera, e prima con il solito Andrew Crawford da sotto e con una tripla del sempiterno ma un pò impreciso Travis Diener si riportava sotto la doppia cifra di svantaggio (46-38), e Vojislav Stojanovic ribadiva al ferro attaccando bene il ferro. Sul 46-40 al 18′ (parziale da 0-7) la gara era riaperta ma ad un ritmo sempre rapido, incessante, sbalorditivo per intensità. E se William Mosley schiacciava a canestro, al secondo suono della sirena sempre Andrew Crawford con una tripla fissava il punteggio sul 48-43.
Terzo periodo, nonostante la Vanoli Cremona non avesse mai messo il naso avanti, la squadra di Meo Sacchetti rimaneva in piedi nonostante uscisse dal campo Travis Diener per una botta involontaria alla tempia. Eh sì perchè adesso Trieste perdeva quella folle magia che l’aveva resa a tratti imprendibile. Ma se Wesley Saunders portava i cremonesi sotto di uno (48-47), quando l’Alma si riportava sul +7 (54-47 al 24′), la sensazione netta era la gara fosse segnata per i lombardi, condannati a fare l’elastico nel match. Ed invece ecco Makong Mathiang ad impattare sul 54-54 al 25′ da sotto dopo i primi possessi della gara, imbeccato da Giacomo Sanguinetti (entrato per dar fiato ad un Michele Ruzzier un pò al di sotto del suo standard stagionale, in sostituzione di Travis Diner fuori). Ma la parità era illusoria: subito due triple di Jamarr Sanders e Chris Wright rifacevano esplodere il PalaRubini (60-54), ed allora si rimetteva in moto Andrew Crawford (60-58) prima che dai liberi Daniele Cavaliero ed Artus Strautins riportassero avanti Trieste, più Hrojve Peric da sotto: 66-58 al 30′.
Quarto periodo, Artur Strautins la metteva dall’angolo regalando il +9 a Trieste in apertura (69-58), ma da questo momento gli alabardati ripiombavano in uno stato d’impasse offensiva identica come nella seconda parte del secondo periodo. Le difese aumentavano le rispettive intensità ma Trieste soffriva più di una Vanoli Cremona che si affidava alla vena offensiva del duo Wesley Saunders-Andrew Crawford. Coach Eugenio Dalmasson cavalcava Hrovje Peric rinunciando a Matteo Da Ros e quando Andrew Crawford con una tripla spaziale portava avanti Cremona per la prima volta nel match (69-70 al 34′), ci si aspettava il crollo dei giuliani anche perchè da sotto Makong Mathiang andava per il 69-72. Poi la tripla che non t’aspetti di Hrovje Peric ed era 72-72. E chi riportava avanti Cremona? Sempre Andrew Crawford! E da tre! La battaglia proseguiva, l’Alma Trieste non si arrendeva e la sfida s’inaspriva sotto canestro ma senza mollare l’intensità nel gioco. Jamarr Sanders da sotto impattava sul 76-76 la gara al 38′ e poi Chris Wright, con una magia, attaccava il ferro per il 78-76. Meo Sacchetti chiamava time-out, al rientro in campo…Gioco per Andrew Crawford ed altra tripla stellare per il 78-79. Non potendo più chiamare time-out, Trieste si spingeva in avanti a 24″ dalla fine ma prima Jamarr Sanders e dopo William Mosley da sotto non riuscivano a mettere dentro il canestro del sorpasso. Fallo tattico su Vojislav Stojanov che però, a 6″ dalla fine, sbagliava entrambi i liberi ma ecco il miracolo del rimbalzo in attacco di Makong Mathiang, altro fallo, liberi per lui e gara che si chiudeva sul 78-81 perchè Daniele Cavaliero non aveva fortuna con la preghiera lanciata da centrocampo.
Dunque ecco la vittoria della Vanoli Cremona in questa #Gara4 che chiude la serie sul 3-1 a proprio favore e che la porta in semifinale anche se questa sera non incanta per il suo gioco quanto per la voglia con cui insegue la vittoria. In fin dei conti, Trieste e Cremona questa sera si sono equivalse (18-16 gli assist per Trieste; 41-38 i rimbalzi sempre per Trieste; 16-15 le palle perse sempre per Trieste), la differenza è stata un’ottimo Andrew Crawford che ha realmente fatto tutto o quasi per i propri colori, in una serata in cui solo Makong Mathiang e Wesley Saunders sono andati come lui in doppia cifra, sopperendo alla serata non proprio felice del resto della squadra.
Esce quindi di scena l’Alma Trieste. Difficile pensare di farcela vs questa Vanoli Cremona quasi perfetta, senza l’apporto nelle tre gare precedenti di Chris Wright e questa sera senza Zoran Dragic. Il paradosso ha voluto che stasera il play ex-Pesaro e Torino abbia disputato una buona gara ma il resto del team non sia stato così cattivo e deciso in difesa come sarebbe stato indispensabile per contenere un Andrew Crawford stellare. La panchina mette in fin dei conti 35 punti a referto ma alla fine la carenza di un vero leader, nonostante il gioco vi sia, toglie qualcosa ad una Trieste che meritava anche una #Gara5.
Ora pausa per i vincitori della Vanoli Cremona che potranno attendere, con 48 ore piene di riposo in più, l’avversaria che uscirà dalla sfida tra Reyer e Trento, attesi alla #Gara5 di lunedì 27 maggio sera: comunque sia sarà una semifinale certamente spettacolare!
Sala Stampa
Meo Sacchetti
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Alma Trieste – Vanoli Cremona 78-81
Parziali: 29-21; 19-22; 18-15; 12-23
Fabrizio Noto/FRED