Il quarto successo consecutivo della Leonis Roma – 86 a 78 sulla BPC Virtus Cassino – porta la squadra romana a 24 punti in classifica e lascia aperto quello spiraglio playoff che sarebbe un giusto approdo per il lavoro di questa stagione, fatti salvi i passi falsi di qualche momento.
C’è però voluta una prestazione di “tigna” come si dice a Roma per avere ragione degli avversari evidentemente indigesti alla Leonis (all’andata finì 63 a 61 grazie ad un canestro di Amici sulla sirena finale) e che solo nell’ultimo minuto e 30″ ha dato ragione ai romani ancora privi di Piazza e di Hollis che poco prima dell’inizio non ha potuto giocare per un problema. Perché sin lì, sino agli ultimi 90 secondi di gara, si era andati avanti con gli ospiti liberi – più o meno – di fare quel che volevano in attacco complice una difesa Leonis pigra a dir poco. L’attacco grazie ad un ispirato Eugenio Fanti sempre più in crescita nel ruolo di playmaker (per lui 7 punti ma 6 assist e 7 rimbalzi) ed uno splendido finalizzatore come Andre Jones (33 punti con 9 rimbalzi e 2 stoppate) era andato anche bene ma non chiudere su Ojo e Mike Hall è un peccato sportivo imperdonabile. Sicchè dopo venti minuti Cassino guidava 44 a 48 e dopo 30 61 a 69 con la cosiddetta “inerzia” che pareva totalmente dalla sua parte con i due stranieri su citati a quota rispettivamente 15, Hall, e 25 Ojo.
Esasperato da tanto spreco il coach della Leonis, Luciano Nunzi nell’ultimo intervallo deve aver usato le parole giuste che hanno scosso i suoi che sono tornati in campo finalmente con l’atteggiamento necessario a superare una squadra decisamente più debole perché insomma due vittorie in 24 partite vorranno anche dire qualcosa su Cassino. Il là alla rimonta lo ha dato Franko Bushati con due canestri frutto di una difesa adesso chiusa a riccio. Poi Abdel Fall ha completato la prima parte dell’opera con la schiacciata del sorpasso, 71-69 con 6’49” da giocare ed ancora Bushati con un libero su due ha firmato il parziale di 11 a 0 che ha delineato un’altra partita. Che si è giocata solo a colpi di tiri da tre punti: Sorrentino per il 72 pari e Hall per il 72 a 75. Poi Andre Jones due volte per il 78 a 75 e di nuovo Sorrentino a -2’11” per il 78 pari. Questo è stato l’ultimo canestro di Cassino perché Jones da tre ha superato, 81 a 78, poi ha allungato, 83 a 78 ed Infante ha sigillato il punteggio finale con la sua tripla.
Prima di lasciare spazio alle dichiarazioni post partita una nota statistica: la Leonis con Cassino ha dovuto fare qualcosa in più del suo solito in casa: 86 punti contro gli 80.5 di media; il 65% da due contro l’abituale 52%; una valutazione finale della LNP che alla fine è risultata di 88 contro la media di 77.2 rispetto alle altre gare al Pala Ponte Grande. Comunque anche se non è stata la gara più bella, ben fatto.
Eduardo Lubrano