Roma, 4 novembre 2018 – Una Virtus Roma in missione sempre più convincente (4^ vittoria di fila), batte al PalaLottomatica la Junior Casale nel primo, importante #BigMatch della stagione per 74-66 e lancia un’OPA consistente sull’acquisizione del titolo che consente la promozione diretta in Lega A nel girone Ovest della Serie A2.
Era il primo, grande scontro tra due capoliste appaiate al comando con 8 punti prima di questo match, due squadre “vere” che se le sono “date” di santa ragione sportivamente ed agonisticamente parlando, giocando molto in difesa a ritmo spesso controllato in attacco, con il chiaro obiettivo di non sprecare un pallone a favore dell’avversario, alla fine hanno prevalso i padroni di casa che non hanno offerto un basket scintillante per 40′ ma efficacissimo e redditizio nell’ultimo periodo, del quale parlerò meglio più avanti.
Comunque sia, da questa sera la Virtus Roma in missione è al comando della graduatoria con 10 punti in 6 partite, insieme alla sorpresa M Rinnovabili Agrigento (che nonostante lo choc emotivo dei disastri del maltempo regge bene il campo battendo Cassino 85-75), lasciandosi alle spalle proprio questa rognosissima Novipiù Casale Monferrato nonchè la sua prossima avversaria, l’Orlandina Basket che legittima l’Azimut Bergamo come altra, vera sorpresa del torneo facendosi sconfiggere al PalaFantozzi per 89-90 dopo un overtime.
In un PalaLottomatica abbastanza denso di passione nel solo primo anello del suo impianto (al momento va bene così, attendiamo sviluppi nei prossimi mesi), dunque vince una Virtus Roma che, dopo Latina, ha ancora una volta disputato una gara in emergenza, non a sua insaputa come a Biella bensì dovendo fare a meno sia di Andrea Saccaggi e dando quasi 11′ di gioco ad un Nic Moore miracolato alla caviglia destra malmessa dopo la storta di Latina di sette giorni fa. Il piccolo play in evidente affanno fisico in alcune movenze ha svolto il suo ruolo (non male comunque i 3 assist serviti!), aiutando un ottimo Tommy Baldasso a tirare un pò il fiato (come sta crescendo il play piemontese: 12 p.ti, 8 dico 8 rimbalzi e 2 assist!), quantomeno mentalmente, nella conduzione del gioco ma non era certamente il Nic Moore ammirato in queste prime gare di campionato (gara di Bergamo esclusa). Se a questo aggiungiamo il rientro da parte di Aristide Landi solo oggi, dopo quasi due settimane di stop, è facile comprendere come questa vittoria così importante nell’economia di un campionato, ma anche nei confronti della più accreditata avversaria alla vittoria finale del torneo, sia un’altra stella sulla giacca dell’Urbe ma in particolar modo di quella vecchia volpe di Piero Bucchi.
E’ proprio vero, più si scende di categoria nello sport professionistico, più il peso e la qualità del coachin’ aumenta di spessore. Non voglio incensare il coach bolognese a priori, un Piero Bucchi che sta guidando una squadra comunque ben allestita e ben pensata per poter raggiungere l’obiettivo ma questa sera ha gestisto tatticamente la gara quasi alla perfezione. Scoutizzando molto bene una Novipiù Casale molto dedita a tanti possessi (anche stasera ben 70 tiri dal campo in totale dei rossoblu vs i 53 della Virtus Roma…), ed avendo un roster un più limitato in certe rotazioni, ha pensato bene di ordinare ai suoi ragazzi di difendere molto bene vicino al ferro istigando quindi l’avversario a tirare molto da tre.
Ovviamente era importante difendere bene dal primo possesso, cosa che la Virtus Roma ha fatto, per rendere il meno comodo possibile comodi i tiri a Casale ma senza “esagerare” specie nel primo quarto, non concedere insomma ai rossoblu molti tiri dalla lunetta andando in bonus troppo presto. Questo piano strategico è andato avanti sino al terzo periodo poi, nell’ultimo periodo, ha ordinato ad i suoi di intensificare la difesa fisicamente parlando, quasi “sfidando” i piemontesi dalla lunga e chiudendosi sempre più nell’area. I piemontesi di Mattia Ferrari, d’indole cestistica portati al tiro in più e non al controllo del gioco, son caduti nella trappola tesagli dal coach bolognese e proprio nel momento clou del match, si sono spenti come una candela ad un soffio forte di vento, non trovando più il fondo della retina romana e spianando la strada a questa importante vittoria dell’Urbe, dal peso specifico enorme!
Eloquente il 19-10 di parziale del quarto periodo che sanciva la vittoria finale per l’Urbe a 74-66, una grande prova difensiva ma anche di lucidità offensiva e corale nel trovare non sempre e solo un ormai noioso Henry Sims da doppia doppia in modalità “go to guy” (23 p.ti, 12 rimbalzi e 2 assist con 35 di valutazione), bensì a turno ora un Massimino Chessa tornato a mitragliare dalla lunga come solo lui sa fare (12 p.ti con 4/6 dalla lunga e 6 rimbalzi, suo il primo vantaggio della gara per Roma al 15′ di gioco sul 26-25), ora un Daniele Sandri pulito, ordinato e che ormai gioca da veterano consumato se non da leader emotivo del gruppo che da anche spettacolo con una schiacciata di entrata dal fondo di sinistro ad una sola mano…9 p.ti pesanti come macigni per lui, 4 assist e tantissima difesa.
In una serata in cui Marco Santiangeli ha un pò steccato la prova (6 p.ti di cui un gioco da tre al tiro più fallo subito ma con -1 di valutazione finale), lodevole anche il rientro di un Aristide Landi ritrovatosi subito nel clima agonistico del match, 12 punti e 3 rimbalzi e se Amar Alibegovic non mette dentro nemmeno un solo punto questa sera, pazienza. Il ragazzino ha lottato sempre al suo meglio contro quell’ottimo giocatore che si è dimostrato Kruize Pinkins, indemoniato quasi nel primo tempo ed autore sì di una prova da doppia doppia alla Sims da 16 p.ti e ben 13 rimbalzi (di cui 12 nel solo primo tempo), ma che ha anche sparacchiato alla cieca da tre nel periodo finale, quasi sfidato al tiro, incontrovertibile il suo 2/11 dalla lunga!!
Una vittoria per la Virtus Roma che vale oro quanto pesa, specialmente dopo essere stata in affanno nel punteggio per quasi 32′ di gioco offensivo, come scritto prima, non esattamente scintillante (anzi..), e dopo aver visto le streghe ad Hallowen passato allorquando Luca Cesana siglava a modo suo la tripla del 40-50 per la Junior Casale al 25′ (unico tiro a segno dell’ex-Leonis Roma), costringendo Piero Bucchi al time-out immediato. Da quel momento la musica cambiava, la Virtus Roma aumentava anche un pò quel ritmo sonnolento che l’aveva contraddistinta per tutta la gara allorquando doveva ripartire verso il canestro avversario, cercando anche qualche tiro in più come invece da playbook di coach Mattia Ferrari, e provando anche a rubare qualche palla sotto il tabellone avversario.
Cosa dire alla fine della Novipiù? Una gran bella squadra, lo si sapeva, ben messa in campo e che a tratti ed in particolar modo nel terzo periodo ha sfruttato al meglio l’ordine di Bucchi dato ai suoi di difendere prima di tutto l’area, incentivando quindi le conclusioni da tre di un Bernardo Musso che ne mette 20 anche stasera (4/8 dalla lunga). La logica chiusura del pitturato per raddoppiare Henry Sims aveva dato buoni frutti sino al 32′ per la Junior, anche perchè l’ex-centro di Cremona quando entrava in possesso di palla difficilmente la rigiocava fuori per i compagni. Ottimi in questo movimento tattico sia Capitan Martinoni (11 p.ti ed 8 rimbalzi), il Pinkins di cui sopra ma anche del giovane Riccardo Cattapan, a mio avviso troppo poco utilizzato da Ferrari vista la stazza ma anche la rapidità di gambe dell’ex-PMS Moncalieri.
Ma se qualche rimpianto deve avere il club piemontese per non aver portato a casa la vittoria questa sera, lo deve avere in riferimento a come non abbia sfruttato il pessimo primo quarto offensivo della Virtus Roma (13-18 al 10′ con l’Urbe a canestro su azione solo per 3 volte in tutto il quarto!), e per come non abbia avuto la lucidità e quindi la personalità di ragionare allorquando i ragazzi di Bucchi aumentavano la pressione difensiva stritolando gli avversari: il 29% dalla lunga spiega tutto dopo il 38% al 30′ di gioco! Un pò deludente sotto questo aspetto il play Bradley Tinsley, 8 p.ti, 3 rimbalzi ma poche idee offensive. Male, molto male Davide Denegri, personalmente questa guardia pura tiratrice a me piace molto, vice-campione del mondo ai Mondiali in Egitto U19M nel 2017 ma oggi non è stata la sua giornata: 26′ di gioco e neanche un punto alla causa.
Si chiude così con la Virtus Roma ad esultare, esame superato. Non con lode ma superato, conta questo alla fine, vediamo se sarà così brava da meritare la lode vincendo domenica al PalaFantozzi di Capo D’Orlando, la gara che ci dirà realmente se questa Virtus Roma può uccidere il campionato o meno. Intanto stasera batte Casale in entrambe le voci statistiche in cui i rossoblu erano primi nel girone: i rimbalzi, Virtus Roma 45 vs i 39 della Junior che ne prendeva 45 di media a gara; e gli assist, la Novipiù ne serviva 20 a gara, oggi l’Urbe ne serve 16 vs i 14 degli ospiti, beh….Niente male direi!!
Casale invece esce ridimensionata dal #BigMatch, bene ma non benissimo. Non esce ridimensionata per la vittoria finale essendo ancora troppo lontano il taglio del nastro bensì per come abbia ancora subito l’avversario in una partita lontano dal PalaFerraris, alla fine queste cose contano nell’economia di un campionato.
Sala Stampa
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Piero Bucchi
«Vorrei iniziare ringraziando il pubblico che negli ultimi minuti ci ha dato un grande sostegno e Nic Moore per averci provato nonostante fosse in evidente difficoltà. La squadra malgrado la sua assenza, e quella di Saccaggi, ha dimostrato che con carattere e determinazione si può portare a casa una partita difficile e dura contro una squadra che è, da anni ormai,
consolidata e che gioca sempre al vertice mantenendo il bel gruppo e tramandando la mentalità ai nuovi compagni. Sono contento per la vittoria quindi, vista l’avversaria ostica e la partita spigolosa, loro sono estremamente solidi mentalmente e non posso che non essere fiero di questo risultato».
Massimo Chessa
«Avevamo bisogno di questa vittoria, nonostante qualche problema fisico che ci ha fatto unire ancora di più. Siamo partiti un po’ contratti, ci siamo intestarditi forse un po’ troppo nel cercare soluzioni in attacco e con qualche svista in difesa, ma abbiamo reagito dal momento in cui ci siamo trovati sotto di 10 punti, abbiamo resistito e negli ultimi 5 minuti, compattandoci sempre di più, abbiamo portato a casa la vittoria. Abbiamo giocato un’ottima partita facendo segnare solo 66 punti a Casale con un buon gioco di squadra».
Virtus Roma – Novipiù Casale Monferrato 74-66
Parziali: 13-18; 23-19; 19-19; 19-10
Progressione: 13-18; 36-37; 55-56; 74-66
MVP: Henry Sims rischia di annoiare con la solita doppia doppia ma Massimo Chessa, Daniele Sandri, Tommaso Baldasso ed Aristide Landi giocano molto bene. Applausi per Kruize Pinkins e Bernardo Musso.
WVP: Davide Denegri non fa un punto, ma si rifarà, il ragazzo ha talento!
Fabrizio Noto/FRED