Due su due per la Virtus Segafredo Bologna in Champions League. Il secondo sigillo arriva contro Ostenda, con modalità però del tutto diverse rispetto a quelle di mercoledì scorso contro Klaipeda. I bianconeri stavolta fanno loro l’incontro nel secondo quarto, dove uniscono difesa asfissiante e attacco preciso per mettere KO con largo anticipo i belgi di Ostenda, senza il proprio play titolare, TJ Williams.
SECONDO QUARTO DA SBALLO
22-3 il parziale dei secondi 10′ di gioco. Ospiti tenuti a 0/12 dal campo. Kravic e Martin ispiratori in difesa. M’Baye e Cournooh finalizzatori in attacco. 43-25 per i bianconeri all’intervallo, un solco troppo ampio per la compagine fiamminga apparsa di un livello fisico decisamente inferiore e che non ha nemmeno compensato questo svantaggio con percentuali da tre punti decorose (4/13).
Ottime indicazioni, insomma, per la Segafredo, che conferma quanto di buono mostrato domenica nella pur sfortunata sconfitta contro Milano. La squadra è lunga, le rotazioni e le possibilità a disposizione di Pino Sacripanti molteplici.
MARTIN-COURNOOH-KRAVIC E’ IL TRIO DA CHAMPIONS
L’avvio molle non è stato un problema. Martin e Cournooh ormai sono le certezze che entrando dalla panchina danno la scossa alla squadra. E Dejan Kravic in Coppa stoppa ogni cosa si muova. In quintetto con loro, poi, Amath M’Baye ha potuto togliersi di dosso un po’ della polvere accumulata fin qua, nelle prime tre partite ufficiali giocate non in maniera eccelsa.
L’obiettivo era vincere, ma anche cercare di farlo dando più minuti di riposo possibile ai vari Punter, Taylor, Qvale. Obiettivo centrato in pieno: nessuno dei tre ha dovuto giocare più di diciotto minuti, vedendo i propri compagni fare il lavoro sporco e riposando le gambe in vista della doppia trasferta campionato/Champions molto insidiosa: domenica a Avellino, mercoledì a Lubiana.
LA CRESCITA CONTINUA, MA IL CALENDARIO SI FA DURO
Insomma, la parabola intrapresa dai bolognesi dopo le primissime partite sembra promettente: una vittoria non tanto convincente all’esordio a Trieste, una buona a metà (la seconda) alla prima di Champions, una sconfitta “bellissima” con Milano e poi una passeggiata di salute contro Ostenda.
Ora il cammino si fa in salita e inizierà a testare la vera consistenza di una squadra che attende ancora di avere il miglior Pietro Aradori, anche oggi abbastanza in difficoltà nel trovare il canestro, ma comunque con il merito di non forzare oltre modo, cercando lo stesso di essere funzionale e utile al gruppo.
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – FILOU OOSTENDE 89-60
Parziali: 19-22; 22-3; 27-14; 19-21.
Progressione: 19-22; 43-25; 70-39; 89-60.
MVP: Amath M’Baye.
WVP: Tutta Ostenda, senza esclusioni.