Mestre (VE) – 03 Novembre 2013 – Brindisi porta a casa due importantissimi punti in chiave Playoff battendo una Venezia troppo permissiva in difesa e con poca alchimia di squadra. Dyson assoluto protagonista del match con i suoi 24 punti (in dubbio giorni prima del match per un dolore al ginocchio) assieme alla doppia doppia di James Delroy (11 pt e 12 rimbalzi). Continua la favola pugliese in testa a pari merito con altre formazioni a quota 6 punti, mentre Venezia è sempre più in fondo alla classifica con solo 2 punti in quattro giornate.
Al Taliercio di Mestre Andrea Mazzon opta per il quintetto con Iacopo Giachetti in regia, Donell Taylor,Guido Rosselli, Andre Smith e Tony Easley, mentre Piero Bucchi sceglie di mandare in campo dal primo minuto Jerome Dyson, supportato da Ron Lewis e Michael Snaer da tre, James Delroy e Alade Aminu come centro titolare. Parte bene Venezia che con Andre Smith riesce a regalare ottime conclusioni da tre alla sua squadra (saranno 8 punti per lui nel primo quarto); ma Alade Aminu è immarcabile e Mazzon decide di far entrare dopo poco Daniele Magro sul punteggio di 13-11, che realizza subito il suo primo canestro della partita a quota 15-11. Folarin Campbell anche lui appena entrato regala 5 punti di seguito per il primo sorpasso brindisino. L’ex di turno Massimo Bulleri, fischiato dalla curva, si blocca al 10′, ma alla fine del quarto Peric realizza un semplice sottomano per portare le due compagini sul 18 pari.
Nel secondo quarto, dopo tre minuti di errori da una parte e dall’altra, con il solo canestro di Todic, Bulleri perde il controllo della sfera e Luca Vitali realizza un canestro e fallo per il 21-20. Andrea Zerini si iscrive nel tabellino del match con una bella tripla, subito replicata da due canestri di Peric e Taylor. Piero Bucchi è costretto a chiamare il primo Timeout del match sul punteggio di 25 a 23 per la squadra padrona di casa. Due minuti dopo un’altro timeout viene chiamato da Brindisi per una serie di errori commessi dai giocatori in maglia azzurra. A metà del secondo quarto il punteggio recita 29-23 per gli orogranata. Finito il Timeout Zerini vola a stoppare Smith, il quale, non demoralizzandosi, riesce a trovare una tripla per l’allungo veneto sul 32-23. Mancano 3 minuti alla fine del secondo quarto e Bucchi decide di rimettere in campo Alade Aminu, spina nel fianco per i difensori veneti, che non riescono mai a prendergli le misure. Dopo una partita a secco riesce a sbloccarsi Nate Linhart con un canestro da sotto, poi l’azione dopo tocca a Peric imbeccare perfettamente Tony Easley che vola sopra il ferro. E’ Jerome Dyson a suonare la carica per Brindisi, autore di due bombe e di un tiro libero che porta le formazioni al riposo sul 39-30.
Riparte il match con un duro contrasto tra Dyson e Tony Easley. Per fortuna nessuno ha gravi conseguenze e possono riprendere la sfida. Taylor fa la voce grossa e realizza un tiro da tre per il 42-33 al 21′. 4 punti di Aminu riaprono il match e costringono Andrea Mazzon a chiamare il Timeout al 24′. Alla tripla di Giachetti risponde subito Snaer. Poco dopo viene fischiato un tecnico ai lagunari che Brindisi realizza con 4 punti, riuscendo addirittura a portarsi in vantaggio con Aminu al 27′ (50-51). Una serie di scelte arbitrali, come l’antisportivo a Peric su James e un fallo al limite su Vitali, concedono a Brindisi di essere in vantaggio 56-60 alla fine del terzo periodo.
L’ultima quarto parte con Smith scatenato: prima realizza il canestro del -2 poi si va a prendere il fallo: Piero Bucchi chiama così Timeout. Brindisi è bloccata a quota 60 quando Vitali fa esplodere il Taliercio con una tripla del 63-60. Bucchi non ci sta a perdere e cambia tre/quinti del quintetto. Taylor è innarestabile e realizza due canestri di seguito, ma Brindisi non molla. Mancano solo 4′ e il punteggio è ancora di parità a quota 70. Mazzon decide di non inserire Easley nel momento cruciale del match, e paga cara la scelta, subendo 4 punti sotto le plance e una tripla di Lewis a -2′. Venezia cerca in tutti i modi di agguantare la formazione pugliese ma ogni sforzo è vano. Finisce 82-87 la sfida valida per la quarta giornata di campionato 2013-2014.
Ora Venezia dovrà andare a Siena in cerca di riscatto dopo due sconfitte consecutive, mentre Brindisi giocherà la prossima partita in casa contro Reggio Emilia.
Umana Reyer Venezia – Enel Brindisi 82 – 87 (18-18; 39-32; 56-60; 82-87)
Arbitri: Gianluca Sardella – Nicola Ranaudo – Alessandro Vicino
MVP: Jerome Dyson. 24 punti, 28 di valutazione per lui. Arrivato da perfetto “Mister Nessuno” ora è una certezza. 9 falli subiti, quando la palla scotta è sempre nelle sue mani. Spietato in attacco, sbaglia solo 4 tiri in tutto su 20 tentati (contando anche i tiri liberi). Si conferma un ottimo acquisto per la squadra pugliese, degno erede di Jonathan Gibson.
WVP: Andrea Mazzon. La squadra non gira, manca di personalità nei momenti clou (un vero capitano ad esempio, come lo era Alvin Young) e sembra in certe situazioni essere impaurita dagli avversari. La scelta di giocare senza un Centro per lunghi tratti del match, privilegiando un gioco più rapido e perimetrale, non ha contribuito al successo finale, bensì ha dato la possibilità ai lunghi avversari di mettersi in mostra. Non contestiamo le indubbie capacità del tecnico veneto, giunto alla quarta stagione in maglia orogranata, ma c’e bisogno di una scintilla per riaccendere l’entusiasmo dei giocatori e dei tifosi, partiti con speranze di playoff, ed ora incastrati nei bassi fondi della classifica. 87 punti subiti in casa sono un enormità, occorre un rimedio urgente.
Giulio Pizzaia