
I 4 capitani delle squadre impegnate a Londra. Foto by Facebook
Gli ingredienti per un grande spettacolo ci sono tutti, la Final Four di Londra 2013 mette di fronte il Gotha della pallacanestro europea in un impianto a livello NBA e molti protagonisti che al di là dell’oceano hanno già giocato o ci giocheranno a breve.
Andiamo ad analizzare le due semifinali, entrambe con motivi di interesse particolari e cerchiamo di farci un’idea di quello che il parquet ci potrebbe riservare tra poche ore.
CSKA Mosca – OLYMPIACOS Pireo
Troppo facile pensare ad una rivincita dell’ incredibile finale dello scorso anno, agli errori dalla lunetta decisivi di Teodosic e Siskauskas ed alla clamorosa scucchiaiata di Printezis sul filo della sirena.
Lo scorso anno per i greci valse il detto “there is no muscle stronger than the heart” che azzerò quasi tutti i valori tecnici: quest’ anno questa dote potrebbe non bastare contro un Cska che con l’ arrivo in panchina di Ettore Messina, è cambiato non solo in alcuni uomini importanti ma anche nel modo di giocare.
Tre i giocatori fondamentali per l’ Olympiacos e sono gli stessi che hanno costruito le fortune biancorosse in questi due anni: Spanoulis, Papanikolaou e Printezis.
Se girano loro il resto della squadra automaticamente capisce cosa fare e come muoversi in mezzo al parquet, in caso contrario sono dolori. La chiave di questo match sarà molto probabilmente la superiorità dei lunghi del CSKA, il gioco di Messina infatti in linea di massima ha due opzioni offensive che potrebbero mandare in tilt la difesa greca ed in entrambe le situazioni entrano pesantemente in gioco le forze sotto canestro.
1) Tendenza ad allungare il campo e creare spazi dentro al pitturato per Kaun, Krstic o Khryapa e qui l’Olympiacos è in evidente difficoltà sia a livello di muscoli che di centimetri
2) Penetra e scarica di Teodosic o chi per lui sugli esterni per un buon tiro da 3 costruito per i vari Weems, Micov o ancora Khryapa , ed in questo caso i greci potrebbero pagare una certa lentezza nel far arrivare gli aiuti sul perimetro.
In sostanza le maggiori varianti offensive e soprattutto la differenza di uomini sotto canestro fanno propendere per il Cska.
REAL MADRID – BARCELLONA
Qui si affrontano due filosofie di gioco quasi diametralmente opposte con una squadra (Real) che ama correre e tirare (possibilmente da 3), nei primi secondi dell’ azione ed un’altra (Barcellona) che fa della difesa schierata (la migliore dell’Eurolega), e dei ritmi bassi il suo cavallo di battaglia.
La partita potrebbe anche qui decidersi sotto le plance, dove il Barcellona potrebbe pagare in dismisura le condizioni fisiche precarie di Jawai e Wallace e concedere perciò ai rivali una quantità infinita di rimbalzi offensivi che porterebbero a tanti, troppi secondi tiri.
La batteria di lunghi del Real è la migliore, la più lunga e più versatile dell’ Eurolega: per poter contenere i vari Mirotic, Reyes, Begic, Slaughter e Hettsheimer il Barcellona dovrà affidarsi alla classe di Lorbek ed al talento di Tomic.
Forse troppo poco, sperando che Navarro si confermi il cecchino delle ultime partite (12 volte in doppia cifra nelle ultime 13 partite di Eurolega e miglior marcatore della Top 16), e che la difesa sugli esterni faccia il suo dovere.
Che lo spettacolo dunque abbia inizio e buon divertimento a tutti!
Alessio Teresi