Mentre i playoff verso Madrid ci stanno mostrando quattro serie disequilibrate anzichenò ( gare 1 con pochissimo pathos ), a Barcellona e dintorni, dove oltre che mangiare tapas hanno evidentemente poco altro da fare, prende sempre più corpo l’idea di una nuova Eurolega a sedici squadre.
Così vuole il “Leader Maximo” del giochino, con le dodici squadre dotate di licenza A a cui si andrebbe ad unire la vincitrice dell’Eurocup, e le altre due o tre beneficiarie di wild card o similia.
Il fatto stesso che questa idea non piaccia a Spagna ( nazione di cui il “Leader Maximo ” fa parte ), e Turchia ( nazione che mette i soldini belli con cui il carrozzone va avanti ), dovrebbe far riflettere e valutare magari la possibilità di alternative. Così pare faranno in questi giorni board dell’Eurolega e rappresentanti dei maggiori campionati europei ( ma dall’Italia si presenterà qualcuno? ), anche se poi l’ultima parola come sempre spetterà al “Leader Maximo”. Colui che quest’anno ha permesso al Galatasaray di continuare a far parte di una competizione da cui doveva essere buttato fuori dopo i fatti contro la Stella Rossa, o che si lamenta delle intemperanze dei tifosi greci facendo buon viso a cattivo gioco ( ma la partita a porte chiuse che sanzione è ? ) davanti alla rissa di Berlino. Della serie “il giochino è mio e si fa come dico io, sempre e comunque “. Noi continuiamo a guardarci questi playoff sperando in qualche miracolo sportivo, in attesa che arrivino novità dalle ramblas.
Alessio Teresi